dieci

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"Perché è stato carino, in ascensore ci siamo incontrati e siamo stati tutta la giornata assieme mi piace è un ragazzo con la testa a posto" gli dico. Lui annuisce e abbassa la testa.

Mi passa il cellulare e gli scrivo il mio numero.
-
Sono le nove e mezza e domani forse esco con Peppe.
"Sto uscendo, non preoccuparti" mi dice prima di sbattersi la porta alle spalle. Annuisco e sospiro, anche se so che non mi può vedere.

Verso le quattro di mattina sento dei rumori fuori dalla porta. Spaventata mi avvicino a essa e la apro lentamente, trattengo a stento una risata per la scena che mi si presenta.

C'è Luca che a malapena si regge in piedi con una mano in tasca, che impreca (probabilmente cercando le chiavi di casa). Non riesco a soffocare più le risate e scoppio a ridere mentre il ragazzo si gira di scatto e perde l'equilibrio, poi appoggiandosi al muro.

"Ma perché ti ubriachi così spesso?" gli chiedo sorridendo e scuotendo la testa allo stesso tempo. Lui sbuffa e si fa spazio, entrando in casa.

"Sai perché ho reagito così quando mi hai detto che dovevi uscire con Peppe?" mi chiede sedendosi sul divano. Io scuoto la testa.
"Perché abbiamo avuto una discussione e al momento non siamo in buoni rapporti"

"E... e io non ti voglio condividere con nessuno, sei così..." mi dice stendendosi e lamentandosi per il malditesta. Lascia la frase in sospeso chiudendo lentamente gli occhi.

Io sorrido. Il solo pensiero che sia così possessivo mi fa pensare a pochi anni fa.

Scaccio subito il pensiero dalla testa e fisso il bruno mentre lentamente prende sonno sul divano.

Dopo poco torno in camera e anch'io mi addormento.

***

Mi sveglio e mi dirigo verso la cucina. Mi preparo una caffè.
Mentre lo verso nella tazzina due mani calde mi circondano il bacino, provocandomi una serie di brividi incontrollabili.

Giro di poco il viso e i miei occhi incontrano due grandi iridi marroni che mi fissano attentamente.

Dopo poco il suo sguardo cambia e inizia a ridere.
"Perché ridi?" gli chiedo confusa.
"Il caffè, l'hai versato tutto" dice.

Sposto lo sguardo sulla tazzina e vedo che il bruno aveva ragione è che ormai ho le mani sporche di caffè.

Anche io ridacchio.

"Sembri una bambina a volte" ghigna lui.
Mentre mi lavo le mani metto il broncio e lui subito mi lascia un caldo bacio sulla guancia.

"Mi prepari la colazione?" mi chiede andandosi a sedere. Io scoppio a ridere.

"Chi sono, la tua serva?" gli dico sorridendogli e andando in salotto. Lui scuote la testa e ride.

***

Sono passate due settimane da quando sono uscita con Peppe e siamo diventati molto amici.  Luca non lo sa ma, adesso siamo solo come fratello e sorella.

Tuttora quando esco mi lancia occhiatacce e abbiamo discusso più volte su questo argomento. 

Ogni tanto ho nostalgia del rapporto che avevo con Luca e anche quando solo mi abbraccia mi riaffiorano in mente i nostri ricordi assieme. Sembra quasi come fosse ieri.

Ema mi cerca ancora e io non ne posso più, mi ha tradita, è imperdonabile per me.

"A che pensi?" mi chiede mentre mi scruta attentamente.

Non gli rispondo.
"Hai fame?" gli chiedo sedendomi su una sedia. Lui annuisce continuando a guardarmi perplesso.

Ordiniamo del cibo e la sera vediamo un film.
Io dopo poco mi addormento sulla sua spalla.
Sento che mi accarezza i capelli dolcemente e che se li arrotola attorno alle dita. Un piccolo sorriso mi si dipinge in viso e lui ridacchia.

"Eri sveglia!" dice guardandomi.
Io scoppio a ridere e annuisco. Lui sorride e scuote la testa.

"Sembra solo ieri quando ci siamo lasciati" mi dice a un tratto. Mi ha letto nel pensiero.
Annuisco. "Sì lo so" gli dico.

"Sam, eri e sei la parte migliore di me, non so perché siamo così diversi, ma io sono serio quando ti dico che per me sei una droga di cui non posso fare a meno" mi dice accarezzandomi la guancia. "Sono stati anni difficili, anche se noi non siamo 'durati' molto"
mi dice.

Lo guardo negli occhi e gli accarezzo la mano che si trova sul mio volto. Mi avvicino a lui e rimaniamo a un centimetro di distanza.

Entro in apnea e mi fermo. Lui sposta lo sguardo dai miei occhi alla mia bocca velocemente.

Prima che lo baci io, mi precede e ci uniamo in un bacio lento, dolce, caldo che mi fa capire quanto in realtà le sue labbra mi siano mancate in tutto questo tempo.

Sta canna non mi calma 2 |CAPO PLAZA|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora