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Louis passò la mattinata pensando al nuovo biglietto che aveva ricevuto e scrivendo. O meglio, traducendo storie dall'italiano e dal francese. Era il suo lavoro, dopotutto. Molti libri tradotti da quelle sue lingue, probabilmente erano stati tradotti da lui. Era così che viveva. E pagava molto, dopotutto.

Era una persona molto brava a procrastinare, quindi tutto quello che avrebbe potuto fare eccellentemente in più tempo, risultava fatto così e così in molto meno tempo. Era più forte di lui. Se gli davano un libro da 1000 pagine da tradurre in due mesi, per assurdo, avrebbe fatto una parte subito, l'altra parte il giorno o la settimana prima della data di consegna.

Però dava il meglio di sé, questo va riconosciuto. Il "così così" di Louis era ciò che per la gente normale era "buono" o "ottimo", però avrebbe potuto fare di meglio.

-Louis, che piacevole sorpresa!- disse Niall vedendolo arrivare nel bar quella sera.
-Ciao, Nì. Ho il cervello in pappa, sono venuto solo a mandare il biglietto a Harry- lo salutò. Niall si strozzò con la saliva.
-Cos?- chiese, tra la tosse.
-Cosa "cos"?-
-Perché dici che sia Harry?-
-Insomma... il naso alle faccine, cita HP... è Harry. Il che mi imbarazza un sacco, perché se avesse effettivamente letto tutti i poemi sa che ho una cotta per lui. Però sono abbastanza sicuro sia lui- spiegò Louis, tranquillamente.
-Da quando lo sai?-
-Mentre traducevo June et La Grande Bataille mi è venuta l'illuminazione- rispose, dando per scontato che Niall sapesse di che libro parlava.
-Non mi dire: Louis Tomlinson stava effettivamente lavorando?- esclamò sorpreso l'altro ragazzo.
Louis iniziò a ridere.
-Già. Ho finito ben due libri che dovevo tradurre uno per domani e l'altro per la settimana prossima. Ci ho messo un mese!-
-Innanzitutto, secondo me ci hai messo cinque ore oggi e cinque ore il mese scorso come tuo solito, seconda cosa... sei sicuro di aver tradotto bene se pensavi a Harry?-
-Non ho pensato a Harry. È che questa June parlava di Harry Potter e ho collegato il tutto!- si giustificò Louis.
-Va bene, va bene. Non sta a me dirti come fare il tuo lavoro!-

Niall camminava per i tavoli seguito da Louis, così che potessero parlare.
-Ma se sai che è Harry, perché continui a mandargli i bigliettini da qui? Lo sai che potrebbe non arrivargli, vero?- domandò poi curioso Niall.
-Sì, ma è un po' come una tradizione, capisci?-
-No? Intendo dire, perché rischiare?-
-Non voglio che poi sappia che lo so. Potrebbe decidere di smettere di scrivermi- disse effettivamente preoccupato.
-Ma dai, ma se Harry è innamorato del poe—lalalala-
-Che?- chiese Louis sorpreso.
-Ahah, niente, ahah! Io non ho proprio parlato!- rispose Niall imbarazzato.
-Niall...- lo richiamò Louis.
-Cosa? Dai, su, che devo lavorare! Fai quello che devi fare e non disturbarmi!-
-Sei uno stronzo.-
-Oh, lo so. Ma mi ami!-
-Nah, amo solo me stesso!- ribatté Louis sorridendo.

"E Harry" pensò, "ma non devi saperlo".

-

Harry stava lavorando, come aveva detto anche a Louis. Era a un matrimonio, come fotografo ufficiale. Era stato a un matrimonio tutta la giornata. Era questa la parte brutta dei ricevimenti dei matrimoni: non finiscono più.

Aveva fatto troppe foto da quella mattina, ormai si era stancato.
Non che non gli piacesse farlo, per carità. Anzi, si era anche divertito per un periodo. Il problema era che, dopo quattro ore, alla fine ti annoi.

Però almeno mangiava gratis.

Da: Occhi Blu 👀
Ancora a lavoro?

A: Occhi Blu 👀
Sì. Non ne posso più. Adesso stiamo mangiando la frutta, perlomeno. È quasi finita *^*

Da: Occhi Blu 👀
Ma la torta non è la parte dove si fanno più foto?

A: Occhi Blu 👀
Sì. Però dopo le foto con i parenti posso andare, quindi manca veramente poco.

Poems To The Wind || l.s.Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt