otto

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"Okay, allora c'è una camera anche per te quindi, fai tutto con calma" mi dice aprendo la porta di casa sua. Io annuisco e lo seguo fino alla piccola stanza che sarà la mia camera per i prossimi giorni.
"Queste sono le tue chiavi" mi dice entrando dopo poco con un mazzo di chiavi in mano.

In pochi minuti sono già nel letto pronta per dormire, ma il rumore della porta mi fa subito sobbalzare. Confusa, decido di lasciar stare... sono stanca probabilmente lo avrò immaginato.

È mattina e mia alzo verso le dieci. Vado in cucina e cerco del cibo proprio mentre sto per aprire una credenza, la porta di casa si apre.
Luca e una ragazza entrano in salotto e io li guardo silenziosamente. Ridono come due coglioni e in realtà viene da ridere anche a me per come si sono ridotti.

Appena si baciano inizio a provare un po' d'invidia. Entro in salotto e si accorgono della mia presenza.
"E tu chi sei?" chiedo alla ragazza sotto il braccio di Luca.
"Chi sei tu?" dice iniziando a ridere.
Alzo gli occhi al cielo.
"Puoi evitare di portare troie a casa?" chiedo a Luca che nel frattempo ha iniziato a baciare il collo della ragazza facendo quasi come se non ci fossi.
"Questa è casa mia e faccio ciò che mi pare, se non ti sta bene, cazzi tuoi" mi dice mentre la ragazza lo tira per il braccio e lo porta verso la sua camera. Sa bene dove si trova, quindi si devono conoscere.

Io sbuffo ed esco di casa. Entro nell'ascensore ma prima che le porte si chiudano entra un ragazzo, che subito riconosco.
"Giuseppe!" gli dico. Così subito alza lo sguardo e mi scruta, probabilmente per riconoscermi. Io ridacchio.
"Sono Sam!" gli dico subito.
"Cosa? Sei tornata?" mi chiede.
Ci abbracciamo e gli sorrido.
"Sì sto nell'appartamento di Luca"
"Siete tornati insieme?" mi chiede.
"No, siamo solo amici. Veramente, non credo che questa volta ci sarà qualcosa di più" gli dico.
"Capito..." dice.
"Senti... visto che siete solo amici, che ne dici di uscire insieme qualche volta?" mi chiede mentre gli si illuminano gli occhi.
Oddio non l'ho mai visto come qualcosa di più di un amico. So benissimo che se uscissi con lui mi sentirei un sacco in soggezione e confusa ma farei di tutto pur di non sentire Luca e le sue troie scopare ogni due minuti.

"Sì, va bene" gli dico sorridendo.
Lui contento esce dall'ascensore che non mi ero neanche accorta di fosse fermato.
Si ferma all'uscita e mi sorride.
"Però mi devi dare il tuo numero" dice. Io sorrido.
"Te lo devi guadagnare" gli dico con tono di sfida. Mi guarda e scoppia a ridere e mi prende la mano con delicatezza.
"Facciamo una passeggiata?" dice aprendomi la porta del palazzo.
Io annuisco ridendo.

Passo tutta la giornata con Peppe che mi ha portato a fare un giro in centro. Siamo anche passati sotto il palazzo dove vivevo prima con mio padre. Non ho detto niente a Giuseppe ma si è subito accorto che il mio umore è totalmente cambiato da quel momento.
Adesso stiamo tornando all'appartamento.
"Grazie per la serata, mi sono divertita" gli dico dandogli un bacio sulla guancia.
"Grazie a te" mi dice sorridendomi.

Ci salutiamo con un abbraccio e andiamo ognuno verso casa sua.

Apro la porta di casa e non appena entro noto subito luca steso sul divano, di spalle a me. 
"Dove cazzo sei stata per tutto 'sto tempo?" mi chiede arrabbiato.

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SONO TORNATA, FINALMENTE!

Sta canna non mi calma 2 |CAPO PLAZA|Where stories live. Discover now