Capitolo 15

501 39 0
                                    


֎

Avrebbe riportato la pace nel mondo degli shinobi.
Lo avrebbe fatto per Ayumi.

Una lacrima di sangue gli bagnò l'occhio sinistro, chiuso per lo sforzo. Lo riaprì lentamente, raccogliendo tutte le forze a lui rimaste.

"Obito... Ho bisogno ancora una volta del tuo aiuto."

Lo Sharingan Ipnotico si risvegliò, sprigionando una forza incredibile.
Dipendeva tutto da lui.
La vita di Ayumi, la salvezza di Konoha e il destino delle terre ninja.
Non poteva fallire.

Avrebbe dato la vita, pur di salvarla.
Perché, da quando ne era entrata a far parte, aveva capito che senza di lei, nulla avrebbe avuto più senso.

Con sguardo carico di determinazione scattò in avanti, la katana sguainata ed i riflessi pronti.
Kuma parò ogni suo colpo, ma l'Hatake non si arrese; gli attacchi aumentavano via via di potenza e precisione, tanto che il ragazzo si trovò in difficoltà e fu obbligato ad indietreggiare.

«Niente male...» constatò, con il fiato corto «Ma ora è il mio turno.»

Compose una serie di complessi simboli, molti dei quali sconosciuti a Kakashi, che teneva l'occhio del fidato compagno fisso sulle sue mani, nel tentativo di capire cosa stesse per fare.

Per quanto si sforzasse, però, non riusciva a copiare la tecnica; si trattava di un'abilità innata.

«Vedi, Kakashi... I miei occhi non solo mi permettono di controllare l'Inugami a mio piacimento. Per tutti questi anni, l'Hokage vi ha sempre nascosto il nostro potere più grande!»

I grandi occhi ghiacciati brillarono, mentre il chakra si accumulava rapidamente.

«Jikan!»

Ogni cosa intorno a loro si arrestò.

L'acqua smise di incresparsi, il fiato della bestia rimase sospeso, l'intera stanza fu immersa in un silenzio opprimente.

Sogghignò «Il tempo mi appartiene. Potrei anche riavvolgerlo in caso qualcosa andasse storto! Non hai speranze!»

«Un potere oculare... In grado di controllare il tempo?»

Il respiro gli si fece affannoso.
Ormai aveva esaurito le forze.

Gli occhi del ragazzo brillarono ancora ed il tempo riprese a scorrere, sebbene molto lentamente. Kakashi tentò un attacco, ma non riusciva a muoversi.
Era come se avesse dei pesi legati alle caviglie.

Kuma scattò, arrivando a pochi centimetri dall'Hatake.

«È ora che ognuno abbia ciò che si merita.» mormorò, facendolo rabbrividire.

Spalancò le palpebre, puntando lo Jikan nello Sharingan Ipnotico.

Kakashi si sentì venire meno.
Lentamente, il paesaggio intorno a lui cambiò.

Ancora una volta, si ritrovò in una grande radura, attraversata da un fiume.
E, proprio su uno degli argini, un maestoso albero di camelie.

Riconobbe immediatamente quel posto.

Una bambina stava correndo verso di lui. Proprio come la prima volta, gli passò attraverso, per poi gettarsi tra le braccia di un ragazzo sui dodici anni, biondissimo e dagli occhi blu scuro.

«Nii-San! Giochiamo insieme?»

Non poteva sopportare di rivivere tutto quello.
Ayumi era ancora così piccola...
Come avrebbe potuto immaginare che il fratello, suo unico punto di riferimento, sarebbe stato la causa del suo dolore?

FadedWhere stories live. Discover now