capitolo 13

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PUNTO DI VISTA DI GRACE
Dopo pranzo decisi di fare un pò di tennis con la wii. Ero decisamente tesa, non smisi di pensare a come dovessi comportarmi durante la cena. Mi tormentò un unico pensiero. La sua voce riecheggió nella mia mente << Ti scoperò così forte,che mi supplicherai di fermarmi>>E se questa volta sarebbe riuscito a farla franca? Ero decisamente impaurita da quel demone con gli occhi color argento. Sentivo ancora il suo profumo, che trapassava piacevolmente le mie narici, brividi su tutto il corpo una volta che ripensai a quel bacio. Sentivo le scosse elettriche che emanava Davis anche solo a vederlo da lontano. Accidenti come faceva a inquietarmi e tormentarmi anche senza la sua presenza? Era una cosa che mi faceva irritare tantissimo. << basta Grace smettila di pensarlo>> Decisi di massaggiarmi le tempie in un disperato tentativo di toglierlo dalla mia testa. Udii la porta aprirsi. << Logan sei tu>> non ebbi nessuna riaposta, <<Logan>> mi avviai nel soggiorno, dove trovai un Logan diverso. Non mi degnò di uno sguardo, sembrava sconvolto, avevo lo sguardo perso nel vuoto, sembrava che avesse visto un fantasma. <<Logan che ti prende>> mi avviai a passo lento verso di lui e le accarezzai dolcemente una guancia << Logan guardami>> continuò ad avere lo sguardo perso, il verde dei suoi occhi era più scuro del solito, sembravano vuoti. Continuai a guardarlo preoccupata e attesi disperatamente una sua reazione,volevo capire cosa le era successo, volevo capire quale fosse il tormento che lo affliggeva, volevo capire chi fosse stato a ridurlo in questo stato.Dopo un paio di minuti decise di guardarmi negli occhi, in una maniera estremamente lenta iniziò a muovere gli occhi verso la mia parte, fino a quando non mi guardò dritta negli occhi. Dalle sue labbra uscì un suono debole, quasi impossibile da udire << Megan>> lo guardai confusa, perchè aveva pronunciato il nome della mia amica? Senza che me ne resi conto mi prese e mi abbracciò così forte, che mancava poco affinché smettessi di respirare. << io non volevo>> << non volevi fare cosa?>> << farla sentire in quel modo>> cosa? Perchè Logan l'avrebbe fatta sentire inutile? Non capivo più nulla << Logan mi fai male>> allentò la stretta e iniziò a cullarmi tra le sue braccia. Iniziò a delirare << io non ci posso fare niente>> lo accarezzai cercando di confortarlo. << sono fatto così, non voglio niente dalle donne, solo una cosa>> ma perchè stava dicendo quelle cose? Sapevo benissimo che lui dalle donne volesse solo una cosa. << hey non ti preoccupare andrà tutto bene>> dissi anche se non centrava niente, perchè non capivo cosa lo tormentasse. Forse aveva proposto a Megan di farsi un giro sulla sua giostrina? Non stavo capendo niente. << non è vero ormai l'ho persa, avevo una possibilità e l'ho sprecata>> << non sto capendo niente Logan>> << NON C'È NIENTE DA CAPIRE!!! ERO A UN PASSO NEL SCOPARMI MEGAN E SENZA RENDERMENE CONTO L'HO OFFESA, SI È SENTITA USATA E MI HA MANDATO A QUEL PAESE!>> detto questo se ne andò infuriato nella sua stanza. Io rimani li paralizzata, stavo cercando di assimilar bene tutto quello che aveva detto, non potevo crederci. Così decisi di prendere la sua macchina e di dirigermi a casa di Megan per capire cosa stava succedendo. Arrivata da lei iniziai a suonare ripetutamente, ma nessuno venne ad aprirmi, quando udii la sua piccola voce mi si spezzò il cuore << andatevene via, non voglio vedere nessuno>> aveva la voce spezzata, sentivo i suoi singhiozzi, era ovvio che stava piangendo come una disperata. << Megan sono io>>. Dopo un paio di secondi venne ad aprire. Mi si spezzò il cuore quando la vidi in quello stato a dir poco pietoso, aveva gli occhi rossi per le troppe lacrime versate, le guance altrettanto arrossate e le labbra gonfie che le tremavano. << Grace>> la guardai con compassione << Megan cosa mi combini>> l'abbracciai e la cullai tra le mie braccia, e lei in risposta al mio gesto scoppiò in un pianto disperato. << hey non piangere, ci sono io con te, non ti abbandonerò>> dissi mentre continuavo a cullarla e ad accarezzarle i suoi lunghi e folti capelli bruni. << oh Grace non puoi capire cosa è successo>> << Dimmi tutto non temere, non ti giudicherò>> lei si distaccò dal mio abbraccio e iniziò a parlare con le labbra tremanti e i singhiozzi che le uscivano disperati dalla gola. << io e Logan abbiamo fatto una scommessa>> disse per poi fare una breve pausa, serrando gli occhi come se stesse provando dolore. << io ho perso e ho dovuto pagare il conto>> la guardai attentamente << di quale prezzo si trattasse?>> singhiozzò e senza quasi respirare disse << dovevo fare tutto quello che avrebbe voluto lui per 24 ore>> << non posso credere che tu abbia accettato una cosa simile>> sbottai. << è stata una cosa incontrollabile, le parole mi sono uscite fuori dalla bocca senza aver la possibilità di assimilare ciò che stavo per fare, lo capii solamente dopo che mi ero messa nei guai, me ne pentii immediatamente, ma fu troppo tardi,ormai ero partita e non potevo tornare più indietro>> << poi che è successo?>> << è successo che mi ero stancata di sentirmi usata da Logan, per lui ero solamente una delle tante puttanelle da scoparsi per poi mandare a fanculo, ma prima che potesse accadere l'ho mandato io a quel paese per prima.>> dopo alcuni secondi di silenzio << oh Grace mi sento così male! il petto mi brucia da morire, perchè mi è successa una cosa simile? >> << mi dispiace tesoro, non c'è modo di cambiare Logan, è fatto così lui vuole solamente una cosa>> lei chiuse gli occhi << mi sono illusa! I suoi modi di fare,il suo essere premuroso nei miei confronti mi hanno ingannata!Ero convinta che anche lui iniziasse a provare un minimo di affetto nei miei confronti, ma è stata pura illusione fin dall'inizio, lui voleva solamente scoparmi come una puttana!!! mi sento così inutile>> << hey non devi sentirti cosi! Ascoltami non è colpa tua, ma solo sua, tu sei una ragazza fantastica e non devi sentirti inutile va bene?>> l'abbracciai << Peggio per lui, si sta perdendo la ragazza favolosa che sei, non troverà facilmente un'altra ragazza fantastica come te>> Megan singhiozzò << oh grazie Grace, non saprei cosa avrei fatto senza ti te, sei un'amica fantastica! Sono fortunata ad averti conosciuta>> << anche io tesoro>> dissi baciandole la fronte << adesso asciuga quelle lacrime dal tuo splendido viso e andiamo a fare un pò di shopping così ci dimentichiamo dei ragazzi stronzi>> dissi facendole l'occhiolino, " stronzi come Davis" disse la mia coscienza. << giusto ci vuole un pò di shopping per riprendersi>> disse asciugandosi le lacrime e facendo un grande sorriso. << aspetta se non mi sbaglio stasera hai la cena dai Kyle?>> persi un battito nell udire la parola Kyle, annuii con la testa. << ma allora cosa aspettiamo? Non perdiamo tempo!!! devi essere bellissima questa sera, devi assolutamente far colpo su di loro dato che sei la figlia di Derek Bennet>> disse con entusiasmo. << d'accordo su dai andiamo, ho fregato la macchina a Logan, approfittiamocene>> dissi scherzando, e appena nominai il nome di mio fratello, vidi un lampo di tristezza attraversare il bel viso di Megan. Appena entrammo nella macchina di Logan, Megan iniziò a tremare << n-no io non ce la posso fare, ti prego prendiamo quella dei miei, guidi tu ovviamente.>> la guardai con sguardo comprensivo e annuii. Scendemmo dalla macchina e ci dirigemmo verso il suo garage. Durante il viaggio la vidi sospirare un sacco di volte, intuii che stesse pensando ancora a Logan quindi decisi di tirarle su il morale << che ne dici di un pò di musica?>> lei annui, e alla radio c'era la canzone Rich e Young che riecheggiò per tutta la macchina e trasmise buonumore alla mia splendida Megan che canticchiò con un sorriso a 32 denti. La sua ripresa d'umore mi riempì di gioia il cuore, ero riuscita nel l'intento di farle dimenticare per un pò Logan, poi quando finì la canzone iniziò a sospirare di nuovo. << sai Grace, più ti guardo e più vedo Logan, siete praticamente uguali se non fosse per il colore degli occhi e dei capelli, sembrate gemelli>> << la differenza è che Logan è un idiota>> dissi scherzosamente, e una risata amara uscì dalla sua bocca. Era evidente che le mancasse, non smetteva di pensarlo anche se faceva finta di niente e cercava di nasconderlo, glielo leggevo negli occhi anche se fingeva di ridere. Ci comprammo un sacco di vestiti e accessori, fino a quando non arrivò il momento del vestito che avrei dovuto indossare la sera per la cena dai Kyle. Ci guardammo intorno, quando Megan prese un vestitino verde tra le mani << lo devi assolutamente provare!>> non opposi resistenza e lo provai. Era lungo, finiva proprio all'inizio del ginocchio, la scollatura nel seno non c'era, la stoffa finiva alla base del collo, non era per niente volgare anzi! era perfetto per quella serata pensai, fino a quando non mi voltai e notai che era esageratamente aderente al sedere e vi era uno spacco. Uscii dal camerino, dove una Megan con occhi ansiosi aspettava di vedermi. Restò di stucco << wow è assolutamente perfetto per questa sera!>> << no Megan non posso, è troppo, guarda come è dietro!.>> mi voltai e un gridolino uscì dalla bocca di Megan << ma sei magnifica!!! guarda come fascia bene il tuo corpo perfetto! Ti fa un sedere da sballo!>> era proprio questo il punto! non volevo che si notasse troppo il mio sedere! In quel momento udii le parole di Davis <<un culetto così bello non si scorda così facilmente>> non potevo prenderlo, mi avrebbe tormentata per tutta la sera, dicendo quanto fosse bello il mio sedere No e assolutamente No. << non posso Megan>> << non mi interessa è perfetto! dammi una motivazione valida per cui non dovessi prendere questo favoloso vestito>> << il verde non mi sta>> scoppiò a ridere << ma non prendermi in giro, se ti sta d'incanto!! dai fallo per me Grace>> disse facendo la faccia da cucciola. Alzai gli occhi al cielo << daccordo ma lo faccio solo per farti felice>> inizio a saltellare e a battere le mani come una bambina, era così tenera. Dopo un ultimo giro per il centro, tornammo nella sua villa. << grazie ancora Grace>> << ma grazie a te Megan>> l'abbracciai e mi diressi verso casa. Un volta tornata salii le mie scale eccitata, non vedevo l'ora di rovo sioniste tutti i bei vestiti e le borse che mi ero presa. Quando arrivai alla fine delle scale vidi una ragazza mezzanuda con i capelli scompigliati e il fiatone, mi bloccai cercando di capire cosa stesse succedendo e vidi uscire Logan con un aria a dir poco soddisfatta, era chiaro cosa era successo tra quei due. << piccola finalmente sei tornata>> disse lui, lo fulminai con lo sguardo. << dammi il tempo di accompagnare questa meravigliosa ragazza alla porta e mi fai vedere cosa ti sei presa di bello>> disse per poi trascinarla giù per le scale << allora ti richiamo piccolo?>> disse con una voce da troietta insopportabile. Lui disse << aspetterò con ansia la tua chiamata, sei stata davvero brava>> disse lui per poi salutarla. Quando chiuse la porta disse << si aspetterò una chiamata che non arriverà mai! dato che ti ho dato un numero sbagliato>> disse per poi ridere di gusto. << sei proprio uno stronzo con le ragazze!