Poems To The Wind || l.s.

~10~

-Ed, aiutami! Ed!- gridò Harry nel panico, bussando la porta di casa dell'amico.
-Harry, Ed non è in casa- rispose Liam quando aprì la porta.
-Oh- fu tutto ciò che rispose il riccio, chiara la delusione sul suo viso.
-Puoi dire a noi, però- propose Zayn, ancora seduto sul divano dove, probabilmente, stavano si stavano facendo le coccole e guardavano un film.
-No, vabbè, non fa niente.-
-Sembravi abbastanza spaventato...- fece notare Liam, aprendo di più la porta e facendogli segno di entrare.

-Sul serio, Liam. Era niente- disse, entrando però lo stesso.
-Zoppichi?- domandò Zayn vedendolo entrare in casa.
-Ehm... un po'- ammise timidamente Harry.
-Allora è quello il problema? Tranquillo, può succedere a tutti che rimane incastrato. Una volta successe anche a Zayn. Fa un po' male, ma per toglierlo c'è solo bisogno di più lubrif— - Liam fu interrotto da un Harry rosso fuoco.

-No!- gridò imbarazzato.
-Non c'è bisogno di essere così difensivi, non lo diremo a nessuno!-
-Non è quello! Non mi si è... incastrato niente da nessuna parte!-
-E allora perché zoppichi e sei così spaventato?- incalzò Zayn.

Harry arrossì di nuovo, iniziando a balbettare frasi insensate.
-Ecco, insomma, io... nel senso, voglio dire... io, Ceh, lui... ehm-
-Harry, respira.- Liam rise, vedendo il suo fidanzato rassicurare Harry e facendogli vedere come si respirava.

-Qual è questo motivo che ti fa stare nel panico e zoppicare?- incalzò Liam.
-Beh, uhm... ho trovato un biglietto e... sono andato nel panico e sono andato a sbattere contro uno spigolo cadendo- spiegò velocemente, abbassando lo sguardo.
-Non ho capito. Che biglietto?-
-Beh... sto parlando con una persona da un po' di tempo, non so chi sia e mi imbarazza l'idea di incontrarlo, e lui ha scoperto chi sono. E io... ho bisogno di Ed. Sapete dove sta?- Harry aveva anche iniziato a spiegare, ma vedendo le facce confuse della coppia decise di fermarsi; non potevano capire il senso del tutto senza sapere il resto della storia. Non aveva neanche senso provarci.

-No, non lo sappiamo. Ha solo detto che sarebbe sceso- rispose Liam alzando le spalle, con tono colpevole. Gli dispiaceva non poter aiutare l'amico.

-Va Bene, grazie- concluse Harry e si alzò, avvicinandosi alla porta per andarsene.
-Harry- lo chiamò Zayn.
-Sì?-
-Spiega, per piacere. Sono curioso.-
Harry sospirò profondamente, prima di andare a sedersi sul divano.

-Dovremo tornare indietro come minimo di un mese e mezzo due- iniziò, catturando l'attenzione di Liam e Zayn che si sedettero a terra difronte a lui.
-È molto lunga la storia?- chiese Liam prima di farlo continuare. Harry annuì e stava per parlare, ma Zayn lo interruppe.
-Allora aspetta, vado a prendere i popcorn.-
Harry strabuzzò gli occhi, iniziando a ridere quando vide Zayn correre verso la cucina a prendere, probabilmente il pacchetto. Harry guardò curioso Liam che osservava la scena con un dolce sorriso e, notando che lo sguardo del suo amico fosse concentrato su di lui, sollevo le spalle.

Zayn tornò poco dopo con due ciotole di popcorn e si sedette di nuovo vicino al suo ragazzo, facendo segno ad Harry di continuare.

-Dicevo: più o meno due mesi fa, trovai una poesia sul mio balcone. La testa mi diceva di non prestare attenzione, ma il cuore decise che era più importante di quello che sembrava e la conservai. Poi ne trovai un'altra, poi un'altra ancora. Ne ho trovate cinque, in totale. In una, si parlava del bar di Niall. In un'altra ancora, invece, si parlava di un ragazzo del balcone che risponde alla mia descrizione- spiegò. I due ragazzi gli stavano mostrando tutta la loro attenzione, nonostante mangiassero i popcorn e si imboccassero a vicenda (disgustoso l'amore che dimostravano).
-Non capisco il nesso...- ammise Zayn, vedendo che Harry si era fermato.
-Aspetta, magari non ha finito!- lo rimproverò il fidanzato, lanciandogli un popcorn addosso.
-Scusa, scusa- mormorò Zayn sorridendo dolce.