Un nuovo giorno, un nuovo inizio

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"Klaus"

Sussurrò.
Quel nome le era uscito cosí spontaneamente da farle quasi paura.

"Che cosa ci fai qui? "

Sputò acidamente.
Quell'uomo la irritava come pochi, anche se non riusciva a spiegarne il motivo.
era sempre stato gentile con lei, per quanto Klaus Mikaelson potesse esserlo, eppure qualcosa la spingeva ad odiarlo.

"Ouch, felice di rivederti tesoro"

Sorrise sarcasticamente.
Non era in vena di ironia, o dei suoi stupidi giochetti

"Ti ho chiesto cosa ci fai qui"

Scandí bene le parole cercando di mantenere un tono pacato, ma se possibile, fu ancora piú acido di quello precedente.
Scrollò le spalle avanzando di un passo

"Sono passato a dire addio a un vecchio amico"

Si fissò le scarpe nere per qualche secondo prima di guardarla nuovamente negli occhi

"Ma se ti do fastidio, me ne vado"

Certo che le dava fastidio, aveva avuto la grandissima faccia tosta di presentarsi lí dopo tutto quello che aveva fatto. Ma cosa aveva fatto? Non lo sapeva neanche lei, ma si, voleva che se ne andasse.

"Eri dentro? "

Distolse lo sguardo da quelle iridi verdi, ma riusciva comunque a percepirle su di lei

"Forse"

Si schiarí la gola, non aveva nulla da dirgli.
Era passato così tanto tempo da quando si erano visti l'ultima volta, aveva ricevuto la lettera, ma non aveva comunque avuto sue notizie.
Aveva saputo di sua figlia e di Hayley, ma oltre quello lei non sapeva niente di lui e lui non sapeva niente di lei.

"Mi dispiace"

Ruppe il silenzio costringendola a guardarlo.
Deglutí e si torturò la pelle intorno alle dita

"Di cosa? "

Fu lui questa volta a distogliere lo sguardo, si guardò attorno come in cerca di una risposta

"Per Stefan"

Tornò a guardarla e lei annuí

"Avevo"

Sospirò, prima di riprendere a parlare

"Ho perso anche io una persona"

Per un attimo lasciò trasparire la tristezza sul volto, ma si riprese quasi subito

"É stato difficile dirle addio, ma ti sentirai ancora peggio se non lo farai"

Aveva ragione, eppure la testardaggine prese il sopravvento su di lei

"Tu non sai niente di me, credi di poter sparire cosí come se nulla fosse e riapparire con quel tuo stupido smoking e quella.. "

Strinse i denti

"Quella?"

La incitò lui con un sorriso di scherno

"Quella faccia"

Sbottò irritata.
Scoppiò in una risata calda, era sicura che in pochi lo avessero sentito ridere cosí e si perse qualche secondo nell'ascoltarla.
Alzò un sopracciglio e lui si costrinse a smettere prendendosi il labbro inferiore tra i denti

"Torno dentro, devo dire addio a mio marito"

Iniziò a marciare con furia oltrepassandolo.
Era abbastanza irritata da riuscire a staccare la testa di tutti i presenti in pochi secondi

"Ci vediamo, caroline"

Prese una grossa boccata d'aria e rientrò, alcune teste si girarono verso di lei scrutandola da capo a piedi

"Ed é per questo che Stefan salvatore non verrà mai dimenticato"

Concluse Matt raggiungendola al centro della sala

"Stai tranquilla care, se non te la senti.."

"Me la sento"

Lo interruppe, avanzò cosí lentamente che giurò di vedere sua bis bis nonna ridere di lei.
Aveva tutti gli occhi puntati addosso, un tempo avrebbe amato questo tipo di attenzioni ma ora la rendevano ancora piú nervosa.
Si scostò una ciocca di capelli con la mano tremante mentre con l'altra reggeva i foglietti con su scritto uno stupido discorso.
Vagò con lo sguardo per tutta la sala, non aveva idea di cosa stesse cercando, ma quando Klaus fece capolinea richiudendo la grossa porta color pastello e incontrò il suo sguardo fu pronta a parlare.
Si schiarì la gola e accartocciò i numerosi pezzi di carta davanti ai suoi occhi

"Ho passato le ultime due settimane a scrivere questo discorso che non farò."

Si prese una pausa per fissare le pallottole

" non ho chiuso occhio per rendere tutto questo perfetto, ma mi sono resa conto che non lo sarà mai. Stefan sapeva benissimo che lo avrei fatto, mi conosceva meglio di chiunque altro. 'Ti stressi troppo sui dettagli e non apprezzi mai il momento Caroline', me lo ripeteva quasi ogni giorno"

Sorrise ricacciando indietro una lacrima

" 'i dettagli rendono il tutto perfetto' gli rispondevo, ma ora ho capito che sono le persone a rendere il tutto perfetto, non importa dove sei o cosa fai, basta avere al tuo fianco qualcuno che ti faccia sentire amato. La vita é ingiusta, prende sempre le cose belle, ma in effetti la capisco. Da piccola ho sempre colto i fiori freschi e pieni di colori e lasciato quelli appassiti piantati nel terreno, deve essere così anche con le persone. Dovresti vedermi Stefan"

Rise nervosamente, una lacrima scese velocemente fino a metà guancia, dove venne poi catturata da un gesto brusco

"Sto improvvisando un discorso, saresti fiero di me, sto... Apprezzando il momento. La verità é che mi manchi, continuo a telefonarti ogni notte solo per risentire la tua voce registrata, ho il terrore di dimenticarla"

Chiuse gli occhi e prese a mordicchiarsi l'interno della guancia

"Ti amo e ti amerò sempre, non importa cosa succederà dopo, questa sarà l'unica cosa che non potrà mai cambiare."

La voce le si spezzò verso la fine.

Scese rapidamente lo scalino che la separava dalle bancate e riprese il suo posto, una canzone riempí il silenzio assordante

"Tutto okay?"

La voce di Alaric le arrivò come un sussurro e annuì distrattamente.
La messa si concluse in fretta, contò ogni singola volta in cui il prete fece il nome di Stefan, furono soltanto 5.

Caro diario,
Questa giornata é stata a dir poco assurda, la chiesa era troppo affollata di persone totalmente assenti.
Credo addirittura di aver visto il cameriere del ristorante in fondo alla via.
Non sono riuscita a reggere la tensione e la maschera che mi sono costruita in tutto questo tempo si é sgretolata velocemente, nessuno è riuscito a vedermi, sono uscita prima che accadesse, non avrei sopportato bisbigli su quanto facessi pena in quello stato. Ma sono sicura che domani sarà un nuovo giorno, un nuovo inizio.

Chiuse lentamente il diario Nero e passò un dito sui contorni dorati della scritta incisa sulla copertina "even the purest hearts are drawn to it".
Non aveva idea del perchè non avesse citato neanche una volta il nome di Klaus, in realtà erano tante le cose che non si riusciva a spiegare.
Si convinse che fu perché non ne aveva avuto motivo, che non riteneva importante menzionarlo, dopo tutto che bisogno c'era di menzionare qualcuno che sarebbe stato solamente di passaggio?

The Klaroline diariesWhere stories live. Discover now