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"Anna! Lascia quello stupido cellulare e stai un po' con la tua famiglia!"

Uffa, ma quanto rompe.

Se volessi stare con loro lo farei senza problemi, questo dovrebbero capirlo da soli.
Scrivo un saluto veloce alle mie amiche su whatsapp e lascio a malincuore il cellulare sul comodino.

Raggiungo la mia famiglia in soggiorno e noto che sono tutti seduti sul divano, uno accanto all'altro, con gli occhi incollati alla tv.

Mi rompono perché ho sempre il telefono fra le mani e loro non staccano gli occhi dalla televisione.

"Fra poco comincia Juve-Roma!" esclama mio padre felice come un bambino quando ottiene ciò che vuole.

Alzo immediatamente gli occhi al cielo.
Nella mia famiglia la Juventus è importante quanto fare la spesa.
È qualcosa di quotidiano, che non deve mancare mai, per questo la detesto.
Odio il calcio in generale, cosa c'è di così tanto bello in ventidue tizi che rincorrono un pallone?

Sbruffo sapendo che passerò le prossime due ore a guardare una cosa che non mi interessa.

"Dai che vinciamo! Lo scudetto si avvicina!" esclama la piccola e fastidiosa voce di mio fratello di dieci anni.

Quanto spero che perda.

Ed ecco che l'arbitro fischia e la partita comincia, così nessuno osa più fiatare.
Mia madre, che non capisce granché di calcio, mio padre ed anche mio fratello che ha le guance colorate di bianco e nero cominciano a fissare la tv senza sosta.
Devono essersi rimbambiti mentre ero nella mia camera.

Non sapendo cosa fare, stanca di guardare il mio criceto che gira nella ruota come uno sciocco e stanca di pensare a quanto mi piacerebbe tagliarmi le vene in verticale piuttosto che essere qui con loro, butto per sbaglio l'occhio sulla tv.

I miei occhi seguono i movimenti della palla e dei calciatori con la maglia bianca, che sembrano prevalere su quelli con la maglia rossa.
Ad un certo punto tutti si fermano ed un giocatore con la maglia bianconera si posiziona davanti alla rete avversaria.

"Speriamo che Dybala riesca a segnare, così andiamo in vantaggio." commenta mio padre e mio fratello annuisce con lui.

Capisco immediatamente che si tratta di un rigore in favore della Juventus e seguo ogni passo che il giocatore compie, come il sistemare la palla.

Questo qui dovrebbe tirare un calcio vincente? Sembra più basso di me!
E non che io sia una giraffa.

Alzo gli occhi al cielo e sento il fischio che concede il via al giocatore.
Viene fatto un primo piano su di lui e noto che nonostante sia basso è davvero un gran figo, perciò decido di guardare il suo tiro.

Fa un grande respiro e i suoi occhi verdi si illuminano nel decidere dove far finire la palla.
Poi prende una leggera rincorsa e con un'energia immensa la tira, facendola finire dritta in... rete.

Che precisione disumana

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Che precisione disumana.

Mi ritrovo a sorridere come un'ebete e prima di accorgermene mio fratello e mio padre cominciano ad esultare e ballare per la casa.

Uomini.

Faccio finta di non conoscerli e continuo a guardare lo schermo dove il giocatore viene abbracciato dai suoi compagni.

La partita continua e mio fratello e mio padre perdono l'entusiasmo quando un giocatore con la maglia rossa segna, e quasi rido, ma come minimo finirei in punizione per due anni.

A dieci minuti dalla fine della partita però, lo stesso giocatore della Juventus che ha segnato prima segna nuovamente,  riportando l'allegria in casa.

"Paulooooo Dyyyyybaaaalaaaa! E i campioni siamo noi! Siamo noi!"
comincia ad intonare mio fratello mettendosi una mano in faccia imitando l'esultanza del calciatore, e scoppio a ridere per l'assurdità della situazione.

Qualche minuto fa stavano per piangere, che qualcuno mi salvi da questo covo di pazzi.
La partita termina e mio padre è contentissimo, beh almeno lui.

Io ancora non credo al fatto che questi vengano pagati milioni per giocare dietro ad una palla.
Lascio stare e saluto tutti stanca morta, decidendo di andare in camera a dormire.
L'esame di inglese domani non si darà da solo.

Controllo il mio cellulare e subito dopo lo spengo, cadendo in un sonno profondo con il pensiero di due occhi verdi in testa.

💚💚

SAAAAALVE

Probabilmente mi conoscete già per Treat you better, che comunque è quasi arrivata a 50k letture e non potrei essere più felice di così, ma per chi non lo sapesse sono Anna!

Ho deciso di scrivere una storia breve su Paulo, che da un bel po' mi ronza sempre in testa, vedremo cosa verrà fuori.
Sono juventina da sempre, e la situazione nella storia è più o meno quella di casa, forse un po' meno ossessiva😂.

La storia sarà basata sui messaggi, questa è giusto un'introduzione per presentarvi i personaggi, anche perché con la scuola che frequento scrivere qualcosa di impegnativo per me sarebbe impossibile.

Aggiorno prestissimo, ho già il capitolo pronto, però lasciate qualche stellina e qualche commento!

Spero solo che vi piaccia, un bacio a tutte! 🖤💋

Anna💎

Casualidad; Paulo DybalaWhere stories live. Discover now