Capitolo 14

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PUNTO DI VISTA DI GRACE
Sgranai gli occhi e il mio corpo perse il controllo, avevo i sensi in tilt e tremavo come una foglia. Non riuscivo a distogliere lo sguardo dai suoi penetranti occhi argentati, fino a quando lui non decise di abbassarli e fissare il mio fondoschiena con gusto. Fece una smorfia di approvazione e poi ritornò a guardarmi, sempre con intensità ma questa volta c'era un filo di malizia nel suo sguardo. Incurvò le labbra in un solo lato, in quel modo tremendamente sexy. << mi era mancato il tuo culo, stasera con questo vestito mi sembra più perfetto del solito>> disse avvicinandosi, ed io rimasi paralizzata a guardarlo attraverso lo specchio. Mi accarezzò un braccio con le nocche delle dita, si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò << mi piace farti questo effetto>> mi accigliai e gli risposi << q-quale effetto?>> << sei tesa e tremi come una foglia, è una cosa che mi fa impazzire vedere nei tuoi occhi la paura che provi per me>> decisi di tirar fuori le unghie << io non ho paura di te! non mi fai nessun effetto!.>> dissi decisa. Lui scoppiò in una leggera risata sexy.<< a no? Allora perchè tremi?>> degludii << perchè sento freddo>> rise << a me non risulta, la mia villa ha una temperatura ben controllata>> << non mi interessa ho detto che ho freddo>> << sei una grandissima faccia tosta, stai negando l'evidenza. Assurdo>> << tu sei assurdo! Approfittare di una ragazza minacciandola con quella registrazione!>> lui rise soddisfatto di quello che aveva fatto e poi tornò serio, iniziando a scendere con la mano sul mio corpo, che mi tradì rivelando quanto fossi eccitata da quella situazione. "accidenti lo odio, riesce a farmi eccitare in ogni situazione!" << non ti faccio nessun effetto eh?>> feci si con la testa velocemente << quindi se ti tocco qui non ti fa nessun effetto? Scommettiamo?>> senza pensarci dissi << scommettiamo!>> me ne pentii immediatamente. Iniziò ad accarezzare il mio petto, ed i miei capezzoli si indurivano sempre di più ogni cerchio che faceva, cercai di non darlo nell'occhio e serrai le labbra per evitare che anche la mia gola mi tradisse, riuscii a restare apparentemente impassibile al suo tocco. << cerchi di fare la dura eh?>> disse sussurrandomi nel collo, potevo sentire attraverso esso il suo respiro. << vediamo se ti tocco qui cosa fai>> disse iniziando a scendere con la mano, restai immobile non riuscivo a reagire nemmeno con le parole. Sussultai appena percepii la sua mano lì, ed il mio labro inferiore si liberò dalle grinfie dei miei denti. Lui sorrise soddisfatto << noto con piacere che sei bagnata mio splendido bocconcino>> chiusi gli occhi all'estremo della disperazione, quando lui iniziò a spostare le mie mutandine per iniziare a giocare con la mia giostrina. << n-non farlo>> mi uscirono queste parole a malapena come un sussurro, ma lui non mi ascoltò anzi mi zittì << shh piccola lasciati andare>> cercai di divincolarmi dalla sua presa ma lui mi bloccò aderendo perfettamente i nostri colpi, adesso ero in trappola e incapace di reagire. Inizio ad infilare le dita in fondo, all'inizio con movimenti estremamente lenti e poi iniziò ad aver un ritmo più sostenuto. Iniziai ad ansimare e odiavo quella situazione, odiavo farmi veder debole da lui. Stavo per venire quando iniziai a sentire una presenza nel mio sedere, lo aveva duro come il marmo << hai visto che effetto mi fai bel bocconcino?>> a quelle parole mi uscì un gridolino stridulo ed esplosi,l'orgasmo mi travolse come non aveva fatto mai prima d'ora. << così brava bambina mia>> disse spalmando il mio seme per le grosse labbra vaginali.Mi accasciai stremata al lavandino e lui si approfittò del mio momento di debolezza per prendermi in braccio e farmi sedere nel lavandino. Avevo gli occhi chiusi non capii niente di quello che stava accadendo, dovevo ancora assimilare il fatto che ero venuta davanti a lui, nel suo bagno. Si mise in ginocchio e mise le mani alla base delle mie mutandine con l'intento di toglierle.