17. Prove

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L'agente Clark fece un controllo circa la targa e il tipo di automobile, che nella registrazione Mae definiva una Ford nera. Quando ebbe avuto dei riscontri contattò Thomas.

«Una pura fortuna che quell'auto di vent'anni fa non sia stata distrutta e nessuno abbia mai pensato di cambiarle targa. Dagli archivi che ho consultato è di proprietà di un anziano che abita a circa quattrocento miglia da qui. Il veicolo è stato immatricolato per il nostro Stato e in principio apparteneva a un autonoleggio.»

«Esiste ancora?»

«Sì, ma dubito che troveremo i registri del Novantatré. Continuerò a cercare, telefonerò a questo autonoleggio. Per ora non ho nient'altro.»

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«Lo sai che a Mae non piace parlare di cosa succede quando comunica con gli spiriti. Ma so che dopo l'esperimento, quando l'hai posseduta, è rimasta confusa per una settimana. Mi ha raccontato alcuni momenti del tuo ultimo giorno e del ragazzo che entrò nell'appartamento la sera del ventinove agosto. Non ho voluto chiederle uno sforzo superiore alle sue possibilità, quindi non ho insistito per i particolari. Dice però che ha già visto quella faccia, anche se non ricorda dove» disse Thomas al silenzio della casa mentre si vestiva per Halloween. «Anche tu sei confusa come Mae? È per questo che non dici niente?»

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Nel suo modo bizzarro di interpretare le feste, Mae si presentò nelle innocue vesti di Dorothy con al seguito i suoi compagni dell'occulto: un enorme cane nero simile all'essere mostruoso del folklore delle isole britanniche; uno spaventapasseri inquietante con appuntato sul cappello un fantoccio voodoo; un uomo di latta vestito d'alluminio con la faccia argentata di un membro dei Rockets; e il migliore, il leone del Banana Split Show. Un vecchio costume di cui Hudson non volle rivelare il luogo di provenienza.

Prima che la festa incominciasse, la medium prese da parte Thomas e gli confidò: «Mi è tornato in mente dove potrei aver visto il tizio. Mi sembra nella seconda fotografia che ci fece vedere Carole Slade e dove erano ritratti i quattro amici». Lo disse con la voce che tremava.

«Sei sicura? È il marito o Scott?» chiese Thomas, e anche lui tremava, lo scuotimento delle rivelazioni inaspettate.

«Non è Scott. E anche se si trattasse del signor Slade, non sono sicura che sia stato lui, non l'ho visto nell'atto di ucciderla. Potrebbe esserci stato qualcun altro. E poi cosa ci faceva lì? La signora Slade ha detto che erano lontani miglia dall'appartamento.»

«Glielo chiederemo, ma prima dobbiamo andare da lei a dirle di prestarci la fotografia. Devi accertarti di non star sbagliando persona. Vieni con me.»

«Adesso?»

«Adesso. Uno dei tuoi colleghi può fare le veci di padrone di casa, accogliere gli invitati quando arriveranno e intrattenerli?»

Il Mondo AltroveWhere stories live. Discover now