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Paulo's pov

Un mese.

È passato un mese da quando Anna ha capito tutto, o meglio, le ho lasciato capire tutto.
Perché sì, non rispondendole le ho praticamente confermato quello che mi aveva chiesto.
Non sapevo cosa dirle, mi ripetevo che dovevo semplicemente darle ragione e magari invitarla ad uscire per spiegarle tutto, ma non ce l'avevo fatta.

L'avevo completamente e palesemente ignorata.
Chissà come si è sentita in quel momento.

Inoltre mio fratello Mariano quando è tornato dall'Argentina tre settimane fa ha scoperto dei nostri messaggi e mi ha proibito di scriverle.

"Non scrivere più nulla a questa ragazzina, potrebbe sbandierare il tuo numero a tutti se ci fai lite." questa è stata la prima cosa che mi ha detto quando ha saputo la situazione.

Sì, peccato che quando l'aveva scoperto ci avevo "litigato" già da una settimana e non era successo ancora nulla.

Nonostante ciò, non le ho risposto.
Eppure mi manca tanto parlare con lei, mi ero affezionato ai nostri discorsi senza senso, al poter parlare di qualsiasi cosa senza paura di essere giudicato, semplicemente mi ero abituato alla sua presenza.

Mi mancano le sue foto stupide, dove posso ammirare le sue labbra gonfie e baciabili.
La verità è che Anna aveva portato una ventata di aria fresca nella mia vita, che per quanto le persone si aspettano sia perfetta in realtà non lo è. Ho sempre molta pressione addosso, e parlare di altro con qualcuno di esterno era come un piccolo spiraglio di luce in un cielo totalmente buio.

In campo non riesco a dare il massimo, spesso sono deconcentrato e non riesco a segnare da quattro partite.
Il mister mi ha fatto partire dalla panchina nelle ultime due, e ha fatto più che bene. Non me la merito la partenza da titolare. Non quando i miei compagni si impegnano più di me per i miei stessi obiettivi.

Antonella ed io non ci sentiamo da un bel po' ormai, eppure i giornalisti sono convinti che stiamo ancora insieme. Qualche giorno fa sono uscite delle nostre foto vecchie, ma che stanno facendo passare per recenti, solo perché non sanno più cosa inventarsi.
Nel riguardarle soffro, perché penso al periodo in cui tutto andava bene con lei, ed io mi trovavo in pace con me stesso.

Bel momento di merda questo invece.

Afferro il cellulare, apro Whatsapp e guardando il suo ultimo accesso noto che è online.
Resisti Paulo, non puoi scriverle o finirai nei guai.
Con lei, con Mariano e con te stesso.

Oh, fanculo!

Mi manchi

E dopo aver preso un respiro profondo, premo invio.
Poi provo ad addormentarmi, perché sono quasi le undici di sera e domani ci saranno gli allenamenti.
Sono stanco di stare in panchina.
Spero solo di svegliarmi con un suo messaggio.




Salve a tutte,

Sono enormemente in ansia per la partita di stasera e non penso riuscirò a guardarla senza avere un attacco cardiaco.
In ogni caso, spero che i ragazzi diano il meglio di loro, io ci crederò fino alla fine.

Tornando al capitolo, il nostro Paulo ha ignorato Anna per un mese. Come reagirà la nostra protagonista al messaggio non appena lo leggerà?
Joya sei un pochino stronzo però, fattelo dire.

In ogni caso, queste settimane che verranno di scuola saranno tragiche, ho già 2973 verifiche e ne mancano probabilmente il doppio, quindi spero semplicemente di addormentarmi e svegliarmi a Giugno.
Voi che scuola fate? Io liceo linguistico 🇬🇧🇫🇷🇪🇸

Adesso vi saluto, non vedo l'ora di farvi leggere i prossimi capitoli!
Bacione e un grandissimo in bocca a lupo per stasera,

Anna⚪⚫

Casualidad; Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora