Unexpected Gift (Jk x Reader)

Capitolo 11

[Pov Jungkook]

Vi prego, ricordatemi come si respira. Non ne sono più capace.
Ricordatemi cosa significa perdere un battito e recuperarne tre. Non sono più in grado di pensare.
Qualcuno mi ricordi come si sbattono le palpebre. Non si chiudono più.

Riprendo coscienza di me quando smetto di sentire il calore delle sue labbra sulle mie.

È scappata di nuovo. Sento ancora il sapore salato delle sue lacrime, o forse... sono le mie?

Mi riscuoto in tempo per correre fuori dal bagno e vedere che Y/N sta trascinando fuori quella sua amica... Elena tenedola per un polso. Mi faccio strada tra i tavoli, le sedie ed i camerieri al lavoro per uscire a mia volta. La vedo buttarsi addosso alla sua amica abbracciandola e con voce rotta parlarle. Mi nascondo dietro alla prima cosa che trovo: un vaso di piante non meglio identificate.

«Ele... Ho fatto una cazzata». Probabilmente le stanno salendo nuovamente le lacrime.

«Ehi Y/N, cos’è successo?». Le chiede poggiandole le mani sulle spalle allontanandola da quell’abbraccio per vederla meglio in volto.

«Io...l’ho baciato...». Non posso vedere il suo viso, ma posso giurare che abbia lo sguardo perso.

«Ferma... Hai baciato chi?»

«Jungkook... io... posso tornare a casa con te stanotte?».

"Pensa di avere sbagliato? Ha bevuto? Non voleva baciarmi? Non gli piaccio?".

«No».

”Eh?!”. Penso incredulo.

«Non posso farti scappare. Lui ti piace, no? Torna dentro a dirglielo; vai e bacialo davanti a tutti».

«Mi piace, eh? Mi piace è fottutamente riduttivo, io ne sono innamorata Ele, innamorata persa. Non si tratta più di attrazione sessuale e basta, non voglio il suo corpo, voglio lui, voglio guardarlo negli occhi, voglio tenergli la mano mentre camminiamo per strada, voglio soddisfare tutte le mie fantasie perverse, voglio marchiarlo in modo che tutto il mondo sappia che è mio». Fà una pausa per riprendersi.

«Ma se a lui non piacessi io?». Ha sicuramente abbassato lo sguardo la sua testa si è leggermente chinata verso il basso.

«Scherzi? Se non sono cieca posso giurare su Bang PD-nim che gli piaci. Non hai visto com’è scattato prima quando ti sei alzata? Anche se stava facendo da traduttore non ha mai tolto lo sguardo da te, anche se ti guardava con la coda dell’occhio. Se anche Taehyung facesse così con me non esiterei a saltargli addosso».

Ridacchia sommessamente.

Posso immaginarmi il suo sguardo stralunato, le lacrime congelate ai lati dei suoi occhi, intrappolate tra le ciglia, mentre sta pensando a cosa fare, sta soppesando le parole della sua amica. Sorrido piano e decido di rientrare al caldo, sto rabbrividendo senza giubbotto.