<< adesso assaggerò il tuo succo, e quando finirò, leccherò il paradiso che si cela sotto queste splendide mutandine, fino a quando non esploderai nella mia stessa bocca>> a quelle parole mi svegliai, come se avessi sentito uno schiaffo in faccia e decisi di reagire! spinsi la sua testa lontana dalle mie gambe il più possibile e mi liberai dalla sua presa. Scesi dal lavandino, mi levai le scarpe con il tacco e il mio istinto animalesco mi fece correre il più veloce possibile per sfuggire da un pericolo che era pari a un demone, in poche parole Davis << non scappare di nuovo>> disse Davis, ma ormai le mie gambe erano partire, proprio quando ero convinta di aver perso l'orientamento, individuo la porta principale e mi ci precipito. Sentivo i passi e le urla di Davis che si facevano sempre più vicine ma per fortuna avevo un duecentometri di vantaggio. Mi spuntò un enorme sorriso quando raggiunsi la metà del viale della villa, ma una mano forte e possente, prese con forza e decisione il mio polso e mi scaraventò contro il muro tenendomi in trappola. <<maledizione>> imprecò Davis, sussultai quando diede un pungo al muro a praticamente due centimetri dal mio viso.Era così sexy quando si arrabbiava, aveva gli occhi di un argento più intenso, quasi quasi al buio sembravano illuminarsi come fari.<<cosa diavolo cercavi di fare?>> lo guardai in cagnesco << non è evidente?>> sostenne il mio sguardo cagnesco cercando di intimidirmi ma poi sbuffò e chinò il capo scuotendolo << sei incredibile>> poi alzò di nuovo la testa << perchè cerchi sempre di scappare da me?>> << perchè tu vuoi solamente abusare di me!>> lui sorrise << andiamo, non ti chiedo troppo, voglio solo divertirmi>> << se hai proprio bisogno di "divertirti"ci sono quelle che lo fanno di mestiere, perchè devi tormentare proprio me?>> << te l'ho già detto, non ho mai scopato con una ragazza con i capelli color miele>> << esiste la tinta>> << ma io la voglio naturale>> << eh mi dispiace Davis ma non si può avere tutto nella vita>> << andiamo ti chiedo solo un giretto e ti prometto che non ti tormento più, e poi ammettilo che poco fà in bagno ti è piaciuto il piccolo assaggino che ti ho dato>> disse facendo l'occhiolino << c-chi te lo dice che mi sia piaciuto?>> << perchè mi sei venuta nelle mani>> disse con un sorriso soddisfatto.<< questo non vuol dire che mi sia p-piaciuto>> mi accarezzò il viso << sei proprio testarda. Continui a negare l'evidenza, mi piace >> disse avvicinandosi << ho ancora voglia delle tue labbra>> disse a due centimetri dalle mie labbra, sentivo il suo respiro. << signorino finalmente, lo abbiamo cercato per tutta la villa. Mi dispiace interrompervi ma deve tornare nella sua proprietà, i suoi lo stanno aspettando per la cena con i Bennet>> disse una delle guardie del corpo di Davis. Lui sbuffò e abbassò la testa rassegnato. <<dille che sarò immediatamente da loro>> la guardia fece un gesto educato con la testa e si dileguò. Alzò la testa e mi fissò con quegli occhi argentati che adesso con il riflesso della luna sembravano due diamanti, si avvicinò ad un mio orecchio e sussurrò << per adesso ti sta andando bene, ma non temere bocconcino, prima o poi ti scoperò fino a quando non mi pregherai con le lacrime di fermarmi, ci riuscirò vedrai, costi quel che costi>> << sisi convinto>> lui mi strinse le mani così forte, da farmi arrivare a credere che da un momento all'altro mi si fossero spezzate le ossa. << non sottovalutarmi mai bocconcino, MAI.>> detto questò mi lasciò. A cena i miei iniziarono a parlare di affari, che palle solo di questo sanno parlare? Iniziarono a vantare il buon lavoro di Logan, che anche lui come Davis si aggiunsero ai loro discorsi noiosi<<sapete,finalmente la mia principessina si è convinta di lavorare anche lei per il suo vecchio>> disse fiero mio padre. I Kyle spalancarono gli occhi << ma è una notizia fantastica! brava Grace hai fatto un'ottima scelta>> disse john che continuò << cosa ti piacerebbe fare?>> io mi imbarazzai e risposi << per adesso la segretaria>> notai che a Davis gli si illuminarono gli occhi e gli spuntò un sorriso malizioso sul suo bel viso,che pervertito chissà cosa le stesse frullando per la testa, di sicuro cose poco caste e pervertite come lui. Ovviamente quel sorriso malizioso le rimase fino alla fine della cena e non smetteva di guardarmi. Arrivò la fine della cena quando << allora john, lo dobbiamo firmare questo contratto di fusione?>> ecco era arrivato il momento decisivo, il più importante di tutta la carriera di mio padre, il momento dove i Kyle dovevano accettare la proposta di unione con l'azienda di mio padre.

Quegli occhi color argentoحيث تعيش القصص. اكتشف الآن