Lasciatemi in pace

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Hanno impiccato il sole. È tenebra senza stelle, ai margini della coerenza. Vorrei tanto che gli occhi non mi facessero così male, a furia di tenerli stretti per non guardare. C'è la mia sagoma storta che sbatte la testa fino a soffocare il dolore e corre a piedi scalzi. Fa paura. Si muove senza vertebre e senza tempo su quel disco che gira e gira e gira e gira e gira e vomita whisky. Non so calmarmi. Non so controllare le emozioni. Non so più mettere in disordine le parole. E scrivo e cancello e scrivo e cancello e scrivo e cancello e scrivo e cancello. Muoio strozzato dal buio, dalle pareti strette e il terrazzo sembra un trampolino. Descrizioni incapaci. Mi mancano le forze porca puttana. E vorrei gridare nel mio pozzo profondo e infinito. Impazzire con il mio eco. Un ego ingombrante. Lasciarmi scopare fino a perdere i sensi. E vorrei seppellirmi sotto il tavolo, sbattere i cassetti, quelli bassi, con le posate di classe. E vorrei asciugarmi le lacrime con la carta stagnola. Violentarmi il viso e sanguinarmi sulle mani. Come una mappa di costellazioni interrotte. Come lo zucchero sciolto. Come un corso d'acqua che arriva al mare e ha paura di affogare. Allora affogo io, nei miei stupidi libri. Di pagine vuote, schiavi di sesso e droga sintetica. Ho voglia di suonare. Lividi sulle dita. Sfondare i tasti di quel maledetto pianoforte. E lasciatemi in pace e lasciatemi in pace e lasciatemi in pace e lasciatemi in pace che mi cullo da solo. Lasciatemi in pace se strappo i ricordi. Lasciatemi in pace perchè oggi ha vinto la mia puttana. Lasciatemi in pace perchè non ho le chiavi, questa notte.

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