Penelope

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E tesse la tela. Al sesto rintocco.
Sotto lo sguardo disattento degli angeli ribelli. Appesi al soffitto.
Seduti sulle ciglia vibranti. A bagno nei fondi di caffè.

E con gli occhi ancora umidi e gli aghi infilati sottopelle. Sulla schiena curva. Cuce gli angoli retti delle mie labbra. Sei punti per guancia.

E ho il volto crepato come una maschera di gesso. Gettato tra i cocci dell'indifferenza. Appeso al muro. Tra gli strappi di giornale, sei chiodi arrugginiti e le nuvole scarabocchiate.

Gelidi e quieti sorrisi
mi condannano al visibile.

A deridere chi gelido e quieto sorride.

E gelido e quieto sorrido.

Legato ai fili
della mia scombinata Penelope.

Groviglio.Where stories live. Discover now