Unexpected Gift (Jk x Reader)

45k special

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Perdonate le note all'inizio, di solito non lo faccio mai, ma volevo davveto ringraziarvi di cuore per il sostegno che ancora mi state dando. Avevo intenzione di fare uno speciale a Pasqua, ma con tutti i problemi che ho avuto i miei buoni propositi sono andati a farsi benedire.
Per rimediare, però, eccoci qua con questo speciale.

[Pov You]

"Una volta che tuo figlio sarà cresciuto andrà meglio". Dicevano.

"Si... Vedrai che non dovrai stargli dietro così tanto". Dicevano.

«Sarebbe andata meglio...certo». Ti dici esasperata, cercando di calmare te stessa spostando nervosamente il peso da una gamba all'altra.

Hai appena ricevuto una chiamata dal preside della scuola che frequenta tuo figlio. Il tutto mentre ti sei appena tolta la tuta da lavoro del R.I.S. e dopo esserti subita la puzza del cadavere rinvenuto sulla scena per tutta la durata del sopralluogo.

Ti massaggi la radice del naso con il dito indice e medio della mano destra, mentre la sinistra, distesa a peso morto, ancora regge lo smartphone come se fosse un macigno.
Chiudi gli occhi e, sospirando, scuoti la testa sconsolata.

Non hai molti dubbi in merito a chi abbia distribuito i geni a tuo figlio, ma addirittura questo...no. Non andava bene.
Rasentava il ridicolo.
Avresti assolutamente dovuto parlargli.

Guidi velocemente verso casa per farti una doccia fresca, quella primavera si stava rivelando davvero umida e afosa, a Seoul.

Dopo esserti goduta una breve rinfrescata, metti al volo un vestito semplice e fresco e, rimettendoti al volante, ti dirigi verso la Big Hit.

***

[Pov Jungkook]

Quarantasei anni e ancora sono qua con i miei hyung.

È incredibile come siamo rimasti uniti negli anni. Anche se non siamo più sulla piazza, siamo rimasti a lavorare per la Big Hit, chi come produttore, chi come insegnante di canto, chi come coreografo.

In una giornata tranquilla come questa non mi sarei certo aspettato che quella furia di mia moglie avrebbe fatto irruzione come un uragano impazzito e avrebbe beatamente distrutto l'aria di tranquillità che aleggiava nell'aula di canto.

«Jeon Jungkook». Mi dice sospirando, probabilmente per l'esasperazione.

Ecco.
Sono nel periodo della mia vita in cui ho imparato a conoscerla alla perfezione. Quando Y/N pronunciava il mio nome per intero, non era mai una buona cosa.
Mai.
E quando al nome seguiva un sospiro, non poteva che andare peggio.