Doppietta e rivelazioni

1.3K 46 0
                                    

'Te l'avevo detto che bisognava rimediare.' Dice Davide baciando i succhiotti che mi ha lasciato la sera prima.
Ci siamo svegliati qualche minuto fa, abbiamo dormito abbracciati, anche se mi sveglio con il mal di schiena, è un dolore piacevole.
'Ho rimediato anch'io non ti pare?' Chiedo toccando con l'indice il segno violaceo sul suo collo.
'Ahia.'
'Scusami.' Dico ridendo mentre lui mi trascina sopra di lui baciandomi.
Ci siamo scoperti molto ieri sera, per poi addormentarci l'una sull'altro, in intimo.
Mentre scendo a colazione ho indosso una canotta da basket molto larga, tanto che non mi servono i pantaloni.
'Che fai?' Chiedo a Davide non appena scesa dall'ascensore. Perché io ho continuato a camminare e lui si è fermato a guardarmi.
'Guardavo che non ti si vedesse il culo. Se no ti portavo di peso a cambiarti.'
'Simpatico.'
'Ho fatto doppietta ieri!' Urla patrick battendo il cinque a Davide mentre siamo seduti a mangiare.
'Sempre lieta di esistere.' Dico sorseggiando il cappuccino dalla tazza.
'E tu l'hai fatta?' Chiede ancora l'attaccante al mio ragazzo senza ancora notare che sono lì presente.
'No. Ma sono contento così.' Risponde lui ridendo.
'Ma quale contento, ammettilo che ci stai di merda perché non le piaci e quindi non te la da.'
'Gliela darei pure adesso sai?'
'Ah ciao.' Dice Patrick fissandomi serio.
'Ah fanculo.' Rispondo io molto velocemente.
'Ehi, tranquilla.' Dice Davide accarezzandomi la mano e allo stesso tempo accarezzandomi il piede sotto il tavolo con il suo. Che bella sensazione.
'Belli Dave complimenti.'
Mi giro e vedo sia Patrick sia loca fissarmi il collo.
'Ma andate a fanculo.' Dico togliendomi la coda per far ricadere i capelli sui segni viola.
'Eddai almeno i tuoi sono carini, io ho provato a fare un cuore a chiara ma credo sia uscito uno schifo.'
Rido molto sguaiatamente alla affermazione di quest'ultimo facendo girare tutta la sala gremita verso di noi.
'Bel collo.' Dice Chiara indicando quello di Davide.
'Bella tetta.' Dice poi guardando nella scollatura della mia maglia.
'Bel culo.' Dico indicando il suo collo.
'È un cuore.'
'La ragazza che vuole suturare con assoluta perfezione un paziente, dice che quello è un cuore?' Chiedo molto basita.
'È un gesto d'amore. E appropisito d'amore...'
'Cutrone ha preso palo?' Le Chiedo pur sapendo già la risposta.
'No, è entrato come..'
'Non lo voglio sapere grazie.' Dico mettendomi le mani sulle orecchie.
'Dopo che mi ha detto "ti amo".'
'Ripeti.'
'Mi ha detto ti amo, ti amo capisci?'
'Si cazzo!' Sbatto una mano sul tavolo e le persone si rigirano a fissarmi.
'Con Davide?'
'Ci siamo, scoperti diciamo. Siamo diventati più intimi. Ma hai fatto doppietta solo tu.'
'Quindi, Calabria ha preso palo!'
'Non ci ha nemmeno provato e sono molto contenta. Cioè stiamo insieme da due giorni e sta cercando di rispettare i miei spazi. So che ne ha voglia e io non posso dire di non averne, ma voglio che la prima sia speciale.'
'Sia la mia prima che la seconda sono state speciali.'
'Due?'
'Eh una in doccia stamattina.'
'Ma tu mi riprendevi sempre quando dicevo di volerlo fare in doccia.' Rispondo guardandola male. 'Non ridere e non ascoltare.' Dico facendo la linguaccia al mio ragazzo che sta beatamente ridendo della conversazione tra me e la mia amica.
'Ah ma ci sei anche tu? Ciao Davide' Dice Chiara accorgendosi di lui.
'Siete perfetti insieme tu e Patrick.'
'O noi perfettamente invisibili.' Conclude Davide dietro di me.
'Comunque, tornando al discorso di prima. Le docce degli hotel sono fatte apposta, molto ergonomiche.'
'Ma va a cagare va.'
Chiara mi manda un bacio e mi lascia sola con Davide che fissa una ragazza, che lo sta fissando da un sacco di tempo e la cosa comincia a darmi fastidio.
'Scusami, io non fisso il tuo ragazzo solo perché fa schifo.' Dico per poi alzarmi dal tavolo indispettita e dirigermi verso l'ascensore.

***
Anima complicata
Ehi cucciola, dove sei?

Rebecca
Da Gigio, aspettami in camera

Appena scritto il messaggio busso alla camera del mio migliore amico.

Anima complicata
Riguardo a quello che è successo prima, ti sto amando troppo. Mi dava fastidio essere fissato così.

'Ehi ragazzone.'
Dico entrando, lui torna a sdraiarsi sul letto ancora dormiente e io mi posiziono sulla sua pancia perpendicolarmente a lui. Dopo dieci minuti di silenzio mi tira su per potermi abbracciare mentre io mi appoggio nell'incavo del suo collo.
'Devo dirti una cosa.'
'Dimmi Gigio, tutto ciò che vuoi.'
'Ma è strano, non voglio dirtela, ma prima o poi dovevo dirtela.'
Nono, ti prego, dimmi che non è ciò a cui sto pensando, per favore. La mia mente ha un solo pensiero e se dovesse essere quello si creerebbe troppo imbarazzo.
'Mi piaci.'
Oh shit.
'Gigio io...'
'No tranquilla, questo non influirà ne sulla nostra amicizia, ne sulla relazione con Davide. Non voglio separarvi. Io l'ho capito tardi, ma a te Davide è sempre piaciuto quindi io non avrei avuto nessuna possibilità comunque.'
'Ma..'
'No davvero, non dire niente. Promettimi solo che non mi lascerai dopo questo. Cioè che saremmo comunque migliori amici. Sei veramente felice con Davide e se tu sei felice, lo sono anch'io, perciò cercherò di dimenticarti facilmente per trovarne un'altra. Anche se sarà difficile.'
Non so cosa rispondergli, puntualmente avevo ragione. Questi ragazzi inizio a conoscerli meglio di me. Solo che ora non so cosa rispondere perché ho paura di spezzargli il cuore che a quanto sembra non è messo del tutto bene.
Gli do un bacio sulla guancia per poi accoccolarmi a lui. Lui mi accarezza la schiena e mi bacia la testa prima di addormentarsi.

***
'Ehi.' Dice Davide sedendosi accanto a me sul bus.
'Ehi.' Rispondo dandogli un casto bacio sulle labbra.
'Stai meglio?'
Si, cioè, sai il mio migliore amico mi ha appena detto di avere una cotta per me, ma di aver comunque superato la cosa, o almeno cerca, e io non so assolutamente cosa fare perché gli voglio troppo bene per perderlo, ma mi sto innamorando di te quindi.
'Si sto meglio.'
'Io devo dirti una cosa.'
'Ehm cosa?'
Sto pregando che non sappia nulla, mi sentire triplamente una merda.
'Ho parlato con tua madre stamattina.'
'Tu hai fatto cosa?'
Chiedo fissandolo a occhi spalancati. Quella donna mi ucciderà.
'Si e grazie per aver parlato di me alla tua famiglia. Non ho accennato nulla del lavoro. Come mai non gli hai detto nulla.'
'È complicato.'
'Tutto ciò che ti riguarda lo è. Sei la mia anima complicata per un motivo.' Risponde per poi appoggiarsi alla mia spalla.
'Ma quindi?'
'Quindi, le ho chiesto se al concerto del tuo idolo Riki, che a quanto pare ti piace più di me, può portare la tua amica al posto tuo... come si chiama..'
'Marta. Ma perché l'hai fatto? Cioè fammi capire. Sei geloso di Riki perché è uguale a te ma dico di amare lui. Ma sei serio?'
'Zitta e apri.'
Mi porge una busta e io la prendo con il muso e inizio ad aprirla il più lentamente possibile. Cosa che lo spazientisce al quanto anche se continua a ridere e io non riesco più di tanto a stare arrabbiata con quella risata.
'Due biglietti per Riki.'
'Si beh pensavo che..'
'Avviso Chiara.' Faccio finta di alzarmi dal sedile per urlare a chiara ma lui mi trattiene con un braccio.
'Ma sei seria?'
'No, grazie.' Gli dico baciandolo, mentre ripongo i biglietti con molta cautela nella busta. Ci tengo più della mia vita.
'Quindi ti va di venire con me?'
'In tutte le lingue del mondo. Oui, ja, si, yes.'
Dico prima che le sue labbra si riposino sulle mie.

Anima Complicata || Davide Calabria Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora