uno

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Non me la ricordavo così bella. Mi ero fatta una brutta impressione di questa città, lo ammetto. Oggi mi sembra così grande e moderna, probabilmente avrò cambiato io il mio modo di vedere le cose. Mi ricordo che l'ho visitata due anni fa con Ema. È proprio una bella città Bologna, Nicoló aveva ragione.

"Andiamo in albergo?" mi lamento tirando il braccio di Arturo. Lui scoppia a ridere e annuisce.
"Dai rega andiamo" dice agli altri.
Eleonora mi viene vicino e mi prende sottobraccio, iniziando a camminare a passo spedito.
"Credo di aver fatto una cagata" mi dice, dopo che ci siamo allontanate un po' dal gruppo. La incito a continuare "Ieri sera, Nicoló si è seduto vicino a me a cena giusto? E tu sai quanto ci tenevo a lui all'epoca. Le ferite ieri si suono riaperte, e per un secondo ho rivisto il Nicoló di anni fa... in poche parole, ci siamo baciati e io ho sentito qualcosa" mi dice in preda all'ansia.
Io la guardo e resto senza parole per una decina di minuti.
"Cosa hai provato di preciso?" le chiedo, cercando nel frattempo di calmarla.
"Non lo so, le farfalle nello stomaco e dei brividi, ciò che provavo prima in poche parole"dice, io annuisco.
"Ele non devi scordarti che ti ha tradita" le dico e mi rendo conto che ci troviamo già all'entrata dell'hotel.

Parliamo un'altro po' e decidiamo di andare finalmente a dormire, io e Ele insieme. Ah, se vi state chiedendo dove sia Maryna, è con il suo ragazzo Luke a Berlino, è il loro secondo anno di fidanzamento e per l'anniversario, festeggiano lì.

Arrivata in stanza mi lavo, mi cambio e mi metto subito sotto le coperte.

La mattina dopo ci svegliamo tardi, oggi non dobbiamo fare niente. Ci prepariamo e usciamo. Oggi siamo volute uscire solo io e Ele, insieme.
Ci avviamo verso la stazione.
Poco prima di scendere la lunga scalinata, mi scontro con qualcuno che mi fa cadere a terra. Mi alzo e volgo lo sguardo verso il ragazzo, che si è girato verso di me.
Luca?

"Sai più attenta, cazzo!" dice neanche guardandomi. Alza lo sguardo e incrocia i miei occhi. È proprio lui.
Restiamo a fissarci per un po', il tutto sotto lo sguardo divertito di Eleonora.

"Sí, scusi" dico girandomi e iniziando a scendere gli scalini, ma sento una presa al mio polso che mi tira indietro.
È lui.
"Dove sei stata per tutto questo tempo?" mi chiede prendendomi la mano.

Io ritiro subito la mia.
"No so di cosa stia parlando" dico.
"Sam, cazzo che stai facendo? Adesso mi ignori?" mi dice con voce stanca e delusa. Io mi volto verso la stazione e me ne vado, insieme a Ele.

Sta canna non mi calma 2 |CAPO PLAZA|Where stories live. Discover now