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Paulo's pov

Guido fino all'indirizzo che mi è stato dato da Flavia, e mi trovo davanti ad una semplice e curata palazzina azzurra, a tre piani.

E se mi apre sua madre? O suo padre?

Almeno sono juventini, quindi non dovrebbero odiarmi.
Potrebbe solo venir loro un colpo al cuore.

Un' inspiegabile ansia comincia ad attanagliarmi lo stomaco, e prima che cambi idea e che il mio cervello si colleghi con le gambe nel tornare indietro, suono il campanello.

Mirti-Donatelli

Madonna che ansia.

Sento i passi dietro la porta che si avvicinano, e ad aprirmi non è sua madre, tanto meno suo padre, è proprio lei.

Anna's pov

Mentre finisco di porre all'interno dell'armadio i miei vestiti suonano il campanello e sono furiosa, perché quel nano argentino mi ha visualizzato un'altra volta.

Ma con chi crede di star giocando?
Gli sembro una stupida? Evidentemente si, ma se sta giocando a fare lo stronzo lo sta facendo con la stronza sbagliata.

Piego la mia camicetta a fiori bianca, il campanello suona nuovamente. Saranno sicuramente mamma e papà che sono tornati dal supermercato; avevo promesso a mamma che prima del suo arrivo avrei finito di sistemare i vestiti, ma mi sembra di aver appena cominciato.

Dannato armadio piccolo!

Mi guardo allo specchio prima di aprire, accorgendomi di quanto io sia effettivamente oscena con i capelli mossi e scombinati e i leggins e questa felpa enorme di mio padre, che nemmeno avevo notato fosse della Juventus, ma apro la porta.

Non ci posso credere.

Paulo è davanti ai miei occhi.

Indossa una tuta azzurra, dove spicca lo stemma bianco della squadra a sinistra, e un berretto e delle scarpe bianche dell'adidas.
È a dir poco mozzafiato dal vivo.

Comincio a fissarlo, constatando il fatto che tutto ciò che avevo pensato fino a qualche minuto prima nella mia mente, con annesse minacce di morte nei suoi confronti è sparito, e nessuna parola riesce a lasciare la mia bocca.

Imbambolata: la mia mente e il mio corpo sono bloccati.

Mai mi sarei aspettata di trovarlo sotto casa mia, e lo guardo impalata.
I suoi occhi in questo momento sono verde smeraldo, circondati da un leggero velo d'occhiaie.

"C-ciao." comincia a parlare, e il mio cuore ha un battito al suono dolce della sua voce.

Prendo un respiro profondo.

"Cosa ci fai qui?" chiedo, senza mostrare un velo di emozione, spigliata come sempre, ma la mia voce mi tradisce.

"Non è così che immaginavo il nostro primo incontro, in realtà. Ma volevo parlarti." continua, e penso che potrei guardare le sue labbra muoversi all'infinito.

Sospiro, e lo lascio entrare, chiudendo la porta alle nostre spalle.

In che guaio mi sto cacciando?

"Sicuro che hai da dirmi qualcosa, o vuoi ignorarmi anche qui?" comincio, prendendo un coraggio che in realtà non mi appartiene per nulla.

Mi guarda, e mi rendo conto in questo momento del fatto che sarebbe bellissimo baciarlo, perché le sue labbra sono perfettamente delineate e sembrano molto morbide.
Mi scava dentro con lo sguardo, e quasi vorrei nascondermi, mi sento nuda sotto di esso.

"Ascoltami, Anna, non volevo ignorarti, ma sono stato costretto." risponde, e muove nervosamente le mani passandole in continuazione fra il suo ciuffo scombinato.

"Costretto?! Ma se non mi scrivi da un mese! Poi quando ti fai sentire, ti rispondo e mi ignori di nuovo! A che gioco stai giocando, Paulo?" quasi gli urlo in faccia, sono incazzata nera con lui, ma sotto questa rabbia in realtà c'è semplicemente della delusione.

Anche se quando ha pronunciato il mio nome mi ha mandato in un altro pianeta.

"Lo so e mi dispiace tantissimo, volevo dirti tutto, ma quando mi sono deciso tu l'avevi già scoperto da sola. Inizialmente non sapevo come reagire, cosa dirti, mi sono sentito completamente preso dal panico.' confessa, non smettendo un secondo di guardarmi negli occhi, e sembrano sinceri.
Sono anche leggermente lucidi.

"Inoltre c'era anche mio fratello Mariano, che continuava a pressarmi con il non doverti scrivere. Pensava che avresti dato il mio numero a chiunque, io invece ero sicuro che non l'avresti fatto. Ma sono semplicemente stato uno stupido e non ho idea del perché mi sia comportato da tale." continua, e quasi gli credo.

Lo fisso, prima di provare a formulare un discorso di senso compiuto.

"Non lo so, Paulo. Tutto ciò mi sembra assurdo e insensato, stento a credere che tu sia qui davanti a me. Ci sono rimasta malissimo quando non mi hai più risposto. Ho pianto e sono stata uno schifo, non sono nemmeno perché, d'altronde ci conosciamo a malapena. Eppure-" sto per dirgli che mi sono affezionata a lui e che mi manca, ma mi blocco, pensando che magari a lui di me non importa niente.

Magari è qui solo per educazione, per non fare in modo che parli di lui come un ragazzo stronzo e bipolare agli altri.
Una parte di me lo guarda delusa, l'altra invece l'ha già inconsciamente accolto a braccia aperte.
Sono normale?

"Eppure?" chiede, speranzoso.

Continuo a guardarlo, e mi rendo conto che sta così bene, nel salotto di casa mia, che mi piacerebbe da matti vederlo spesso in giro per casa.

"Eppure mi sei mancato." sussurro a voce flebile, quasi penso che non mi abbia sentito, e abbasso lo sguardo, vergognandomi di averglielo detto faccia a faccia.

Ma mi coglie all'improvviso, si avvicina a me e avvolge le sue braccia attorno alla mia vita, prendendo le mie mani e posizionandole attorno al suo collo.
Sento il suo profumo di menta, e il mio cuore non la vuole smettere di battere all'impazzata.

È reale tutto ciò?
No che non lo è.

Sono nel salotto di casa mentre abbraccio praticamente uno sconosciuto, un ragazzo che conosco da solo quattro mesi ma non mi sono mai sentita meglio in vita mia.
All'inizio sono rigida, ma pian piano lo stringo a me, e quasi mi vengono i brividi per il suo fiato sul mio collo.

Che cosa mi stai facendo, Paulo?

CIAO BELLEEEEE

Che cosa pensate di questo capitolo?

FINALMENTE SI SONO INCONTRATI!

Mi è piaciuto un sacco scriverlo; insomma, immaginate un giorno mentre siete incazzate, suonano al campanello e c'è la persona che più vorreste vedere al mondo, che vi farebbe tornare il buonumore in un battito di ciglia.

Maaaaaa dunque, secondo voi cosa succederà adesso fra la nostra protagonista e Paulo?
Aggiorno prima se ci sono tanti commenti!

Vi ringrazio infinitamente perché questa storia ha già raggiunto 10k letture, non potrei essere più contenta.

Una Dybala mask e un bacione,

Anna!❤

Casualidad; Paulo DybalaWhere stories live. Discover now