undici

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"Quindi questo cosa significa adesso?" gli chiedo titubante.

Non sono ancora pronta per affrontare un'altra relazione dopo così poco tempo che mi sono lasciata da una storia importante.

Mi guarda attentamente. Analizza ogni singolo dettaglio del mio viso.

Riesco a sentire il suo caldo respiro sulla mia pelle e una scia di brividi mi attraversa la schiena.

Mi sorride. Io guardo la sua bocca, i suoi denti dritti e bianchi e istintivamente mi viene da baciarlo di nuovo ma mi blocco.

Non so se si vuole impegnare seriamente. Ma io non ho tempo da perdere e ho paura che lui prenda ciò che c'è, qualunque cosa sia, tra noi come un gioco.

Ho soprattutto timore che se gli chiedessi qualcosa rovinerei tutto. Non voglio rovinare l'atmosfera che si è creata.

"Non lo so" mi risponde lui sinceramente, facendomi tornare con i piedi per terra.

Annuisco. Mi accarezza i capelli e lentamente mi rilasso mente mi lascia un bacio sulla fronte.

***

Mi sveglio sul divano confusa. Poi mi ricordo tutto, il suo sguardo, il suo sorriso, e il bacio.

Istintivamente mi porto una mano sulla bocca e mi sfioro lentamente con l'indice le labbra riassaporandolo.

Vado nella mia camera per cercare le sigarette che trovo nella tasca del giubbotto. Faccio il controllo per il diabete.

Lentamente mi avvicino al balcone e accendo una sigaretta assaporando il sapore di tabacco che mi riempie la bocca e facendo sì che la nicotina arrivi al cervello provocandomi un leggero mal di testa, che di solito mi viene.

Appena finita mi scappa un po' di tosse, che ormai mi accompagna da anni e che non se ne vuole più andare.

Questo mi fa pensare alla mia salute.
Come ogni volta mi perdo nei miei pensieri malinconici.

E arrivo alla conclusione che tutte queste sigarette non mi fanno bene, ma che non riuscirei a starne senza neanche un giorno.

Probabilmente dovrei iniziare a fumare il tabacco, non quelle industriali.
Immersa nei miei pensieri non mia accorgo che Luca mi sta fissando sull'uscio della porta con le braccia conserte.

"A cosa pensi?" mi dice avvicinandosi e accendendosi dell'erba.
"Niente di che"
"Sul serio? Con lo sguardo perso nel vuoto?"
"Sì niente in particolare"

Annuisce facendo dei tiri.

"Ce la smezziamo?" mi chiede notando che gliela fisso da un po'.
Annuisco.

Lentamente me la passa e faccio un grosso tiro dalla canna. Subito mi si stendono i muscoli che si erano contratti non appena il suo dito aveva sfiorato il mio per passarmela.

Chiudo gli occhi e mi guarda. Me ne accorgo ma continuo a fumare. So che mi sta studiando e non mi da fastidio, anzi.

Di scatto apro gli occhi e mi volto verso di lui, impassibile. Ci fissiamo per un po'.

Finché lui non mi prende il viso e velocemente mi lascia un bacio umido. Un lungo bacio, violento, passionale. Sembra un animale affamato che non mangia da mesi, e io sembro la sua preda.

Tutto ciò mi piace e non lo fermo.

Mi spinge verso il letto e mi toglie la felpa e i pantaloni della tuta. Mentre lui resta vestito io sono già in intimo.

Sta canna non mi calma 2 |CAPO PLAZA|Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang