Capitolo 8

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Itachi si portò una mano al petto. Il cuore gli batteva a mille. Dopo più di un mese sentiva nuovamente la voce della sua Meilyn.  Si lasciò cadere sul divano dell'appartamento della piccola Hyuuga e chiuse gli occhi estasiato a suono melodioso del suo nome pronunciato nelle loro menti dalla sua piccola luce nell'oscurità.

La sua Mei.

"Oddio Mei...Mei...dove sei? Meilyn dimmi dove sei!" sussurrò Itachi.

Sasuke riconobbe la voce della strega che aveva cercato di salvarlo il mese prima.

Sasuke sorrise. Era quella la voce della fidanzata o meglio ex fidanzata di suo fratello e della migliore amica di Sakura.

Quella voce era Meilyn Nakamura.

"Meilyn..." sussurrò Sasuke dolcemente.

"Ciao cretino testone! La prossima volta ascoltami!" sussurrò piano Mei nella sua mente.

Itachi inarcò un sopracciglio e spostò lo sguardo su Sasuke che strano ma vero era arrossito.

"Si Sas'ke è proprio lei!" decretò Susanoo.

"Scusami Meilyn!" balbettò pianissimo Sasuke

"Acqua passata." Sospirò Mei.

Sasuke inarcò un sopracciglio invece Itachi e Sakura invece si irrigidirono.  Quella voce era strana.

Quella era la voce di Meilyn, ma era molto flebile, debole...sembrava quasi facesse fatica a parlare. Persino Sasuke che l'aveva sentita solo una volta in vita sua la sentì diversa. Sembrava che qualcosa o qualcuno la stesse ferendo da dentro tanto da indebolirle lo spirito vitale, la sua forza interiore e sembrava che facesse una fatica immane per comunicare con loro.

"Meilyn che hai? Perché parli così? Che ti hanno fatto? Mei perdonami ti prego. Non volevo nascondertelo...io ...io...volevo solo proteggerti. Mei dove sei ti prego? Dimmi dove posso venire a prenderti Mei!" esclamò angosciato Itachi.

"Meilyn..." sussurrò Sakura

"Itachi, ti perdono, ma non posso dirti dove mi trovo. Itachi dimenticami!" sussurrò Mei afflitta affaticata, con il respiro mozzato e Itachi era pronto a giurarci, Mei era anche con le lacrime agli occhi e con singhiozzi che a stento riusciva a trattenere.

"Perché? Mei non puoi dire sul serio!" esclamò spaventato Itachi.

Mei non gli rispose. Lei doveva fare di tutto per proteggere Itachi da Madara e se ciò significava rimetterci la vita era disposta a farlo. Non poteva amarlo perché era un vampiro, ma non era ancora in grado di controllare i propri sentimenti a suo piacimento, quindi la sola cosa che le rimaneva da fare era amarlo di nascosto facendo credere a lui che lei non provava più nulla e nel mentre fare di tutto per proteggerlo.

Meilyn era riuscita a carpire da Madara delle informazioni usando quel briciolo di forza che la pietra lunare non le aveva prosciugato. Madara voleva uccidere Itachi in quanto l'ultimo vampiro puro sangue e di stirpe Uchiha. Gli Uchiha, da quello che ricordava Mei sai suoi studi di stregoneria, erano vampiri buoni, votati al bene, ma erano anche i vampiri più forti e potenti che il mondo umano e quello soprannaturale avesse mai conosciuto. Vampiri in grado non solo di togliere la vita, ma di darla anche. Erano vampiri con un grande senso della famiglia, disposti a morire e a sacrificarsi per chi amano. Gli Uchiha avevano poteri incredibili ma ancora non noti. Poche erano le informazioni che le streghe di Konoha avevano riguardante i poteri del clan vampirico Uchiha, così come poche erano le informazioni che le medesime streghe conoscessero sul re dei demoni Naruto. Una cosa Mei non aveva mai creduto sui vampiri specialmente quelli purosangue.

Lei la considerava più una leggende per illudere e ingannare le streghe e le creature soprannaturali.

Infatti nel Grimorio, libro stregonico appartenuto alla sua famiglia da più di mille generazioni, si narra che se un vampiro puro sangue si lega con il cuore e con l'anima a qualcuno percepirà tutto di quella persona anche se essa non appartiene al mondo soprannaturale, amerà, soffrirà, patirà, gioierà insieme alla persona amata. Inoltre a lungo andare il vampiro desidererà solo il sangue dell'amata/o.

Dark lover -Un amore ProibitoWhere stories live. Discover now