Capitolo 10

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A cento ventisette leghe di distanza dalla terre di Konoha, a metà tra il regno degli inferi e quello degli umani era situata la fortezza del pianto; dimora di uno dei vampiri più pericolosi che il genere umano avesse mai conosciuto.

A lui venivano attribuiti diversi nomi, ma il più comune era Madara.

Il vampiro covava dentro di se un odio viscerale per tutte quelle creature che ambivano ad essere felici e desiderava disperatamente il potere e diventare così l’essere più potente dell’intero universo.

Primo fra tutti, il disperato desiderio più profondo di Madara era quello di ottenere l’enorme potere che il suo più acerrimo nemico, Itachi Uchiha, possedeva.

Il desiderio era talmente profondo da spingere il vampiro a compiere le azioni più spregevoli e inumane per ottenerlo.

A quel desiderio si aggiungeva anche l’odio smisurato per l’ultimo superstite del clan. L’unico vampiro dal sangue puro rimasto in circolazione

Itachi Uchiha  

Quell’ odio così profondo e vendicativo spinsero il vampiro a compiere la sua vendetta.

 Itachi aveva osato surclassarlo e divenire tra i vampiri, ammirato, lodato, amato e l’essere tra di essi più forte e temibile e Madara desiderava disperatamente fagliela pagare e la sua vendetta consisteva nel uccidere la sua unica ragione di vita. La sua compagna eterna.

Meilyn Nakamura.

Madara odiava profondamente tutti gli Uchiha in quanto sua moglie Kaguya aveva una specie di venerazione per loro. Aveva persino strappato poteri e occhi a molti membri di quel clan nella speranza di riuscire ad attirare maggiormente e nuovamente l’attenzione della moglie, ma sembrava che nonostante ciò Kaguya avesse perso interesse per lui ed ora non sapeva nemmeno cosa stesse facendo dato che lei lo aveva allontanato dalle sue dimore.

Aveva sposato Kaguya non solo perché era l’oracolo e donna molto potente ma perché con i suoi modi di fare era stata l’unica a ghermirgli il cuore freddo forse più del ghiaccio.

Voleva vendetta su l’ultimo membro del clan Uchiha e rubargli il suo potere.

Madara aveva un solo sogno uccidere Itachi Uchiha e riprendersi sua moglie.

Inoltre le streghe di Konoha qualche settimana prima gli avevano offerto l’occasione su un piatto d’argento, tanto che persino lui aveva pensato fosse una trappola e che quelle stesse streghe stessero tramando qualcosa.

A tentare di ucciderlo avevano mandato, contro di lui che poteva usufruire dei poteri di tutti gli Uchiha che aveva ucciso, una sola strega e quella sola strega era proprio la giovane Meilyn che non ricordava di averlo già incontrato in passato. In quell’attimo Madara si diede dello stupido, era ovvio che Meilyn non ricordasse in quanto reincarnazione, ma sapeva che bastava toccare i tasti giuste per farle ricordare tutto e così aveva fatto e ora la giovane strega lo guardava con sguardo fiero e valoroso quasi non temesse la morte che da lì a poco le avrebbe propinato.

Madara non si sarebbe mai aspettato che la strega mandata a distruggerlo fosse proprio Meilyn ma quella scoperta dopo lo shock iniziale lo aveva reso euforico.

Ora però quella maledetta strega era riuscita a mettersi in contatto con qualcuno e lui ne era più che sicuro che quel qualcuno altri non era che lo stesso Itachi Uchiha.

Madara si doveva sbrigare a nutrirsi di tutto il sangue di quella strega così dannatamente potente e poi ucciderla con le pietre di luna o Itachi lo avrebbe trovato e fatto fuori e lui non era ancora abbastanza forte e potente per affrontare un vampiro Uchiha e puro sangue e soprattutto infuriato del suo calibro.

Dark lover -Un amore ProibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora