Indroduzione

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[Pov Reader]

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«Perfetto!». Dici per la quinta volta in quel giorno senza fine.

«Perfetto!». Ripeti fra te e te esasperata, mentre batti le mani a palmi aperti sul volante della tua auto.

Non può andare peggio di così. Veramente.
È il giorno successivo rispetto al tuo compleanno e sei fottuta. Non solo hai percorso tutta quella strada in macchina, in mezzo al traffico, per nulla, ma non ti hanno nemmeno fatto provare l’esame. E tu, da brava secchiona, avevi studiato tutto il giorno del tuo compleanno.

«Signorina, non è colpa mia se lei non si è iscritta per l’esame. Qui non facciamo eccezioni, se ne torni a casa». Imiti il segretario con voce seccata gestiolando nonostante tu debba tenere le mani incollate al volante.

“Dio! Vorrei prenderlo a schiaffi questo segretario da quattro soldi”.  Pensi innervosita, schiaffeggiando, invece, il povero sedile del passeggero.

Hai persino provato a fargli pietà dicendogli che il giorno prima era il tuo compleanno, ma niente. È stato irremovibile.

Sei scappata non appena hai capito che stavi per scoppiare a piangere. Non ti piace mostrarti così debole. Così, con i pugni serrati, sei uscita dall’aula per raggiungere la tua macchina azzurra parcheggiata davanti all’università.
Non è facile per te ammettere di aver sbagliato, ma con il compleanno di mezzo te ne eri proprio dimenticata di iscriverti a quello stramaledettissimo esame.

«Rrrgh». Ringhi rimuginando su quanto successo, con le mani serrate sul volante della tua auto e gli occhi fissi sulla strada senza però guardarla davvero.
Sei brava in quello che stai facendo e lo sai, per questo ti dà ancora più fastidio. Hai superato tutti gli esami che hai provato al primo colpo, anche nella pratica sei sempre stata tra i primi della classe, persino nel disarmo che dava problemi alla maggior parte delle persone.

Premi il freno bruscamente quando un pazzo psicopatico ti taglia la strada, anche se il semaforo dalla sua parte era già rosso.

È veramente una bella giornata.
Certo.
Come no.
Il sole sembra farsi beffe di te, splendendo nel cielo terso.

Decidi di fare un respiro molto profondo e di provare a calmarti godendoti la musica che hai appositamente messo in macchina con il Bluetooth. Stai ascoltando una delle tue canzoni preferite dei Bangtan Sonyeondan, una idol band sud coreana formata dalla Big Hit Entertainment. È da un bel po’ che ascolti il K-pop, ma loro sono il tuo gruppo preferito in assoluto nonostante la loro giovane età.

Finalmente riesci a rilassarti un attimo, giusto quello che serve per iniziare a canticchiare Blood, Sweat & Tears.
Entro una mezz’oretta sei finalmente davanti a casa, noti subito un camion pieno di scatoloni davanti alla tua bifamiliare, infatti, vivi con tua nonna da un paio di mesi, tua madre ha deciso così e tu l’hai dovuta seguire insieme a tua sorella a farti crocifiggere.

Avresti avuto dei nuovi vicini?
Sinceramente non te ne frega più di tanto. Sei troppo arrabbiata con la segreteria e con te stessa per curarti di chi fosse o non fosse arrivato.

Entri in casa sbattendo sia il cancello che la porta d’entrata, non notando il paio di occhi scuri che ti guardano dal balcone di fianco al tuo.

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     ⿻ ᥲᥒᥒyᥱ᥆ᥒghᥲ᥉ᥱy᥆!
         안녕하세요!
 

Come vi sembra? Ho qualche dubbio riguardo all' utilizzare la seconda persona singolare.

Suona strano?

Gli altri capitoli saranno decisamente più lunghi.

Fatemi sapere se volete anche il primo capitolo, se devo continuare con questa storia o è meglio che io mi dedichi ad altro.

~Vyra

Unexpected Gift (Jk x Reader)Where stories live. Discover now