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Paulo's pov

Crotone-Juventus 1-1

Sta andando tutto una merda: il campo, le partite e i miei sentimenti nei confronti di quella ragazza che non vuole saperne di uscire dalla mia testa.
Per di più ci si aggiunge questo pareggio palesemente e incontestabilmente inutile.

Ho provato a cercare Anna, ma non vuole saperne nulla di rispondere. Temo che cambi numero, per evitare che possa continuare a contattarla.
La verità è che non ricordo nemmeno nulla di quella dannatissima notte a Parigi, pur volendo giustificarmi non potrei.
Sono stato un coglione, come sempre.
È possibile che sbagli sempre tutto? Che non riesca mai a fare la scelta giusta?

Questi sono i pensieri che continuano a frullarmi in testa mentre eseguo gli allenamenti in vista di Juve-Napoli.

Prima di cominciare il mister ha voluto parlarci, considerato il male che stiamo facendo ultimamente in campo.
E non va assolutamente bene, se vogliamo vincere lo scudetto.
Ci ha incoraggiato, motivato e ha provato a trasmetterci energia e voglia, elementi che ultimamente sembrano mancarmi.

Questo però non riguarda solo me, dopo la delusione di Madrid siamo tutti nervosi e con i nervi a fior di pelle.
Le mie condizioni mentali al momento non accompagnano, ma spero possano migliorare.

Stoppo il pallone, palleggio, calcio e  ricalcio.
Lo passo ai miei compagni che a loro volta lo rimandano a me.
Fine.

Niente carisma, niente entusiasmo, niente voglia di fare quello per cui ho lottato per anni.

Mio padre me lo ripeteva sempre: giocare a calcio con i piedi non basta, bisogna innanzitutto giocarci con la testa e con il cuore.

E in vista c'è Juventus-Napoli, io non prevedo nulla di buono.

Ho anche provato a cercare Antonella, per chiederle spiegazioni riguardo l'altra notte, se ricordi qualcosa o semplicemente per sapere perché diavolo ha postato quella foto, ma anche lei non mi risponde.

Ovviamente l'immagine è finita su tutti i giornali e naturalmente sotto gli occhi di Anna, che ha perfettamente ragione nel non voler essere cercata.

Mentre esco dallo spogliatoio seguito dagli altri do involontariamente una spallata a qualcuno, che mi accorgo essere Gonzalo.

"Ai! Mi hai fatto male!" dice, senza alzare il tono della voce e con il suo forte accento argentino, identico al mio.

"Allora stai più attento la prossima volta!" rispondo alterandomi e pentendomene immediatamente, ma quando la rabbia è in me prima o poi deve straboccare.

"Sei stato tu a colpirmi. Non è sempre colpa degli altri quando accade qualcosa, Paulo!" continua, facendo chiaramente riferimento ad altro.

Tutti nello spogliatoio si ammutoliscono, e interrompono le loro azioni.

"Che cosa stai insinuando?" quasi urlo, muovendo nervosamente le braccia.

Ci pensa un po' prima di rispondermi, ma lo fa ugualmente.

"Che se non ti fossi fatto espellere avremmo avuto qualche possibilità in più di vincere il ritorno per quella dannata coppa!" urla, diventando rosso in viso. Quasi non lo riconosco.
Crede che sia colpa mia.

Immediatamente tutto degenera, e la mia mano finisce a contatto sulla sua guancia, provocando l'assordante rumore di uno schiaffo.

"Paulo..." mormora qualcuno.

Forse è Miralem, ma velocemente raccolgo il mio borsone ed esco senza nemmeno cambiarmi. Corro verso la macchina con le lacrime che minacciano di uscire, e sto per rientrare e chiedere scusa a tutti pentendomi di quello che ho fatto, ma ho già combinato abbastanza guai.

Ho solo bisogno di una persona.

Anna's pov

Giorni inutili, vuoti.
Ecco cosa ho passato nell'ultima settimana.
Questa situazione mi ha permesso solo di andare avanti con i miei obiettivi universitari: difatti in questi giorni non ho fatto altro se non studiare, studiare, studiare.