>> lui fece spallucce << che ci posso fare è la mia natura>> << potevi almeno evitare di illuderla, adesso quella povera ragazza cercherà di chiamarti disperatamente>> fece un sorriso soddisfatto << se non le tratto così non c'è gusto>> mi avvicinai a lui con occhi a fessura << allora ti sei divertito anche a illudere Megan!!>> dissi infuriata. Nel pronunciare il suo nome si incupì e disse a denti stretti << con lei era diverso!>> << cosa c'era di diverso? Ti divertiva di più illuderla perchè lei non era troia e volevi vedere la differenza tra una troia offesa e una ragazza fantastica offesa?!>> mi fulminò con lo sguardo << tu non capisci>> detto questo si dileguò. Dopo un paio di ore iniziai a prepararmi, mi guardai per circa mezz'ora allo specchio continuando a dire che se mi sarei presentata con quel vestitino, Davis non avrebbe ignorato pre niente il mio sedere, e non avrebbe staccato gli occhi di dosso da esso, ma sopratutto, non sarebbe stato capace di tenere le mani apposto. Sbuffai e decisi di chiedere un parere a Logan, andai da lui. << hey posso entrare?>> dissi con voce piccola << certo tesoro>> entrai e vidi che lui era già pronto, impeccabile e perfetto come sempre. << senti, sono troppo con questo vestito?>> << no anzi, fascia molto bene il tuo piccolo corpicino>> cercai di sorridere, ma la preoccupazione dominò si di me. Mi accarezzo la guancia << hey sei magnifica perchè sei così preoccupata?>> << no è che la cena di stasera è davvero importante. È il momento in cui mr. Kyle dovrà accettare di unire le nostre aziende, è il momento più importante di tutta la carriera di nostro padre>> << già, non ti preoccupare andrà tutto bene, abbiamo dei genitori in gamba e con la testa sulle spalle,riusciranno a conquistare mr. Kyle, e in più non dimenticare che nostro padre è un grande amico di john fin dall'infanzia, nessuno lo conosce meglio di lui e questo è un grande punto a favore che abbiamo.>> questo lo sapevo ma io ero tesa per altri motivi, ma naturalmente avevo bisogno di una scusa per giustificare le mie preoccupazioni. Una volta arrivati alla villa iniziai ad agitarmi ancora di più, e Logan non smise di accarezzarmi, nel tentativo di tranquillizzarmi ma non servì a niente. Scesi dalla limousine di nostro padre e mi aggrappai a Logan per non cadere. Arrivati nella porta principale trovammo i Kyle pronti ad accoglierci in maniera calorosa. << buona sera, siamo davvero contenti che siate venuti>> mi girai attorno alla villa e non c'era nessuna traccia di Davis. << dov'è Davis>> disse mia madre. << purtroppo ha avuto una chiamata urgente da lavoro, ma non preoccuparti cara, era così felice che sareste venuti, ha detto che non mancherà per nulla al mondo alla nostra cena.>> pregai mentalmente che quella chiamata durasse a lungo! << prego accomodatevi pure>> ci offrirono delle cose da bere prima di andare a cenare, e dopo un paio di minuti iniziai a sentire il ventre pensante. << ho bisogno di incipriarmi il naso, potrei sapere cortesemente dove si trova il bagno?>> Lizzie mi spiegò in maniera accurata e precisa dove si trovasse il bagno e mi ci diressi. Durante il tragitto iniziai ad avere paranoie, mi sentivo osservata e seguita, poi constatai che stavo davvero dicentando pazza e decisi di ignorare la sensazione di essere osservata e seguita. Appena entrai feci quello che dovevo fare e mi lavai le mani. Appena alzai lo sguardo mi si mozzò il fiato e il cuore mi si fermò, quando vidi il riflesso di Davis che mi osservava con quel sorriso malizioso stampato in faccia << salve bocconcino finalmente ci rivediamo, non vedevo l'ora di rivedere il tuo splendido culetto girondolare per la mia villa>>

Quegli occhi color argentoWhere stories live. Discover now