Capitolo 37

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PUNTO DI VISTA DI GRACE
<<ho sempre voglia di te>> disse strofinando il naso sul mio. 'Si, sempre voglia di scoparti non di stare con te puttana! Fatti trattare così tanto ormai l'hai persa la dignità!' taci taci taci brutta coscienza! scivolai da sotto di lui e mi alzai dal letto. Lui mi guardò confuso << che c'è? ho detto qualcosa di male?>> non ebbi nemmeno il coraggio di guardarlo e restai in quella posizione alzata dandogli le spalle. Mi strinsi nelle braccia << no>> << e allora perchè sei scesa dal letto? Non ti va un secondo round?>> disse lui in maniera seducente. Sospirai. Pensa sempre e solo a quello. Guardai l'orologio e per fortuna il tempo fu dalla mia parte. << facciamo tardi per andare a pranzare, ci siamo appena lavati non possiamo sudare di nuovo>> Dissi io dirigendomi nella valigia per prendere i vestiti. Una volta presi mi diressi nel bagno ma Davis mi fermò. << no ferma! Vestiti qui davanti a me>> lo guardai confusa << vedere una donna spogliarsi è eccitante quanto vederla vestirsi>> disse facendomi l'occhiolino. << tanto non ho portato cose provocanti tipo giarrettiere o reggiseni in pizzo non ti stupire. Ho portato cose semplicissime.>> lui fece un sorriso mozzafiato << sono contento della tua scelta, mi sarei arrabbiato se avessi portato cose provocanti con Tyler tra i piedi.>> gli feci la linguaccia << cosa ti importa se ci andavo a letto? non sono mica la tua fidanzata accidenti!>> lui si alzò di scattò e mi scaraventò sul muro stringendomi i polsi mi fece male e mugolai di dolore << non scherzare con queste cose Grace! Nessuno può toccarti apparte me. Tu. Sei. Solo. Mia. E di nessun altro chiaro?>> annuii con occhi sgranati. E mi lasciò andare. Poi la sua espressione da arrabbiata si addolcì e mi accarezzò il viso << vestiti>> mi sussurrò per poi accomodarsi nella poltrona e ammirarmi. Tremai per il modo dolce in cui lo disse. È proprio lunatico! Decisi di iniziare dalle calze erano semplici corte di cotone nere. Poi mi misi molto lentamente le mutandine di cotone bianche. Davis ammirava incantato ogni mio movimento. Poi presi il reggiseno e lo misi. Accidenti che figura di merda! Non riesco ad agganciarlo! Maledetti ferretti! Lui sorrise vedendomi in difficoltà e si alzò << ti aiuto piccola>> la sua non era una richiesta, era un'affermazione. Imbarazzato lo lasciai fare e quando finì mi diede un bacio lungo e sensuale sulla spalla con un accenno di lingua che mi fede inarcare la schiena. Poi mi girò e ci guardammo negli occhi. Ci guardammo in un modo...nuovo, non ci eravamo mai guardati così. Era uno sguardo che trasmetteva tranquillità, complicità....affetto? Non lo so proprio. Poi balbettai << m-mi passi i pantaloni?>> distolse a malincuore lo sguardo dal mio e mi porse i pantaloni. << girati, voglio che li indossi mentre ammiro il tuo fantastico sedere>> mi girai e mi misi i pantaloni, una volta arrivati fino in su sentii un verso di approvazione da parte di Davis << oh perfetto, perfetto.>> disse seducente. << un giorno ti prenderò pure da dietro >> spalancai gli occhi a quel commento rude. Presi la camicia e allacciai bottone per bottone. << fatto, sono pronta adesso vado a truccarmi>> Andai in bagno e mi truccai. Una volta uscita trovai Davis già vestito. Santi cielo! aveva dei jeans che gli calzavano alla perfezione e una camicia con le maniche a tre quarti blu. Era così sexy. Lui mi guardò sorridente << andiamo?>> io annuii e iniziammo a scendere. Una volta entrati nell'ascensore trovammo una vecchietta. << oh ma che carini! siete fidanzati?