~EPILOGO~

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Tre anni dopo

"Siamo lieti di annunciare l'uscita della nuova raccolta di poesie del celeberrimo autore Louis Tomlinson - la seconda di una lunga serie, come ci ha confermato!" annunciò la voce del rappresentante della casa editrice, mentre mostrava alla telecamera il nuovo libro del ragazzo dai capelli lisci.

Louis e Harry erano ormai coppia fissa, così come lo erano Zayn e Liam, o Niall e Selena. Certo, tutte e tre le coppie hanno avuto i loro alti e bassi, come quella volta che Harry e Louis si erano lasciati (per ben quattro giorni!) per un qualche motivo che, al momento, sembrava di vitale importanza, ma che ormai, dopo un anno e mezzo, quasi non ricordano più.

Oppure come quella volta che gli Ziam avevano litigato perché, e cito, "Zayn non la smetteva di provarci con una cameriera". C'è da dire, però, che alla fine erano riusciti anche a sposarsi. Un lungo matrimonio dove, anche se nessuno lo ammetterà mai, tutti piansero. Partendo da Zayn, finendo al ministro. Certo c'è da dire che Louis aveva aiutato Liam nello scrivere i voti nuziali, ma nessuno era stato capace di trattenere una lacrima.

-Lou, hai sentito?- esclamò il riccio seduto sul divano di quello che era da poco diventato il loro appartamento, anche se non del tutto ufficialmente. È una storia buffa: pochi giorni prima, Louis si era presentato a casa di Harry con un mazzo di fiori e la valigia annunciando che sarebbe rimasto lì per un poco, dal momento che si sentiva solo. Sarebbe stato per poco, ma alla fine ci avevano preso gusto e Louis non era ancora tornato a casa sua.

-Cosa?- chiese Louis arrivando dalla cucina con due ciotole di ramen precotto che immagino fu la loro cena. Non è che non sapessero cucinare, anzi. Però erano entrambi abbastanza pigri e, quando la pigrizia li prendeva a male, il ramen aveva la meglio.

-Paul ha appena mandato in onda la pubblicità di "Dediche". Hai ufficialmente pubblicato anche questo altro libro!- annunciò Harry, sistemandosi più vicino a un Louis appena sedutosi sul divano. Prese una delle due ciotole e un cucchiaio dalle mani del suo compagno e iniziò a mangiare con gusto.

-Questo significa che tra poco inizio di nuovo a fare le convention in giro per le libreri-- - fu interrotto dal suo cellulare che squillava e, facendo attenzione a non far cadere il ramen bollente addosso a Harry o sul divano, lo prese dalla tasca.

-È Paul- annunciò prima di rispondere -Pronto?-
-Louis? Sono Paul.- sentì Harry dal telefono, la voce profonda dell'uomo risuonava dalle casse.
-Sì, lo so. Dimmi pure.-
-Non so se lo hai già saputo, ma Dediche è diventato ufficialmente un libro da meno di ventiquattro ore e la tua fama ci ha già fatto vendere mille copie. Ottimo lavoro, ragazzo!- esclamò Paul contento.
-Io... wow!- rispose sorpreso il liscio, sorridendo ampiamente, orgoglioso del suo lavoro.

"Bravo, amore!" gli mimò Harry con le labbra, lasciandogli poi un leggero bacio sulla guancia dove non c'era il telefono.

-Riguardo quella cosa che mi avevi chiesto,- continuò l'uomo al telefono -Ti consiglio di aspettare l'ultima convention. Ne sono dodici, in totale. Avrai il tempo per preparare bene tutto, senza preoccuparti di fare le corse.-
-Come farei senza di te, Paul? Sei fantastico. Se non amassi Harry così tanto, amerei te- ammise Louis serio e, adesso, anche un po' in ansia.
-Ehi!- si lamentò Harry.
-Riccio, stai tranquillo. È tutto tuo, mi basta sopportarlo quel poco che devo per forza!- gridò l'uomo al telefono, facendo ridacchiare il ragazzo dagli occhi verdi e, questa volta, facendo lamentare Louis.
-Tanto so che mi ami- lo prese in giro Louis.
-Ragazzo, sono etero e potrei essere tuo padre. Mi sta più che bene così- tutti e tre iniziarono a ridere, alleggerendo la tensione.

Poems To The Wind || l.s.Onde histórias criam vida. Descubra agora