What a sad story

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«Dove cazzo si trova quella chiave?! Guarda che ti ammazzo!!» urlò di nuovo spazientito con tutta la rabbia del mondo.

«No!» urlò la voce del castano contrariato mentre spezzava il collo all'ultimo dei tre uomini.
Isez si voltò verso di lui e l'osservò attentamente, poco dopo sbuffò e puntò la pistola contro il castano.

Levi sgranò gli occhi terrorizzato mentre il rivolo di sangue continuava a scivolargli sul volto.
«Ereeeeeeeeen!!!» urlò con tutta la voce che aveva in corpo.

Levi spalancò gli occhi lucidi e cadde sulle ginocchia sentendo il rumore di sparo risuonare nella stanza.

*** 《Leggere spazio Autrice, Importante!》

Eren emise un lieve gemito di stupore e cadde all'indietro con occhi spalancati, sentendo la forza nelle gambe venire a mancargli completamente.

Voltò lentamente il capo, guardando sotto shock il foro di sparo formatosi sulla porta alle sue spalle.

Subito dopo spostò lo sguardo sul Signor Gaze, ringraziandolo mentalmente.
Poiché era stato grazie a lui, che colpendo con un calcio la caviglia dell'uomo, gli aveva fatto perdere l'equilibrio e di conseguenza anche la mira.
Levi si poggiò una mano sul petto come se stesse per avere un infarto da un momento all'altro.

Isez rimase fermo nella propria posizione, come bloccato da qualcosa. Osservò silenziosamente il castano, studiandone i tratti, e subito dopo schioccò la lingua stizzito urlando ritirata ai suoi uomini.

Levi sollevò furente lo sguardo su Isez a quelle parole e, alzandosi sulle gambe ancora pesanti e tremanti a causa della forte emozione appena provata, gli si gettò contro con tutta la forza che aveva in corpo.

L'altro riuscì comunque a scansarlo e, nonostante provasse una forte voglia di ucciderlo solo a guardarlo, lasciò perdere e corse alla finestra scappando con il resto dei suoi uomini ancora vivi.
<Non restate lì impalati voi, inseguiteli!> urlò Levi alla squadra di sicurezza del Signor Gaze che fece subito come ordinato.

Non appena se ne furono andati il corvino spostò lo sguardo furente su di Eren, il quale deglutì intimorito.
Levi gli si gettò contro, afferrandolo per il volto e poggiando la propria fronte sulla sua.
<Non fare mai più una cosa del genere o giuro che quello che ti ammazza qui sono io.> mormorò con voce spezzata, accarezzandogli le guance con gesti frenetici e avvicinandolo a sé ancora di più.
Eren poggiò le proprie mani su quelle del corvino e gliele accarezzò dolcemente.
<Scusa.> mormorò con voce bassa.

Levi sospirò e unì le loro labbra in un bacio disperato e agitato, rilasciando tutto il terrore che aveva provato in quei pochi secondi.
Il castano sgranò gli occhi sorpreso, ma lasciò correre e ricambiò il bacio.

Eren sentì un profondo vuoto nello stomaco quando, durante il bacio, si accorse che il corvino aveva iniziato a piangere.

Perché?

Era davvero così terrorizzato dall'idea che potesse morire?

Nonostante fosse un mostro?

[...]

<Eren! Pssss, Eren!>
Il castano si guardò intorno confuso e il suo sguardo si posò sul signor Gaze, che dall'angolo della stanza lo chiamava agitato e ansioso, incitandolo a venire verso di lui.
Eren aggrottò le sopracciglia e lo raggiunse confuso.

Si trovavano in una saletta d'attesa privata dell'aeroporto, Levi era uscito e stava parlando animatamente al telefono con Erwin informandolo sugli ultimi avvenimenti, Hernandez era un uscito con Amy per farle prendere un po' d'aria poichè quest'ultima era ancora traumatizzata, ed Eren era rimasto da solo nella saletta d'attesa con il Signor Gaze.

KINGS MAN ~ RirenWhere stories live. Discover now