✔12. Ci stavamo... baciando?

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-E questo è dove hai dormito tutto il giorno. È il tendone dove lavorano i medicali, io tra questi, medichiamo i pive che si fanno male.- Dissi concludendo il mio tour.

-Wow, labirinto a parte, questo posto non sembra male.- Disse sedendosi sul letto.

-Il problema è che tutto ruota intorno a questo labirinto.- Dissi sconfortata.

-Ehi, non perdere le speranze sorellina.- Mi rassicurò.

-Ti conviene farti una doccia, giusto per rinfrescarti un po'.- Le consigliai.

Lei annuì e andò a farsi una doccia.

Io uscì dal tendone e andai da Frypan in cucina.

-Ehi Ally, puoi sentire se la pasta è cotta?- Chiese distogliendo lo sguardo dal sugo sul fuoco.

-Certo.- Risposi.

Presi un pezzo di pasta e lo assaggiai.

-Ancora qualche minuto.- Gli dissi.

-Perfetto, grazie.-

-Fry, hai visto Al...Oh non importa, sei qui.- Disse Newt entrando in cucina.

-Ehi biondo, dimmi.-

-Ricorda che stasera c'è il falò in onore di tua sorella.-

-Oh, certo.- Ero abbastanza delusa, pensavo volesse parlarmi di...noi?

-A stasera piccola.- Mi salutò.

Gli sorrisi e tornai a prestare attenzione a Frypan.

-E voi non stareste insieme eh?- Chiese malizioso.

-Magari Frypan, magari.- Dissi.

-È cotto.- Ammise.

-Oh giusto, la pasta.- Dissi cadendo dalle nuvole.

-Non solo la pasta, anche Newt.-

Sospirai per la mia idiozia e poi sorrisi.

Raggiunsi Teresa alle docce, portandole dei vestiti puliti.

-Cosa sono questi?- Chiese.

-Vestiti.- Risposi io.

-Lo so, ma sono orribili.-

-Sono gli unici che abbiamo signorina.-

-Hai delle forbici?- Chiese.

-Certo.- Risposi. -Vieni con me.-

Arrivammo nel tendone dei medicali e lei afferrò le forbici, e concentrata cominciò a tagliare la maglietta, rendendola lunga il giusto e tagliando pezzi di stoffa in modo totalmente casuale.

-Perfetta.- Sentenziò soddisfatta. -Si sposerà con questi pantaloncini.-

Mi portai una mano sul viso, e sbuffai.

-Dammi la tua maglia.- Disse.

-Che cosa?-

-Forza dammi quella maglia, la miglioro.-

Decisi di fidarmi e gli affidai la mia maglietta nera. Approfondì la scollatura tagliando la maggior parte della stoffa che mi rocopriva il petto e la misi addosso. La scollatura non era così profonda, ma la preferivo prima, si sicuro sarei stata più discreta dato che il mio "pubblico" era unicamente maschile, anche se con i miei leggins neri non stava male.

-Mi sento a disagio.- Confessai.

-Ma taci, sei bellissima. E il biondino impazzirà.-

Portai gli occhi al cielo sorridendo.

-Ora possiamo andare.-

Arrivammo al falò e ci sedemmo con i ragazzi intorno al fuoco, io tra Newt e mia sorella.

-Hai, ecco, modificato la scollatura?- Chiese Newt imbarazzato.

-Merito mio.- Si vantò Teresa.

-Lasciala perdere.- Sussurrai a Newt.

Cominciammo a mangiare e a chiacchierare per ridurre il silenzio.

-Ehi Ally.- Mi salutò George, un raduraio conosciuto per essere un malizioso nato.

-Ehi George.- Lo salutai.

-Hai deciso di farci impazzire tutti stasera con quella scollatura eh?- Disse piantandoci gli occhi sopra.

-Sparisci George.- Disse Newt.

-Non sto parlando con te.- Continuò lui. -Che ne dici, vieni con me?-

Improvvisamente sentì delle labbra posarsi sopra le mie. Aprì leggermente un occhio e vidi Newt.

Santo Dio ce l'avevamo fatta, ci stavamo baciando.

Intorno a noi si alzarono degli 'Uhh' e addirittura degli applausi, mi staccai da lui.

-Non vedevo l'ora di baciarti.- Mi disse.

-Non so che dire.- Confessai io.

-Mi piaci da morire.- Mi disse.

-E io ti amo Newt, come si fa?-

-Baciami, poi se ne riparla.-

Lo baciai di nuovo, mettendomi a sedere sulle sue gambe e portando un braccio attorno alle sue spalle.

-Servivo io per farvi baciare?- Chiese Teresa.

Gli altri scoppiarono a ridere.

-Finalmente caspio!- Esultarono Minho, Thomas e Gally.

Vidi il piccolo Chuck sorridermi, e io sorrisi a lui.

I ragazzi si alzarono e tirarono le fiaccole nell'enorme falò.

Minho prese il posto di Alby nel farlo.

Io allora mi alzai insieme a Teresa e andai da i ragazzi, davanti al fuoco, che sorridevano.

Gally consegnò loro il suo intruglio, e fecero un brindisi.

Newt mi avvolse un braccio intorno alla vita trascinandomi verso di sé. Bevve un sorso di quello schifo e mi sorrise.

-Ti amo anch'io.- Mi disse, poi mi baciò.

Lo abbracciai portando le mani dietro alla sua schiena, continuando ad osservare il fuoco che danzava.

-Ce l'avete fatta.- Disse Frypan felice.

-Già.- Mi sorrise Newt. -Grazie per avermi ispirato Fry.-

-Che intendi?- Chiesi confusa.

-Diciamo che Newt veniva da me a parlarmi di te ogni santo giorno.- Confessò il cuoco.

-Mi facevi impazzire.- Confessò il biondo. -In senso buono, ovvio.-

Gli posai un bacio e sorrisi.

-Credo che qualcuno ti stia aspettando.- Disse accennando Chuck con la testa.

-Non ti dispiace se vado?-

-Un po' sì, ma mi tranquillizza il fatto che tu non possa scappare da nessuna parte, quindi puoi andare.-

Mi allontanai da lui, sedendomi di fianco a Chuck, che in silenzio osservava il cielo, lo fissava con insistenza, come a pretendere che si potesse aprire da un momento all'altro.

-Chuck, qualcosa non va?-

-In realtà non lo so.- Rispose sbrigativo.

-Stai male per qualcosa?-

-Credo sia solo...solitudine.-

-Non sei solo, ci sono io.-

-Ma tu non ci sarai sempre.-

-Hai ragione, ma cercherò di esserci nei momenti che sono davvero importanti per te, e non permetterò che ti venga fatto del male, è una promessa Chuckie.-

Lo guardai fissare il vuoto dopo avermi annuito in modo incerto, era terribile tutto quello che un bambino di circa 11 anni doveva vivere.
Chiuso lì dentro, come un topo in gabbia.

𝗧𝗛𝗘 𝗖𝗥𝗔𝗡𝗞𝗦 ━ 𝖙𝖍𝖊 𝖒𝖆𝖟𝖊 𝖗𝖚𝖓𝖓𝖊𝖗Where stories live. Discover now