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Capitolo XIV

Sergio's Pov:

Sto ancora pensando se ho fatto bene o no a tornare da Veronica. Immagino lei non voglia più vedermi, e non la biasimo. Come ho potuto alzarle le mani contro? Sono un mostro. Non la merito. Ha fatto una cazzata e lo sa benissimo, ha spiato il mio cellulare, frainteso tutto ed è uscita con Matteo sapendo che anch'io fossi lì, anche se su questa storia ci sto ancora lavorando. Una parte di me, quella fedele a Veronica in tutto e per tutto, dice che era per farmi ingelosire, che loro non stanno insieme, che lei mi ama. L'altra parte invece dice che lei è fidanzata con Matteo e che sfrutta me a suo vantaggio - anche se non so per cosa -. Sono più propenso alla prima però, forse perché ormai la rabbia sta lievemente passando, forse perché è quello che voglio sentirmi dire.

Sono giorni che non la vedo, che non la sento. Giorni senza che io possa fare niente se non restarmene impotente a letto a fissare quel fottuto soffitto blu della mia stanza, anzi, una cosa la potrei fare: andare da lei e riappacificare una volta per tutte. Il problema è che le ho chiesto scusa, in effetti, ma non le ho dato tempo di reagire e, a proposito di quel bacio, beh ecco... non ho resistito. Spero possa perdonarmi, perché mi manca davvero tanto.
Mi sto addossando tutta la colpa però, e questo non è giusto, anche perché la colpa non è solo mia, ma anche sua! È stata lei a cominciare il tutto. Se lei se ne fosse stata buona e, se proprio avrebbe dovuto, avesse indagato su di me per i fatti suoi, sarebbe arrivato il giorno del suo compleanno, le avrei fatto quella maledetta sorpresa che ci ha rovinati e nulla sarebbe successo. Sono consapevole di averla aggredita sia nella lettera, sia quando è venuta a parlarne faccia a faccia, sia a parole che non, ma litigare è normale in una coppia, sempre se possiamo definirci tale visto che non stiamo più insieme. Litigavamo spesso e, quando capitava, lei teneva il broncio per ore e toccava sempre a me andare a fare la pace e scusarmi. Non ha mai faticato a non parlarmi per così tanto quindi non vedo perché debba faticare adesso che non stiamo neanche più insieme.
Sono almeno tre giorni che non dormo, ho solo incubi. Vedo e rivedo Veronica in quel letto d'ospedale, solo che stavolta è per colpa mia. Rivedo quei suoi occhi cupi fissarmi spaventati e non riesco a togliermeli dalla testa. Quel pomeriggio non avevano più lo stesso colore e la stessa luce che hanno sempre. Non immagino neanche come potessi sembrare dall'esterno in quel momento, ma di sicuro non ero uno spettacolo. Veronica è una temeraria, si sa. Ha paura di poche cose al mondo e io ho promesso di difenderla sempre. Mi aveva confidato che la sua paura più grande fosse perdere me e io le avevo risposto che non me me sarei mai andato. Io ho sbagliato. Lei ha sbagliato. Okay. Ma non ce la faccio più ad andare avanti così. Vorrei non fosse mai successo niente.

Ora sono a letto a fissare il soffitto e a pensare, a pensare a lei, a Veronica, alla ragazza che mi ha fatto stare così bene e così male allo stesso tempo, al mio tutto, a quel tutto che non è più mio e che rivoglio al più presto. Domani vado a chiederle scusa come si deve, sono praticamente scappato! Però anche lei deve ammettere le sue colpe. Sono ancora abbastanza incazzato ma pensare che lei ora è da sola e che io non sono nessuno per proteggerla, mi fa stare male. Forse non dovrei... dovrei proteggerla solo da me stesso, l'ho presa a insulti pesanti, le ho messo le mani addosso... aveva paura di me quando quando sono tornato per darle il telefono, era terrorizzata, pregava che non mi avvicinassi. Dovrei lasciarla andare? "Se ami qualcuno, lascialo andare" dicono. Ma io non voglio lasciarla andare, voglio stare con lei fino alla fine dei miei giorni perché la amo, e, nonostante tutto, non voglio smettere di farlo. Ho bisogno di parlarle, di sentire la sua voce anche se mi urla contro insulti, ho bisogno di lei, dei suoi abbracci... ho bisogno di dirle che la amo.