Monica e Michelle si pesavano su una massiccia bilancia anagrafica a vent'anni luce l'una dall'altra. Sassi di plastica e piume di vetro. Belle da togliere il fiato, ognuna a modo proprio. E il fiato me lo hanno tolto, nello stesso periodo in cui i fiori si seccavano e le mie mani si gelavano in quel cortile.
Ottobre mi ha portato Monica. Gli occhiali spessi e i sogni appesi ad alta quota. Il cielo che non basta. I sorrisi baciati dal sole e quella vecchia felpa a fiori sbiaditi. Un microscopio dai riflessi caleidoscopici.
Dicembre mi ha condotto da Michelle. Imprevedibile come tutti quei "forse" sputati addosso. Una canzone che si lascia ascoltare e ballare. I respiri spezzati in riva al mare. La notte e le sue stelle in prosa.
Sagittario.
Pianeti al telescopio.
