Capitolo XV

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Per la prima volta nella sua vita, Veronica quel giorno si alzò presto di sua spontanea volontà. Aveva deciso di parlare con Sergio una volta per tutte, stava davvero troppo male per andare avanti. Voleva proporgli di tornare ad essere amici e vedere come va. Magari un giorno sarebbero tornati insieme, ma almeno non avrebbero avuto questa grossa lite sulle spalle fino ad allora.
Sergio aveva avuto la stessa idea, voleva chiarire e dimenticare tutto. Si stava già preparando e non poteva immaginare che Veronica provava quello che prova lui, perché si, anche lui stava molto male, ma, a differenza di lei, non sembrava voler tornare amico suo, ma di più, quel di più che tra loro c'era sempre stato ma di cui si erano accorti solo col passare del tempo. D'altra parte, non poteva nemmeno immaginare che Veronica si fosse alzata presto per lui.

Sergio uscì di casa alle nove del mattino, prese la macchina della madre e si avviò verso casa di Veronica che era a circa venti minuti a piedi dalla sua. Scese di fretta con il cuore a mille impaziente di sistemare tutto e rivedere la sua amata.

L: "Chi è?" gridò Laura da dietro la porta

S: "Sono Sergio" rispose agitato

A quelle parole, Laura aprì subito la porta dimostrandosi impassibile di fronte a lui.

L: "Ciao, stavolta Veronica non c'è sul serio" ammiccò lei acida

S: "E dove sarebbe?" rispose lui scocciato

L: "Non vedo perché mai dovrei dirtelo, la fai stare male" affermò incrociando le braccia al petto

Sergio si sentì quasi male. Rimase a fissarla pur essendone consapevole, forse sentire quelle parole uscire dalla bocca di qualcun'altro gliel'aveva fatto entrare finalmente nella testa.

S: "Ho bisogno di parlarle. Voglio chiederle scusa, come si deve sta volta. L'altra volta l'ho fatto ma sono scappato. Voglio dirle tutto, voglio rivederla perché mi manca tanto e voglio stare con lei e basta... non voglio che qualcos'altro ci ostacoli. Lo sai Laura, non sei stupida, lo vedi l'amore che provo per lei. Sono consapevole di aver sbagliato, ma lei ha paura di me... non riesco a vivere sapendo che ha paura di me..." parlò convinto con un nodo alla gola

Il ragazzo parlava con il cuore in mano ed era arrivato a far quasi commuovere Laura che da sempre era la loro fan numero uno.

L: "Sei davvero innamorato, Sergio" sorrise lei
L: "Ma, ti prego, non farle del male mai più. Non hai idea di com'è stata in questi ultimi giorni, non mangia niente, non esce da camera sua. Sembra morta" lo avvisò preoccupata

S: "Si, la amo da morire" confermò rattristendosi per ciò che gli aveva appena detto
S: "Vorrei dirglielo in faccia ecco... sai dov'è?" chiese poi

L: "È uscita, voleva parlare con te" rispose cedendo

In un attimo, Sergio salutò Laura e si mise a correre verso casa sua, sicuro di incontrare finalmente Veronica. Era talmente preso dal non sapere cosa dire che si era dimenticato di avere l'auto e si era messo a correre.

Nel frattempo, Veronica era arrivata da un bel po' a casa di Sergio. Bussò due volte alla porta pregando non rispondesse Sergio stesso.

M.S.: "Ciao, carissima! Accomodati, su! Come va?" l'abbracciò felice la madre di Sergio

V: "Salve, buongiorno! Tutto bene, grazie" rispose sorridendo

M.S.: "Cosa ti porta qui?" chiese sedendosi sul divano

V: "Sergio è in casa?" rispose imitandola

M.S.: "No, ma... cos'è successo tra voi? Non ho mai visto mio figlio ridotto così male"

V: "In che senso 'ridotto così male'?" domandò Veronica preoccupata

M.S.: "Non dorme nulla, quando di notte mi alzo per bere un bicchiere d'acqua, lo trovo al computer o al telefono e non si smuove da lì. Parla pochissimo, quel poco che basta per non farmi essere invadente, come dice lui. Sta così per colpa tua, Veronica?" spiegò

V: "In un certo senso, credo di sì... mi dispiace io..." tentò di scusarsi a testa bassa

M.S.: "Non devi dispiacerti con me, cara" sorrise
M.S.: "Se avete litigato, cercate di sistemare... se posso, anche tu non sembri messa bene"

V: "Lo so... non mangio e non dormo da giorni" confessò sospirando

La madre di Sergio fece una faccia sorpresa e poi sorrise.

M.S.: "Ah, l'amore!" esclamò abbracciando Veronica
M.S.: "Andrà tutto bene. Vai da lui che, se aspetti sia lui a venire, facciamo Natale hahah!"

Scoppiarono a ridere entrambe, tra le due c'era un bel rapporto per essere "suocere".

V: "Dove posso trovarlo?" chiese alzandosi dal divano più convinta che mai a voler riappacificare con Sergio

M.S.: "Ha detto che stava venendo da te" rispose augurandole 'in bocca al lupo'

Veronica salutò e ringraziò, si mise a correre anche lei diretta a casa sua. I due stavano correndo verso le rispettive case. Incrociavano gli occhi di ogni persona che superavano di corsa nell'attesa di incrociare quelli unici che entrambi volevano vedere. Veronica correva senza fermarsi, con il cuore a mille, in un parco quasi in mezzo alla città. Sergio correva velocissimo nel centro di Cagliari, che era super trafficato, cercando la sua Veronica in ogni posto. Non smettevano di correre. Le loro case, pur essendo distanti tra loro "solo" una ventina di minuti, in quel momento sembravano distanti come Canada e Australia - se non di più -. Ad un certo punto, Veronica fu costretta a fermarsi. Era stremata dalla corsa e non ce la faceva più, si mise a sedere su un muretto e si guardò attorno: era arrivata al porto, esattamente dove aveva visto Sergio con sua cugina e dove era "uscita" con Matteo. Mancavano ancora 10 minuti circa di corsa per arrivare a casa sua, ma non ce la poteva fare. Rimase ferma lì, immobile, a osservare il mare che era più calmo del solito.
Sergio stava ancora correndo, era vicino al porto ma non voleva passarci proprio per non ricordare ulteriormente la cosa. Qualcosa però quel giorno lo spinse ad andarci, e probabilmente non se ne pentì affatto. Ricominciò a correre subito dopo quella breve pausa di riflessione ed entrò al porto. Correva senza guardarsi attorno, pensava solo al fatto che anche Veronica lo stava cercando e che quindi anche lei mancava a lui. Sergio inciampò improvvisamente in qualcosa e cadde a pancia in giù. Si rialzò lentamente e dolorante.

S: "Maledizione!" sbraitò

Qualcuno toccò la sua spalla.

?: "Tutto ok?"

S: "Sì, sto bene, grazie mi...-"
S: "Veronica." rispose lui voltandosi e ritrovandosela davanti

V: "Sergio."

Prima di YouTube - TwoPlayersOneConsole [COMPLETA] 🎮♥️Where stories live. Discover now