due

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Domani pomeriggio partiamo, e stasera andiamo a vedere un concerto di un amico di Arturo e gli altri. Mi hanno detto che si esibiranno dei ragazzi che fanno rap e trap e non vedo l'ora di sentire qualche loro pezzo.

Mi preparo con Ele e in poco tempo siamo pronte.
Arriviamo al locale e fuori c'è una fila lunghissima di gente. Nicoló sorpassa la fila, beccandosi qualche insulto e i bodyguard ci fanno subito entrare. Io ed Ele restiamo al bancone mentre i ragazzi vanno dai loro amici. Dopo circa un'ora entrano le persone. Sul palco sale un ragazzo alto.
Non lo vedo bene, ha un cappuccio in testa. Parte la base della canzone, si leva la felpa e resto muta.
Gionata?

Cosa cazzo sta succedendo?
Non capisco. Se c'è lui, ci sarà anche Paolo. Resto zitta ad ascoltare il concerto, non è così male.
All'ultima canzone tutto il pubblico inizia a saltare e compaiono sul palco altri ragazzi. Tra di loro riconosco Diego, Mario e Luca che proprio mentre lo osservo, incrocia il suo sguardo con il mio. Ecco perché ieri l'ho incontrato, ora tutto è più chiaro.

Ma perché Nicoló e Arturo ci hanno portate qui? Loro lo sapevano che io non li volevo vedere, eppure non mi hanno detto niente.

Mi alzo e appoggio il bicchiere che prima avevo in mano sul tavolo, Eleonora mi guarda triste, sapeva tutto anche lei.
Non ci credo, che stronza.
"Sei una stronza"
"Sam, ascolta, tu prima o poi li avresti rivisti in giro e non è meglio così? Almeno chiarite" mi dice restando seduta.
La guardo e annuisco.
"Però non li perdonerò facilmente" dico irritata, ancora per prima.

Il concerto finisce prima di quanto pensassimo e io non sono ancora pronta per parlare con loro, con lui.
Sono un fascio di nervi, non riesco proprio a reggere questa situazione.

Dylan ci viene incontro.
"Seguitemi" dice e io ed Ele facciamo come ci ha detto.
Ci porta dietro al palco, dopo aver superato un lungo corridoio ci fermiamo davanti ad una stanza con un foglio di cui è scritto 'Sfera Ebbasta/Charlie Charles'.
E chi cazzo sono questi adesso?

Io ancora più confusa osservo Dylan aprire la porta.
Appena entriamo si alzano tutti i presenti. Ci sono i ragazzi, Gionata e gli altri. Abbasso subito lo sguardo, i ricordi di anni prima mi riaffiorano in mente.

"Samantha!" dice Mario venendomi ad abbracciare. Era da tanto che non lo vedevo, mi è mancato. Al primo impatto non ricambio la stretta ma poi lo abbraccio anche io.
"Come va?" mi chiede staccandosi.
"Tutto apposto" dico sorridendogli.
Anche Gionata e Diego mi abbracciano.
Infine Paolo che mi lascia dei baci sulle guance, facendomi arrossire.

Luca è restato in piedi, vicino allo specchio per tutto il tempo, osservando ogni mio movimento. Non è cambiato di una virgola, di aspetto.

Si avvicina e io lo guardo. Si ferma a un metro di distanza circa. Lo guardo negli occhi attentamente.
Dopo un secondo, senza neanche pensarci, mi fiondo fra le sue braccia e lo stringo forte. Il suo profumo mi offusca la mente, ma è diverso da quello che aveva prima. Questo è più da uomo che da ragazzo, spero che questo cambiamento ci sia stato anche con la sua persona. Anche io sono cambiata, molto, adesso sono una donna vera e propria. Ne ho passate davvero tante, forse anche troppe sofferenze ma sono fiera di quella che oggi sono.

Ci sono ancora delle cicatrici non del tutto chiuse, solo pensandoci non riuscirei a trattenere le lacrime. Però una sacco di donne hanno sofferto e soffrono tutt'ora e questo mi da conforto, mi fa capire che non sono sola e che a tutto c'è sempre un rimedio.

Anche Luca mi sta stringendo forte, mi sento serena e in pace con me stessa. Solo adesso realizzo che ci stanno tutti fissando, e lentamente mi stacco dal collo del ragazzo.
Mi sorride teneramente e mi accarezza il viso.
"Mi sei mancata" dice quasi sussurrando.
Non gli rispondo, anche lui mi è mancato ma non so se dirglielo.
Probabilmente sarà ovvio, ma resto in silenzio lo stesso.

"Dove vivi adesso?" mi chiede ignorando il fatto che non abbia proferito parola.
"A Roma" gli dico girando lo sguardo verso Ele che mi guarda con un sorrisone stampato in viso.
"Vivete insieme?" chiede riferendosi a Eleonora. Io scuoto la testa ridacchiando.
"No, io vivo con il mio compagno" gli dico continuando a ridere.
Se Ema sapesse che adesso sto parlando con lui, lo riempirebbe di calci e pugni.
"E chi sarebbe?" mi chiede continuando il discorso di prima.
"Non so se lo conosci... Noyz Narcos?" gli dico riferendomi al nome per cui è più conosciuto.

Subito sbianca, proprio come Gionata.

"Certo che lo conosco, ma è gente pericolosa quella, Sam devi stargli lontano" mi dice prendendomi il braccio. Io lo incenerisco con lo sguardo e ritraggo il mio braccio violentemente.
"Tu, Luca D'Orso, mi stai dicendo di stare lontana dal ragazzo che amo e con cui sono stata per anni, perché è pericoloso? Secondo te non so cosa faccia?" gli chiedo con disprezzo.

Mi guarda in difficoltà.
"Scusa, è che... sei cambiata" mi dice andandosi a sedere.
Io annuisco.
"Lo so."

Sta canna non mi calma 2 |CAPO PLAZA|Where stories live. Discover now