Sto frequentando l'università regolarmente, sembra essere tutto calmo, tranquillo.
Come sempre.

Dentro di me però non lo è.
Da quando ho visto quella foto qualcosa si è spezzato. Non ho idea di come sia possibile, la verità è che per l'ennesima volta sono stata fregata e illusa.

Cosa mi aspettavo? È un calciatore, un ragazzo che fa impazzire gli ormoni a tutte ed è logico che con una bellissima ragazza difronte come la sua ex, accadano cose del genere.

Non lo sto assolutamente giustificando, ma sto semplicemente aprendo gli occhi, che in caso non si fosse capito, ultimamente erano solo per lui.

Non sto nemmeno mangiando molto, mi si è chiuso lo stomaco non appena ho visto quella fotografia.

Paulo mi ha cercata e continua a farlo, ma non sono abbastanza pronta ad affrontarlo, probabilmente con i suoi stupidi occhioni verdi davanti a me gli perdonerei pure la guerra fredda.

Perché fa così male?
Come mi sono ridotta in questo stato con il passare di solo cinque mesi?

Eppure sono sempre stata una ragazza molto tirata nei rapporti con le persone, difficilmente mi fido tanto e subito di qualcuno.
Forse anche in questo Paulo era speciale, è riuscito immediatamente a farsi voler bene.
Sarà per il suo modo di fare dolce ma allo stesso tempo pungente, per il suo tocco delicato e per tutte le attenzioni che mi ha rivolto.
Ancora devo capirlo.

Decido che per oggi lo studio può bastare, e vado a sedermi sul divano in salotto, dove si trovano anche i miei.
Mia madre è tranquilla mentre guarda il cellulare, mio padre invece sembra parecchio nervoso nell'utilizzare il suo computer.

"Che succede, papà?" decido di chiedergli.

"Nulla tesoro, sono solo un po' deluso per il pareggio di ieri sera della Juventus. Non ci voleva proprio, i ragazzi stanno giocando male in questo periodo. Non so cosa prenda loro, stanno sicuramente esaurendo le energie. Specialmente Dybala, ultimamente in campo sembra un fantasma." parla, e al nominare quella squadra e quel nome il mio cuore perde un battito.

Possibile che sia ovunque?
Quasi mi viene una crisi isterica.

"Magari è un semplice periodo no. Vedrai che recupereranno." dico meccanicamente per consolarlo.

In realtà ci vorrebbe qualcuno che consoli me, specialmente dopo aver sentito il suo cognome ad alta voce.

"Lo spero. Come va con gli studi?" domanda, spegnendo il computer.

"Bene, sono abbastanza avanti con il programma." rispondo, e lui mi guarda fiero, dandomi subito dopo un bacio sulla fronte.

Adoro troppo il rapporto con mio padre, penso che l'amore fra padre e figlio sia ineguagliabile. Mi dispiace un sacco per coloro che non possono averlo accanto tutti i giorni.

Una vibrazione dalla mia tasca segnala la presenza di un messaggio, facendomi immaginare già il mittente e quando lo prendo confermo la mia ipotesi, ma non appena leggo il contenuto resto disorientata e confusa. È diverso dagli altri.

Paulo: Ti prego vieni da me, ho combinato un casino.



HERE WE ARE AGAIN

Paulino, Paulino ma che mi combini?

Onestamente io non ce lo vedo nel prendere a schiaffi Gonzalo facendo il bulletto, poi ditemi voi.😂

Coooomunque, oggi ho chiuso anche con l'alternanza scuola-lavoro e quindi non sentirò più parlare di libri fino a settembre, deo gratias.
La trovo la cosa più inutile sulla faccia della terra, sorry.

Ora però vi saluto e vi auguro un buon fine settimana, fatemi sapere cosa pensate del capitolo e cosa credete che succederà!

Besooooos

Anna💚

Casualidad; Paulo DybalaKde žijí příběhy. Začni objevovat