Math

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«Ehi, voi due! La smettete di parlare? Volete un caffè per caso?» trillò la professoressa facendo venire un colpo ad Eren e Armin, mentre le loro guance si colorarono di rosso.
«Scusi Prof.» disse una ragazza seduta al secondo banco della fila di sinistra, facendo sospirare di sollievo, sia il biondo che il castano, con ancora il cuore a mille per lo spavento.
«Forse è meglio se ascoltiamo da adesso in poi...» sussurò Armin ancora rosso in volto «concordo.» sussurrò
Eren tornando a respirare.

***

Narratore

Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin

La campanella suonò, segnalando la fine della quarta ora.
Eren prese il fascicolo che Armin gli aveva dato all'inizio dell'ora e controllò, sul paragrafo orari, quale materia avessero.
Mercoledì:
1 ora: Scienze
2 ora: Storia
3 ora: Inglese
4 ora: Storia dell'arte
5 ora: Matematica
Eren si ritrovò a deglutire.
Sapeva benissimo chi era il Professore di Matematica...

«Ragazzi, ricordatevi di portare il libro di Storia dell'arte per venerdì!» si sgolò la Professoressa ormai ignorata da tutti.
Ognuno si era alzato per raggiungere i propri amici, nonostante le regole vietassero il via vai degli studenti durante i cambi d'ora.
La Professoressa sospirò affranta ed uscì dall'aula.
«Mm, ho sentito che quest'anno ci sarà un nuovo insegnante di Matematica...» sussurrò Armin guardando sul fascicolo di Eren «In effetti la nostra vecchia Professoressa è andata in pensione... Mm, Ah... Potrebbe essere quel Prof-»
«Jaeger.» Jean interruppe il discorso di Armin.
«Non sei un po' troppo... ansioso... per una semplice lezione di matematica? Oh... forse non vai tanto bene in matematica...? Quindi non sei così intelligente come vuoi far sembrare?
Non mi dirai che durante l'anno... avrai intenzione di usare... qualche losco trucco per prendere buoni voti.» lo provocò Jean ridacchiando.
«Sta' zitto Jean, devo ricordarti che tu sei il primo a non andare bene in matematica? E poi come osi fare accuse del genere ad Eren senza conoscerlo?!» lo zittì Armin alzandosi in piedi e provando a fronteggiare l'altro, che mise su un'espressione offesa.
«Non mi serve conoscerlo.
Dice tuto la sua faccia. E poi nessuno andava bene in matematica con quella professoressa apparte te! Quest'anno sarà diverso.
Riuscirò ad organizzarmi con le lezioni di equitazione e la scuola.» nitrì Jean.
Eren non poté fare a meno di ridacchiare, provò ad evitare di farsi sentire, poggiando una mano stretta a pugno sulla bocca.

Ma, nostante i tentativi per smorzare le risate, Jean udí comunque.
«Lo trovi divertente Jaeger?» sbottò Jean afferrando il castano per il colletto, così facendo fece cadere la sedia su cui Eren era seduto, con un tonfo rumore.
Il castano avrebbe dovuto ribattere o rispondere, ma l'unica cosa che riuscì a fare, fu scoppiare a ridere.
Dopo un'occhiata furente, provò a spiegare il suo comportamento.
«Scusa... è solo che...» iniziò a formulare tra una risata e l'altra «è solo che... quando hai detto che... tu... segui delle lezioni di equitazione... io... non ho potuto fare a meno di non notare la coincidenza... so che non dovrebbe far ridere... ma...
Oh andiamo! Un cavallo che fa equitazione... io... scusa... ma non riesco a smettere...» formulò a stento tra una risata e l'altra facendo ridacchiare qualcuno.
«Lurid-» sibilò ma venne interrotto.
«Stupidi ragazzacci! Si può sapere cosa state facendo?!» irruppe una voce femminile.
«Se volete litigare fatelo a casa vostra, non a scuola o nella mia aula. Muovetevi ad andare nell'aula di matematica, che sta già arrivando la prossima classe!» trillò infuriata la professoressa di Storia dell'arte, rientrando in classe con un bicchiere di caffè in mano.
Quel caffè...
Se non fosse andata a prenderlo... niente di tutto ciò sarebbe accaduto.
Il caffè è un male.

«Siete anche dell'ultimo anno, dovrei potervi lasciare due secondi da soli!» sbottò infuriata come non mai.
Tutti gli alunni presero le proprie cartelle ed uscirono di corsa dall'aula.
«Non finisce qui.» minacciò Jean con la cartella già in spalla, uscendo dall'aula.
Eren mise tutto velocemente in cartella, ed uscì seguito da Armin.
In lontananza videro anche la prossima classe avvicinarsi.
«Lascialo perdere.» sussurrò Armin ad Eren per non farsi sentire da Jean poco avanti a loro.
La classe si avviava in una fila un po' deformata verso la prossima aula.
«Grazie per avermi difeso prima.» gli sorrise Eren riferendosi a poco prima.
«Non ho fatto nulla di che...» sussurrò Armin imbarazzato «Sei mio amico adesso, e gli amici vanno protetti.» sorrise Armin poggiando un braccio intorno alle spalle del moro.
«Non dovevo ridere.» disse Eren fra sé e sé. «Ho esagerato... e sul serio, non dovevi difendermi, in fondo Jean è anche tuo amico.» constatò il castano.
«Sarà anche mio amico, ma ha detto una cosa che non doveva dire.» sospirò Armin.

KINGS MAN ~ RirenOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz