Prologo

767 37 9
                                    


Itachi Uchiha sospirò afflitto entrando nel suo appartamento e dirigendosi alla cripta sotterranea dove dormiva il fratello, poggiando ilcorpo ferito e insanguinato del fratello sul letto. Il maggiore dei fratelli Uchiha era riuscito a salvare la vita di Sasuke per un soffio. Lentamente girò i tacchi e si diresse in cucina dove aprì il frigo e prendendo poi una sacca di sangue AB negativo prese a versarlo in un pentolino e metterlo leggermente a riscaldare sul fuoco, poi prese due tazze e versò il contenuto del pentolino in esse. Questa volta c'era andato davvero vicino a perdere il fratello. Itachi si morse il labbro e i canini affiliati lo tagliarono mentre un rivolo di sangue colò sul suo mento.

"Tsk...Meilyn!" Per la prima volta in vita sua Itachi si trovò ad odiare profondamente quella donna, o meglio più che odiare essere profondamente incazzato con lei. L'agonia provata nel vedere il fratello in fin di vita gli lasciava ancora l'amaro in bocca e continui fiotti di bile gli logoravano lo stomaco. Itachi quella volta si era sul serio spaventato e Sasuke si era comportato proprio da idiota. Nonostante ciò non voleva perderla, NON POTEVA PERDERLA ma al contempo non poteva credere che Mei gli avesse nascosto una verità così grande. Sospirò nuovamente Itachi, prima di pulirsi rabbiosamente il mento con la manica della sua camicia nera, poi prendendo le due tazze si diresse nella stanza dove aveva lasciato il fratello nella speranza che l'odore del sangue caldo lo destasse.

Questa volta Sasuke aveva tentato di mettere fine alla propria esistenza provocando e offrendosi come vittima sacrificale a un covo di streghe, loro acerrime nemiche.

Le streghe, creature infime ai loro occhi. Li uccidevano senza badare alle conseguenze che ciò aveva sulla loro stirpe. Creature con la capacità di sterminarli in un nonnulla. Non si interessavano se davanti avevano un vampiro purosangue o un vampiro che aveva perso il lume della ragione. Non si interessavano se loro, lui e suo fratello Sasuke erano gli ultimi vampiri purosangue rimasti e che la loro esistenza era determinante per l'equilibrio soprannaturale. Senza di loro, senza i vampiri, gli umani sarebbero diventati una preda facile, per coloro che pretendevano il dominio della notte.

Itachi odiava profondamente vedere il fratello in fin di vita, odiava vederlo soffrire e ferirsi ogni santa notte. Non e poteva più. Voleva fare qualcosa per lui ma non aveva idea di come aiutarlo.

Sasuke come anche lui stesso non riusciva ad accettare gli obblighi imposti dalla stirpe dei puro sangue: ovvero l'obbligo di procreare con chi veniva loro imposto, ma al contrario suo, Sasuke non accettava nemmeno il fatto di essere nato vampiro, di doversi nutrire di sangue, di poter vivere solo la notte ma soprattutto il fratello odiava perdere il controllo, lasciarsi andare ai suoi istinti. Infatti spesso Sasuke non riusciva a controllare la sua sete e finiva per uccidere le proprie vittime, a maggior ragione se al nutrimento era associato il sesso.

Non era la prima volta infatti che Sasuke ricercava la tanto agognata morte ed essa continuava a sfuggirli, per sua fortuna. Itachi non avrebbe sopportato di perdere anche il fratello. Spesso, troppo spesso Sasuke provocava le creature della notte, tipo i licantropi e il loro capo, Kiba Inuzuka. O i demoni e in particolare il loro capo, Naruto Uzumaki, ma almeno su questo la fortuna fu dalla loro parte, in quanto Naruto si era proclamato il migliore amico di suo fratello. Non contento Sasuke aveva anche provocato molti altri vampiri, tipo Shikamaru Nara ma che per fortuna annoiato e intelligente per com'era quel vampiro, non aveva risposto alla sua provocazione. Disperato Sasuke aveva ricercato sollievo esponendosi alla luce del sole e lui non fosse arrivato per tempo, quel giorno probabilmente avrebbe trovato soufflé di fratello. Sasuke aveva spesso provocato conflitti e guerre tra clan spesso trovandosi in pericolo di vita, ma per fortuna ogni volta e prontamente che Itachi non poteva vegliare su Sasuke interveniva Susanoo, il vampiro, che loro chiamavano compagno, salvandogli la vita anche contro il suo volere. I loro compagni erano amici se solo li si accettava, ma Sasuke non aveva mai accettato Susanoo al contrario di lui che aveva ben accolto il suo compagno: Amaterasu.

Dark lover -Un amore ProibitoWhere stories live. Discover now