Promessa infrangibile

7 0 0
                                    

I suoi occhi continuano a guardarmi, e solo adesso mi ritorna in mente il momento in cui ho visto lei usare il suo potere, i suoi occhi non erano piú azzurri cielo, ma rossi come solo il fuoco può essere. E Francesco intempo continuava ad essere comandato da quei occhi  accecanti e fiammeggianti. "Cloe, ma puoi sfruttare le persone a tuo piacimento solo se ti guardano nei tuoi occhi? " chiedo io ripensando a quello che ho visto. "Si, devo incrociare i suoi occhi con i miei e solo così  faranno quello che decido io. " dice lei osservandomi. Poi continua "ogni volta che lo faccio i miei occhi mutano diventando rossi fino a quando non decido che quello che hanno fatto può bastare"dice lei rendendo la sua voce ferma. "Ma scusami, ma da quando riesci a fare tutto questo?? " chiedo io.
"da una settimana circa come te, che ho cominciato a manifestarlo.  sai qual'è il problema? È che io non l'ho voluto, mi sento come incatenata e sbagliata. Quando ho visto Francesco ridotto in quello stato, ho capito di essere un orrore , qualcosa che fa soffrire le persone e non aiutarle" dice lei insultandosi da sola. "Cloe non è vero, è solo.. " dico io cercando di farla sentire meglio prima di essere interrotto. "Solo cosa? Io posso far male a delle persone senza accorgermene fino a quando non capirò a come controllarlo " dice lei alzando la voce. "Cloe, sta tranquilla, ci sono io ti posso aiutare"dico io cercando di mostrargli che ci sono per lei. Lei mi osserva e mi sorride "mi sei mancato, Mattia " dice lei in tono felice come non mai. "Rendi sempre le cose cosí facili, anche se non le sono"continua lei. "Anche tu mi sei mancata "dico io ricambiando il sorriso.
A tutto d'un tratto vedo un piccolo lampo di luce bianca dalla finestra, io e cloe ci voltiamo distraendoci dal discorso che stavamo facendo. Peró  Cloe non sembra cosí tanto stupita dal fatto. "Cos'è stato? "Chiedo io.
"Non lo so, ma non vedo nulla" dice lei guardando fuori. Poi dà un occhiata al cellulare, per poi distoglierne lo sguardo.
"scusa devo andare "dice lei senza dare spiegazioni. "Scusami Mattia"continua lei.
"Ma scusa dove devi andare cosí di fretta? "Chiedo io. "A casa,  mio padre si è accorto che non ci sono "dice lei, ma non mi fido delle sue parole perchè dal tono sembra aver detto qualcosa di falso. Ma prima di avvicinarsi alla porta, si volta e mi guarda fisso negli occhi "però mi devi fare una promessa " dice lei.
"Va bene " ribatto io. "ma stringiamoci la mano "dice lei sorridendomi. Allora prendo la sua mano e la stringo "allora promettimi che questi rimarranno i nostri segreti identici"dicendo cosí cloe inarca le sopracciglia facendomi un sorriso complice. "Promesso. Questi saranno i nostri segreti"dico io ricambiando il sorriso.

Siamo uniciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora