✔11. Si chiamano spaccati

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Avevo il fiato corto e non sapevo come muovermi. Continuavo a premere sul petto di Minho sperando di ricevere dei segnali di vita, ma più pressavo, più mi sentivo come se la situazione mi stesse sgusciando dalle dita.
Tutti facevano affidamento su di me, sul fatto che ero stata una medicale, e che sapessi quello che stessi facendo.
Ma non era così.
Proprio come loro, ero in preda al panico. Le mani mi tremavano e non sapevo quanto il massaggio cardiaco stesse funzionando. Non ero forte abbastanza da posare il mio orecchio sul petto di Minho e dare l'esito.
E se fosse morto? Cosa avremmo fatto a quel punto? Avremmo continuato il viaggio verso le montagne, aspettando di morire tutti?
Alleviai la pressione, capendo che non potevo fare niente, che il cuore di Minho non batteva e non dava segni di poter riprendere a farlo.
Cercai di respirare il più lentamente possibile «ragazzi, io non-» mi bloccai.
Ci fu un attimo di silenzio e poi un respiro pesante.
La figura di Minho, accanto a me, si tirò a sedere, grattandosi la nuca confuso.
Sorrisi e lo abbracciai di slancio, lasciandolo stizzito.
«che mi è successo?» chiese confuso.
Io sorrisi, con le lacrime agli occhi «un fulmine ti ha colpito... pensavamo fossi morto!»
Lui sgranò gli occhi dallo stupore e poi sorrise compiaciuto «ci vuole molto di più per farmi fuori.» affermò entusiasta.
Noi tutti ci racchiudemmo in un cerchio, abbracciandolo, sollevati dal sapere che era sempre il solito Minho.
«adesso che Minho sta bene, posso chiederti qual è il piano?» chiese Newt a Thomas, mettendogli una mano sulla spalla.
Thomas guardò l'amico e sospirò «portarvi alle montagne tutti vivi sarebbe già qualcosa.»
«incoraggiante...» sussurrò Teresa.
Io la guardai, rimproverandola con gli occhi per quell'uscita fuori luogo e lei abbassò lo sguardo a terra.
«ragazzi, sono esaust– cazzo!»
La frase di Frypan fu rotta da un grido raccapricciante, che lo fece imprecare ad alta voce.
Mi voltai, notando che eravamo circondati dalle creature orrende che erano anche nel deserto.
«oh merda!» esclamò nuovamente Frypan.
Indietreggiai spaventata, sobbalzando quando, dietro di me, una di quelle creature gridò, cercando di attaccarmi.
Ma non successe.
Venne strattonata e, dall'ombra, uscì una ragazza.
Era bassa, magra e portava i capelli corti. Sembrava abbastanza a suo agio a camminare tra quelle creature.
«state tranquilli, questi bestioni sono ben legati.» disse.
Io la guardai incuriosita, osservando con attenzione ogni suo movimento.
«finalmente siete arrivati, Jorge vi stava aspettando.»
«chi diamine è Jorge?» chiese Thomas «E, chi sei tu?»
La ragazza ci sorrise «mi chiamo Brenda.» rispose dandoci le spalle, cominciando a camminare in direzione di delle scale «Seguitemi senza fare troppe storie.»
Fui la prima a seguirla, invitando gli altri a fare lo stesso.
«posso farti una domanda?» chiesi.
«me l'hai già fatta.» rispose.
«non so perché, ma mi aspettavo una risposta del genere...»
Lei rise leggermente «fammi questa domanda, coraggio.»
«perché tenete quei cosi incatenati qui? Potrebbero farvi del male.»
«sono nostri amici,» disse «in più, non mi dare lezioni su come vivere qui. So perfettamente quello che faccio.»
Io le afferrai un braccio «ehi, datti una calmata. Volevo solo aiutarti.»
Brenda sorrise strafottente «non che io ti abbia chiesto di farlo, bambolina.»
Il suo tono irrisorio mi fece storcere il naso, ma stetti in silenzio per non creare ulteriori problemi.
«prima hai detto che sono vostri amici, come è possibile?» chiese Teresa «Insomma, quei cosi sono–»
Brenda la interruppe «si chiamano spaccati, principessa.»
«oh, perdonala, non voleva certo insultare i tuoi amici.» risposi io a tono.
Lei rise a bassa voce «mi piaci, tipetta, hai un bel caratterino.»
Feci per aprire bocca, ma lei non me lo permise «e non correggermi dicendomi il tuo nome, perché non mi interessa.»
Incassai il colpo e continuai a camminare, osservando quanto quella topaia fosse inquietante, e gli uomini che ci vivevano ancora di più.
«comunque, se ci tieni a saperlo, principessa» Brenda parlò di nuovo «gli spaccati sono esseri umani che, a causa del virus, subiscono una mutazione e diventano– bhe, ecco... così.»
«però–»
«Teresa, abbiamo fatto abbastanza domande, non trovi?» le sussurrai.
Lei annuì.

Brenda ci guidò fino alle scale, dove si trovava Jorge.
Era un uomo adulto, di colore e con la barba.
Sentendoci arrivare, si voltò verso di noi, sorridendo a tutti denti «vi stavo aspettando.»





angolo autrice
Dopo parecchio tempo, ho deciso di pubblicare (finalmente) una nuova parte della storia, e non solo!
Ho appena pubblicato una nuova storia sul profilo:
✔|A loser too (It 2017)
Non penso serva parlarvi del contenuto della storia, credo che il titolo sia autoesplicativo.
Dateci un'occhiata se vi va 🌟

𝗧𝗛𝗘 𝗖𝗥𝗔𝗡𝗞𝗦 ━ 𝖙𝖍𝖊 𝖒𝖆𝖟𝖊 𝖗𝖚𝖓𝖓𝖊𝖗Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora