Unexpected Gift (Jk x Reader)

Capitolo 6

[Pov Jungkook]

È passato un po’ di tempo da quando mi sono trasferito in Italia e devo dire che la mia permanenza fino ad ora non è stata spiacevole.

Non so esattamente quando Y/N ha iniziato a piacermi sul serio. Forse da subito, forse dopo quello strano bacio, ma sono davvero ancora troppo timido per dire o fare qualcosa al riguardo.
Devo dire che quando mi ha baciato ne sono stato completamente risucchiato, cosa che non mi era mai successa prima.

Vado spesso a trovarla al lavoro e spesso usciamo anche insieme. Credo inizi a trovarsi più a suo agio con me. Forse ha smesso di vedermi sotto la luce dell' idol irraggiungibile.

Questa sera dobbiamo andare in un locale per dare  "merda", termine suo, a delle sue conoscenti.
Era stato bello fare pratica con lei in questo mese, sia di canto che di ballo. Anche se spesso si addormentava mentre cantavo ed evitava come la peste ogni contatto fisico con me.

Finiamo la serata in bellezza vincendo un iPad per la categoria di canto e una GoPro per quella di ballo. Grazie a Dio questa sera aveva fatto la brava e la coreografia era stata perfetta, mi ha anche toccato e permesso di toccarla come la coreografia richiede

L’unica cosa che non ho calcolato è che lei potesse bere.
Non che abbia bevuto chissà che cosa ma... È già ubriaca.

***

«Kooookieee». Mi sento chiamare mentre sto guidando con gli occhi fissi sulla strada.

Sopra la mia mano, poggiata comodamente sul cambio, si posa la sua.

«Cosa c’è?». Chiedo sospirando comprensivo.

“Non credevo ti ubriacassi con un solo drink”. Penso mentre ascolto la sua voce.

«Sei terribilmente sexy». Sbiascica.

Vedo con la coda dell’occhio che si sta muovendo, ma non mi azzardo a guardarla. Mi distrarrei troppo dalla guida. Non capisco se sia seria o meno in ogni caso quello sexy stasera non sono io. Si è messa una cavolo di minigonna rossa e dei tacchi da paura. Per non parlare delle bretelle. Si è chiaramente ispirata all’outfit di Jimin in “War of Hormone”. Chissà perché non mi ha fatto mettere il mio: saremmo stati abbinati.

Una volta parcheggiata la macchina nel vialetto scendo e vado ad aprire la portiera anche a lei fornendole un sostegno.

Delicatamente cerco le chiavi di casa sua nello zainetto a forma di gufo, che avevo scoperto essere un regalo del suo ex… gliene avrei regalato uno migliore.

Decido di accompagnarla fino in stanza, non credo si reggerebbe in piedi.

“In realtà voglio vedere la stanza in cui mi impediva tanto di entrare”. Penso ascoltando il diavolo tentatore.