Capitolo XXII

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Sergio era agitatissimo, come quasi ogni volta che uscivano insieme, ma era positivo. Era riuscito a parlare con Veronica tranquillamente e questo gli aveva completamente ricaricato le batterie. Una volta tornato a casa si fece subito una doccia e iniziò a prepararsi mentalmente per la serata nonostante fosse ancora l'una. Sembrava una ragazza in preda all' "ansia da primo appuntamento", anche perché non sapeva cosa mettersi. Conoscendo Massi e Lalli da ormai tanti anni, sapeva benissimo che si sarebbero vestiti a casaccio - d'altronde non era mica una serata elegante - quindi optò per una felpa e un paio di jeans. Aprì l'armadio in cerca di qualcosa di pulito da indossare, quando si imbatté in un vestitino giallo, ovviamente di Veronica. In quel momento si ricordò improvvisamente di tutte le cose di Veronica che erano rimaste a casa sua dopo il trasloco, strano che non gliene avesse mai parlato. Aprì l'altro armadio lì vicino e, tra le sue felpe e i suoi maglioni, trovò altri vestiti di Veronica. Ne prese in mano uno che subito sprigionò il solito profumo di lei e che fece rattristare leggermente Sergio. Ricordava perfettamente le serate passate distesi sul divano abbracciati nelle quali respirava solo ed esclusivamente quel profumo che gli creava dipendenza come la peggiore delle droghe. Scosse rapidamente la testa per scacciare i pensieri tristi e tornò a selezionare i suoi vestiti sbuffando.

Dall'altra parte, Veronica non stava avendo meno problemi.

V: "LAURAA, HAI VISTO LA MIA FELPA BEIGE?" urlò dalla sua camera

L: "No" rispose svogliatamente la sorella da un'altra stanza

V: "Dove diamine l'ho messa..." sussurrò sbuffando
V: "E LA MAGLIETTA A RIGHE BIANCHE E NEREEE?" urlò ancora

L: "NO" rispose di nuovo la sorella innervosita

V: "E IL MAGLIONCINO BORDEAUX?" insistette disperata

L: "NOOO" rispose per l'ennesima volta scocciata

V: "E va bene..." si rassegnò

Veronica non si spiegava perché non trovasse la maggior parte dei suoi vestiti preferiti, non riusciva a trovarli da nessuna parte: spariti. Eppure era sempre stata attenta a non perdere le cose, soprattutto i suoi maglioni preferiti. Iniziò a svuotare l'armadio ritrovando magliette e vestiti di tutti i tipi e colori.

V: "Eppure da qualche parte dovranno essere..." disse tra se e se

Continuò a cercare sorprendendosi di quanti vestiti non sapesse di avere.

V: "E questa? Questa da dove salta fuori?" si chiese da sola estraendo dal buco nero del suo armadio una maglietta

Veronica si allontanò dall'armadio per osservare meglio la maglietta che aveva appena trovato. Era una maglietta celeste con delle biciclette disegnate sopra ed era due volte più grande della sua taglia.

V: "Sergio..." sospirò

Cercò di ricordare come quella maglietta fosse arrivata lì nonostante ricordare facesse male. Era una sera fredda di pieno gennaio, prima dell'incidente, stavano insieme da quasi da neanche un mese e si trovavano a casa di lei. I suoi genitori sapevano di Sergio, dato che era venuto a cena da loro a Natale, però non lo conoscevano ancora abbastanza. Quella sera stavano abbracciati a letto sotto le coperte e Sergio era a torso nudo perché di solito dormiva così. All'improvviso sentirono dei passi pesanti attraversare lentamente il corridoio, erano le tre del mattino e si supponeva che stessero tutti dormendo. Se qualcuno gli avesse sorpresi assieme, sarebbero stati guai. Sergio si alzò rapidamente dal letto, si rimise le scarpe e si infilò il giubbotto dimenticandosi della maglietta dalla fretta. Diede un rapido bacio a Veronica e si calò dalla finestra sfruttando la medesima scala che aveva usato per salire. Qualche secondo dopo, il padre di Veronica aprì lentamente la porta per controllare che andasse tutto bene. Si avvicinò prima alla finestra, chiudendola, e poi alla figlia a cui rimboccò amorevolmente le coperte. Appena uscì dalla stanza, Veronica prese il cellulare e scrisse a Sergio.

Prima di YouTube - TwoPlayersOneConsole [COMPLETA] 🎮♥️Where stories live. Discover now