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Nessuna risposta, nessun messaggio, nessuna chiamata. Niente di niente. Zero.
Come se non fosse mai esistito.
Ho capito che è arrabbiato per la sua prestazione, ma cosa diavolo centro io?

Vorrei poterlo consolare o anche solo parlargli, ma non mi dà opportunità nè tanto meno occasione.
Quando quasi tre giorni fa è finita la partita e non l'ho trovato nello spogliatoio, ho provato a contattarlo ma non mi ha dato nessun segnale di vita, così sono dovuta tornare a casa.
Ho pensato di andare a casa sua, ma non me la sentivo di essere così tanto invadente.

Per non parlare di queste notti: ho dormito malissimo pensando a come si sia sentito dopo quel cartellino rosso e in mente non faceva altro che tornarmi la sua espressione delusa.

Per un verso lo capisco, evidentemente ha bisogno dei suoi spazi e del suo tempo. Ma mi manca.

Mentre cerco di studiare, per modo di dire, visto che avrò letto questo paragrafo dieci volte e non mi ricordo neanche una parola, il mio cellulare squilla.

Lo afferro in un battibaleno, rispondendo senza nemmeno guardare chi è che mi ha chiamato.

"Pronto?!" dico, sperando che dall'altra parte ci sia un accento argentino, ma è solo Flavia.

"Anna, non volevo darti questa notizia ma devi assolutamente sapere!" parla, senza nemmeno salutarmi.

"Cosa c'è?! Mi fai spaventare così!" replico, alzando leggermente il tono di voce per far trapelare la mia espressione.

"Corri sul profilo instagram di Antonella Cavalieri, e guarda la sua ultima storia, poi richiamami, ciao." dice, senza darmi il tempo di metabolizzare.
Ha già riattaccato.
Sbuffo, sapendo che quello che guarderò non mi migliorerà l'umore già abbastanza precario.

Immediatamente accendo la connessione e apro instagram, seguendo gli ordini della mia amica. Le sue storie riguardano lei in giro a Parigi, probabilmente in vacanza.
E non riesco a capire perché diamine Flavia mi abbia fatto guardare queste foto inutili, finché non arrivo all'ultima, e il mio cuore perde un battito.

Antonella è in primo piano e il ragazzo accanto a lei è Paulo, si riesce a vedere chiaramente

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Antonella è in primo piano e il ragazzo accanto a lei è Paulo, si riesce a vedere chiaramente.
I miei occhi cominciano lentamente ad appannarsi mentre realizzano pian piano quello che la foto rappresenta.
Antonella è senza alcun dubbio nuda, e si copre con il lenzuolo, quindi riesco ad immaginare che cosa abbiano fatto.
Non riesco a credere a ciò che vedo.

Mentre io passavo la notte a girarmi e rigirarmi nel letto pensando a dove si trovasse, se stesse male per la partita o se il pensiero di aver deluso suo padre si fosse riaffiorato in lui come mi aveva già spiegato, lui era a Parigi.

A Parigi, con Antonella, la sua ex ragazza perfetta.
Nella città dell'amore.
E sono stati insieme, nel vero senso del termine. Non è difficile da intuire, considerato il sorriso di lei che va da un orecchio all'altro.

Una stupida, ecco cosa sono stata.
E io che l'ho anche cercato!
Lacrime cominciano a sgorgare dai miei occhi, finché decido che non è abbastanza, e incazzata decido di mandargli un ultimo messaggio.
Nella mia testa tutti i sorrisi e i momenti passati con Paulo spariscono, lasciando spazio al momento solo alla rabbia e alla furia per essere stata palesemente presa in giro.

Compongo il suo numero, e non appena scatta la segreteria telefonica comincio a parlare, troppo furiosa per pensare alle conseguenze.

"Paulo, questo sarà sicuramente l'ultimo messaggio che riceverai da me. Non voglio mai più avere a che fare con te, non cercarmi, non parlarmi e non contattarmi. Sono stata anche troppo per te -singhiozzo tradendo la mia voce autoritaria- è stato bello finché è durato, qualsiasi cosa esso fosse. Spero tu possa essere felice con lei." dico, furiosa riattaccando.

Paulo's pov

Mentre finisco di raccattare tutti i vestiti e di porli nella valigia, pensando allo sbaglio madornale che ho fatto venendo qui, il mio cellulare segnala la presenza di un altro messaggio.

La mattina subito dopo la partita ho preso il primo volo per essere lontano da qui e sono atterrato a Parigi, senza pensare a nessuno.
Non sono sicuro di aver fatto la scelta giusta, per niente, ma sentivo semplicemente il desiderio di allontanarmi da tutto e tutti.

In questi giorni ho deciso di estraniarmi completamente dal mondo esterno e dai social, per non ascoltare e leggere tutte le critiche che mi avrebbero rivolto.

I titoli in televisione già erano abbastanza: La Joya non brilla quando deve, Dybala flop, Numero dieci affrettato e tutte le altre cose cattive riguardanti la partita di Champions.

Poi ovviamente da bravo coglione, ieri sera sono uscito e mi sono anche ubriacato risvegliandomi la mattina dopo a letto con Antonella, che casualmente si trovava in vacanza a Parigi.
Non ricordo granché di ieri notte in realtà, ma mi sono svegliato nel suo letto.

Non riesco a farne bene una, sono un assoluto e completo disastro.

I miei sensi di colpa mi stanno uccidendo da stamattina e non ho nemmeno il coraggio di leggere i messaggi, nè di mia madre, nè dei miei compagni di squadra e tanto meno di Anna.

Anna, la ragazza che mi sta stravolgendo le giornate da quando la conosco e che mi ha cercato un sacco di volte.
Io non le ho dato nemmeno una legittima spiegazione, ma ho deciso di dirle tutto quando tornerò a Torino.

Da quando sono atterrato qui non ho fatto altro che pensare cosa sarebbe successo se Anna fosse stata accanto a me, riflettendo sulle parole che mi ha detto prima della partita per consolarmi. E sul bacio che ci siamo dati subito dopo, che mi ha scosso in una maniera a dir poco assurda e che non mi aspettavo.

Subito dopo aver chiamato un taxi, noto l'ultimo messaggi inviatomi da Anna che però non è un semplice messaggio, ma uno lasciato in segreteria.
Deciso così di ascoltarlo, sapendo che non verrà mai a conoscenza se l'ho fatto o meno.

"Paulo, questo sarà sicuramente l'ultimo messaggio che riceverai da me. Non voglio mai più avere a che fare con te, non cercarmi, non parlarmi e non contattarmi. Sono stata anche troppo per te, è stato bello finché è durato, qualsiasi cosa esso fosse. Spero tu possa essere felice con lei."

Improvvisamente il mondo mi cade addosso, al sentire i suoi singhiozzi e la sua voce delusa, amareggiata e allo stesso tempo arrabbiata.

Che cosa ho combinato?



WEILÀ

Avevo promesso di aggiornare martedì, e così è stato. Ogni tanto so essere puntuale.

Coooomunque, cosa pensate di cosa ha combinato Paulo e della nostra cara Antonella?

Poveretta Anna, lei a casa a penare e quello stronzo di Paulo a Parigi a fare la bella vita con la sua ex.

Ci tengo a specificare che a me lei non fa nè caldo nè freddo, ma mi serviva come personaggio femminile vicino a Paulo per la storia. Tanto ora non stanno neanche più insieme, quindi credo sia tutto okay.

Adesso vi saluto, un bacio!

Anna💜

Casualidad; Paulo DybalaOù les histoires vivent. Découvrez maintenant