>> io diventai rossa e guardai Davis che guardava con sguardo dolce e sorridente la vecchietta. << esatto signora>> disse Davis avvolgendo un braccio nella mia vita con fare possessivo.Restai di stucco alla sua risposta e per quel gesto. << oh bravi, bravi siete così belli>> << grazie signora>> disse Davis. << hai una bella ragazza, vedi di non fartela scappare>> accidenti! << non si preoccupi, lei è solamente mia e lo sa bene>> disse guardandomi divertito facendomi l'occhiolino. Alzai di nascosto gli occhi al cielo e risi. È davvero incredibile come quest'uomo riesca a sorprendermi. La signora ci lasciò al secondo piano e noi proseguimmo fino al primo. << perchè le hai mentito?>> lui spalancò gli occhi sorpreso << perchè, per caso non è vero che sei mia?>> alzai gli occhi al cielo << non siamo fidanzati>> lui si avvicina pericolosamente a me << lo saremo presto piccola>> disse lasciandomi un casto bacio sulle labbra. Restia accigliata e senza fiato. << ma non dire scemenze Davis>> lui mi guardò serio << guarda che non sto scherzando, io ti voglio in tutti i modi possibili, anima e corpo, sopratutto corpo>> disse rimettendo il suo braccio attorno la mia vita. Decisi di non far peso a ciò che aveva appena detto. Prima o poi questa fissa le sarebbe passata e lui si sarebbe innamorato di un'altra. Le porte dell'ascensore si aprirono. Ci dirigemmo in sala ristorante e prendemmo il posto più bello che c'era. Ordinammo. << allora Grace, dal momento che il viaggio di lavoro è fallito cosa hai intenzione di fare questa settimana?>> o dio non ci avevo pensato! << io non lo so proprio>> << ti propongo due cose, o tornare a casa, o rimanere qui e fare follie per una settimana intera>> devo ammettere che la seconda mi allettava parecchio ma diamine non potevo, mi stavo facendo del male da sola. << non lo so Davis lasciamici pensare>> lui alzò un sopracciglio mentre sorseggiava l'acqua. << personalmente mi alletta di più la seconda>> disse fissandomi serio, poi lanciò uno sguardo perverso << se scegli la seconda ti prometto una settimana di follie che sarà indimenticabile>> disse facendomi l'occhiolino. Diventai rossa perchè non ci eravamo accorti che era tornato il cameriere con le nostre ordinazioni. Aveva sentito tutto e l'ha confermato il fatto che rise sotto i baffi. Accidenti ora chissà cosa pensa! Guardai il mio piatto disgustata, mi era passata la fame. Il fumo invase le mie guance e il profumo allettante invase le mie narici ma non riuscivo a mangiare. Davis mi guardò con le sopracciglia aggrottate. << perchè non mangi? guarda che hai bisogno di molte energie se vuoi passare una settimana con me>> << e chi ti dice che io voglia passare una settimana con te?>> mi guardò con occhi di sfida << pensi che starò qui a supplicarti? fai quello che vuoi sappi che sei tu quella che ci perde!>> risi << veramente è il contrario!>> alzò gli occhi al cielo. Poi mi venne in mente una cosa <<Davis ma adesso che fine farò? Tyler è stato arrestato, adesso per chi lavorerò?>> lui divenne cupo << purtroppo non decido io queste cose ma i nostri padri. << tu hai qualche preferenza?>> mi chiede esitante. << bhe si>> dissi facendo una pausa. Lui alzò un sopracciglio con un sorriso furbetto. << vorrei lavorare con mio fratello>> le sparì il sorrisetto. <<non vuoi lavorare con me?>> lo guardai male << con mio fratello>> dissi autoritaria. << caspita sei proprio cocciuta!>> lo guardai male. << forse hai bisogno di altro sesso, sembri una gallina spennacchiata in menopausa!>> spalancai la bocca << come osi!!>> << è così>> << vaffanculo!!>> dissi sbattendo le posate nel tavolo e alzandomi. Lui si alzò di scatto infuriato << se te ne vai ti punirò!>> gli alzai il dito medio << dannazione Grace mi devi ascoltare quando ti dico si fare una cosa!!!>> me ne andai infuriata.Sentii il rumore di un bicchiere rompersi. Andai nella nostra camera e mi tolsi le scarpe per stare comoda. Lui mi raggiunse e mi scaraventò sul muro infuriato. << NON SOLO MI HAI MANDATO A FANCULO FACENDO UN SBAGLIO ENORME DI PER SÈ MA MI HAI PERSINO DISOBBEDITO MI STAI FACENDO PERDERE LE STAFFE!!!>> disse stringendo i miei polsi al muro. << tu mi hai offesa solamente perché non voglio passare una settimana con te. Te lo sei chiesto perchè non voglio?!>> lui si calmò, fece un respiro profondo e chiuse gli occhi. Poggiò la sua fronte alla mia. << lo so, hai ragione, ho esagerato, me ne rendo conto>> tremante gli chiesi << adesso chiedimi scusa>> lui aprì gli occhi di scatto << non ho mai ammesso di aver commesso uno sbaglio ed è già tanto che lo abbia riconosciuto nei tuoi confronti. Ma adesso non puoi chiedermi di avere le tue scuse. Davis Ky...>> lo interruppi. << sisi lo so, Davis Kyle non chiede scusa. Sai che ti dico? basta, fino a quanto non ti decidi di mettere da parte l'orgoglio e a darmi le tue scuse io non ti darò la risposta!>> dissi chiudendomi al bagno. << odio quando scappi da me!>> disse dando un pugno alla porta del bagno. << per favore. Esci.>> disse scandendo bene le parole in modo inquietante. << no!>> << maledizione non farti pregare!>> << chiedimi scusa e uscirò >> << se ti chiedo scusa me la dai?>> << Davis!>> lo rimproverai. Lui sbuffò e sbottò irritato << basta io non ti prego più! fai quello che ti pare! io lavoro un pò al computer>> << fa come meglio credi io non uscirò da qui!>> << bene!> disse lui. << bene!>> ripetei io. Sentii la porta della stanza sbattere. Io rimasi la dentro seduta nel pavimento con le braccia conserte. Dopo circa tre ore non venne ed io decisi di farmi un bagno per scaricare la tensione che avevo accumulato. Mi immersi nell'acqua calda, chiusi gli occhi e mi rilassai godendomi quella sensazione di pace dimenticandomi di tutti i miei problemi. Quando vidi che le mie mani erano rugose, realizzai il fatto che era da tanto che ero li dentro. Uscii dalla vasca e mi vestitii. Presi il cellulare per guardare l'orario. Sono le sette di sera! sono stata sei ore qui dentro! Sono testarda io non uscirò fino a quando non mi chiederà scusa. Per passare il tempo decisi di mettermi davanti allo specchio e farmi qualche acconciatura con i miei lunghi capelli che arrivano sopra il sedere. Mi feci tutti i tipi di trecce possibili, poi mi feci la mezzaluna elaborata, qualche tuppo e altre acconciature varie. Senza rendermene conto si fecero le nove e Davis rientrò in camera. << Grace dove sei?>> disse perlustrando la camera << non dirmi che sei ancora li dentro>> gridai << bhe si sono ancora qui!>> << accidenti sei proprio cocciuta>> sentii i suoi passi avvicinarsi alla porta. << dai Grace è tardi aprì accidenti>> << tu dì quella frase ed io uscirò>> lui diede un calcio alla porta << dannazione! Io avevo in programma una cosa migliore da fare con te, invece la tua testardaggine ha rovinato tutto!>> << magari non sarebbe successo tutto questo casino se tu non mi avessi offesa!>> Lui sbuffò << hai ragione, scusami se ti ho offesa, mi dispiace davvero tanto, ma adesso esci ti prego>> spalancai gli occhi e il mio cuore andava a mille. Lo aveva detto in un modo così sincero che quasi mi commossi. Lentamente girai la chiave e aprii la porta trovandolo in una posizione sexy. Era all'inpiedi con le mani in tasca e la testa abbassata di lato che mi guardava con quegli occhi color argento con espressione da cucciolo. Era così tenero e bello dannazione. << vieni qui>> mi disse dolcemente. Mi avvicinai timidamente a lui e mi sorpresi quando mi prese di scatto e mi abbracciò. << sei così cocciuta>> sospirò profondamente << mi sei mancata>> restai senza fiato. << sei tesissima, è colpa mia>> mi guardò con occhi pieni di compassione. << voglio rimediare.>> disse serio. Iniziò a sbottonarmi la camicia dandomi baci casti e dolci sulle labbra. All'inizio mi lasciai trasportare ma poi mi tolsi di scatto << no Davis, non puoi risolvere i problemi facendo sesso.>> lui mi guardò in quel modo dolce << no piccola, non voglio farlo se tu non vuoi, io avevo intenzione di fare un'altra cosa>> lo guardai confusa << spogliati e fatti trovare sdraiata sul letto a pancia in giù, io arrivo subito>> alzai un sopracciglio. << non faremo sesso, fidati di me>> decisi di fidarmi di lui. Mi tolsi la camicetta, i pantaloni, le calze, le mutandine e il reggiseno. Mi sdraiai a pancia in giù come richiesto da Davis. Lo aspettai con ansia. Poi sentii la porta aprirsi. Davis si avvicinò al letto facendo un verso di approvazione << oh Grace cosa ti farei!>> mi girai irritata << hai detto niente sesso>> << peccato>> disse dispiaciuto. Notai che in mano aveva una boccetta. Spalancai gli occhi << è un lubrificante!>> dissi piena di paura << no piccola, è un olio per massaggi>> lo guardai più confusa di prima << che intenzioni hai di fare?>><< rilassati piccola ti voglio fare un massaggio, sei troppo tesa>> desse lui dandomi un bacio sulla spalla. << hai una pelle perfetta, senza imperfezioni>> disse ammirandomi << è così morbida e dolce...come te>> che tenero. << e ha un profumo così eccitante>> disse passando un dito lungo la colonna vertebrale provocandomi un brivido e facendomi venire la pelle d'oca. << mi fa impazzire il modo in cui il tuo corpo reagisce ad un mio semplice tocco>> disse facendo una pausa. << adesso rilassati, sto per iniziare>> disse con tono dolce. Chiusi gli occhi e cercai di rilassarmi il più possibile. Sussultai quando sentii l'olio freddo, scorrere sulla mia pelle calda. Era una sensazione così bella. Poi sentii le grandi mani forti di Davis scivolare nella mia schiena iniziando il suo massaggio. Era così bravo. << mmm chi te lo ha insegnato a farlo? sei bravissimo>> << lo faccio sempre a mia madre quando è tesa e anche a mia sorella>> restai sorpresa << hai una sorella? Ma avevi detto che eri l'unico figlio>> lui scosse la testa << io sono l'unico figlio maschio.>> disse con una nota di malinconia << perchè lo hai detto in questo modo malinconico? avresti voluto avere un fratellino?>> lui si incupì e per un attimo si fermò di massaggiare. << io..io preferisco cambiare argomento>> restai più confusa di prima. Dopo un pò gli dissi << come si chiama tua sorella>> << Lydia>> restai di stucco << è un nome bellissimo.>> <<bellissimo come lei>> << vedo che l'adori>> << cerco che l'adoro, lei è la mia piccola>> disse sorridendo. Sono felice di averle fatto tornare il sorriso. Il solo pensiero di sua sorella lo ha reso felice. << dove è adesso?>> tornò malinconico. Forse dovevo evitarla quella domanda. << a Los Angeles, studia per diventare attrice>> << oh che bello>> << però non la vedo quasi mai>> disse malinconico. << quando è stata l'ultima volta che l'hai vista?>> << tre mesi fà>> <<....ti manca vero?>> << non sai quanto>> ci furono un paio di secondi di silenzio. << Lydia, Lydia>> ripetei << se un giorno avrò una bambina la chiamerò Lydia, è un nome bellissimo>> lui continuò a massaggiarmi << non mi dispiace avere a casa una seconda Lydia Kyle>> alzai gli occhi al cielo. << toglitelo dalla testa Davis, te l'ho già detto prima o poi ti stancherai di me e ti innamorerai di un'altra. Prima o poi ti stancherai di mangiare sempre la stessa minestra>> lui mi girò mettendomi supina con la pancia all'insù e mi guardò intensamente << non se la cucino in modo diverso ogni volta. Sono sicuro che sarai in grado di mantenere i piatti piccanti ogni volta che ne avrò voglia. Tu mi stupisci sempre Grace>> oh Davis anche tu mi stupisci sempre. A volte sai essere così dolce con me. << oh Davis>> dissi allacciando le braccia al suo collo e baciandolo con foga.
NON TEMETE, LA PARTE PICCANTE NON FINISCE QUI, LA CONTINUERÒ NEL PROSSIMO CAPITOLO. ;) BACI!!!

Quegli occhi color argentoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora