Capitolo IV

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Sergio e Marco si lanciarono sguardi perfidi per tutta la lezione. Alla fine dell'allenamento, Marco cercò di riprendere l'argomento insistendo pesantemente.

M: "Oggi non vuoi proprio parlarmi?" ammiccò avvicinandosi a Sergio

S: "Ti sto parlando." rispose senza degnarlo di uno sguardo

M: "Che ti ho fatto?!" domandò facendo il finto tonto

Sergio non rispose, il suo silenzio parlava già abbastanza. Cercava solo di trattenersi dal tirargli un pugno, per il bene di Veronica. Non sapeva cosa le aveva fatto quel giorno nello spogliatoio ma era sicuro che lui la spaventava in qualche modo. Marco era sempre stato una persona subdola e meschina e Sergio ne era sempre stato al corrente ma fingeva di essere suo amico per quieto vivere.

M: "Beh. Comunque quella Valeria, Valentina, vabbè hai capit-" riprese parola

S: "Veronica." terminò la frase per lui

M: "...Veronica, mi ha raccontato tutto" riprese

S: "Ovvero?" domandò colpito

M: "Tutto quello che sai." rispose con un ghigno malefico dipinto il volto

S: "E che ti ha detto?" chiese puntandogli gli occhi addosso

Stavolta il silenzio fu di Marco che era convinto di avere il coltello dalla parte del manico. Credeva di far preoccupare Sergio giocando sulla gelosia, ma lui era più furbo di Marco e non ci cascava.

S: "Sei prevedibile. Sempre a farti gli affari degli altri per rovinare tutto, ma ti diverti? Che poi quando te l'avrebbe detto e cosa soprattutto, so tante cose io" rise lui

M: "Al cellulare" rispose deluso dalla sua reazione

S: "Ed il numero?"

M: "L'ultima volta me l'ha dato nello spogliatoio" tentò di salvarsi

S: "Facciamo che ti credo? Ti stai arrampicando sugli specchi, credi che non si noti?" disse uscendo dalla palestra

M: "Bah, come vuoi a questo punto" urlò per farsi sentire venendo ovviamente ignorato

Marco non sapeva più cosa inventarsi. Tutte le sue strategie venivano precedute dall'astuzia di Sergio, era rimasto ormai un pesce fuor d'acqua. Sergio si avviò verso casa e passò di strada a casa di Veronica. La madre gli aprì subito la porta e, una volta entrato, corse a bussare alla porta della cameretta della ragazza dopo aver salutato sua sorella e quello che forse era suo fratello.

S: "Hey, bellissima!!" disse lui sbucando dalla porta socchiusa

V: "Sergio!" lo salutò lei alzandosi dal letto

I due si scambiarono un lieve bacio per poi sedersi sul letto a parlare un po'.

S: "Come va?" domandò lui

V: "Tutto bene dai, tu?" rispose lei

S: "Aaaapposto. Torno dalla palestra e sono stanchissimo. Senza di te, è noioso parkour" sbuffò

V: "Ahah! Dai dai, siamo insieme adesso. Vuoi qualcosa? Così ti riposi" le offrì lei carezzandogli la schiena

S: "Sì, questo" sorrise mettendole una mano sui fianchi e avvicinandola a se per poi baciarla

S: "Ecco, ora sono più carico che mai" rise lui

V: "Scemo" commentò dandogli un colpetto sulla spalla ridendo anche lei

S: "Troppo romantico?" scherzò

V: "Smettilaa" sbuffò lei ridendo

Dopo quasi un'ora di chiacchere su argomenti che vanno da videogiochi a serie tv, Sergio decise di chiarire finalmente la vicenda di Marco, che comunque, nonostante avesse dimostrato di non rientrare tra i suoi maggiori interessi, gli pesava ancora e voleva togliersi qualsiasi dubbio.

S: "Senti, ma... hai il numero di Marco?" chiese in un attimo di silenzio

V: "Co-c-osa? I-io?! N-nono" domandò di rimando alterandosi all'improvviso

S: "Hey... che ti prende?" chiese guardandola negli occhi preoccupato

V: "Io? Io nulla." rispose secca iniziando a sudare freddo

S: "Calmati!" esclamò lui vedendola nel pallone e prendendole la mano

V: "OKOK. Sono calma. Sono calma." disse più per convincere se stessa che Sergio

S: "Oook... tutto bene?" ripetè lui

V: "Si. Tutto bene tranquillo, caro" le sorrise lei dandogli un bacio sulla guancia

S: "Ok, ti lascio tranquilla. A domani" disse salutandola per poi andarsene

Sergio's Pov:

È sotto pressione. Non so cosa le sia preso, mi è bastato nominare Marco e si è completamente ghiacciata. Cosa devo fare adesso? Mi prendo una qualsiasi responsabilità. Adesso che è la mia ragazza, devo tenerla stretta, devo proteggerla e devo tranquillizzarla. Boh, non so cosa fare. Marco non mi spaventa, mi spaventa lei che sembra terrorizzata da lui. Se vengo a sapere che l'ha anche solo sfiorata con un dito lo ammazzo. Da quando sono così? Sto diventando strano. Vado a casa e ci dormo su, magari era solo nervosa di suo. Marco ha una buona reputazione nel parkour e una pessima come persona, ma non ho mai visto nessuno essere terrorizzato da lui... se le ha fatto qualcosa, è la sua fine.

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