Jack Sparrow

343 17 15
                                    

Inutile dire che in quel momento ero più rossa di un peperone, o di qualsiasi altra cosa di colore rosso che si trovasse in quella stanza.
Ne ero più che sicura, stavo letteralmente morendo dall'imbarazzo.

Ed ecco un'altra delle tue ennesime figure di merda!
Brava Lily, brava.

Mi maledissi mentalmente, forse per la quinta
o sesta volta in quella giornata, pensando che forse avrei dovuto aspettarmelo.
A giudicare da come era uscita Luna da quella stanza,  non ci voleva certo un genio a capire cosa fosse successo.
Ma io ovviamente sono stupida.
Pensandoci meglio però, come cazzo avrei potuto sapere che una volta entrata in quella stanza avrei trovato Andrew nudo?

Scossi la testa, per scacciare i miei stessi pensieri e, dopo un paio di minuti di smarrimento distolsi anche lo sguardo dal suo corpo, o per meglio dire da tutto quel ben di Dio che si ritrovava.
Perché si, bisognava pur dirlo che a livello di fisico stava messo più che bene, e non solo.

«Si può sapere perché ca-»
«Shh!»
Non gli lasciai neanche il tempo di finire la frase, perché mi fiondai subito di lui non appena lo sentì parlare o meglio cercare di parlare.
Mi dimenticai persino del fatto che fosse ancora completamente nudo, fatta eccezione per i pantaloni che aveva in mano, anche se quelli non contavano poi molto.

«Sta zitto!»
Gli sussurrai nuovamente a pochi centimetri dal suo viso, mentre con una mano gli coprivo la bocca in modo che non potesse parlare.
Si, si può dire che a quel punto la situazione fosse ancora più imbarazzante di prima, e se a questo ci si aggiunge anche lo sguardo omicida che Andrew mi stava rivolgendo in quel momento, direi che siamo apposto.

Aspettai che i passi di John e dell'altro uomo si facessero via vai più lontani fino ad esser completamente sicura che se ne fossero andati.
Subito dopo mi staccai da Andrew quasi come se fosse un appestato, allontanandomi velocemente da lui.
«Tu non stai bene!» mi urlò subito dopo, mentre con una mano si rimetteva velocemente i pantaloni.
Almeno ora avrei potuto guardarlo, diciamo.
«Si può saper che cazzo ci fai qui?» continuò, incrociando le braccia la petto mentre mi guardava sempre con lo stesso sguardo omicida.
Lo ignorai, ad essere sincera non mi importava molto di cosa stesse dicendo. Perché al momento i miei pensieri erano rivolti altrove.
In un attimo mi riaffiorarono in mente tutte le parole dette da John a quell'uomo quella sera.
Jack Sparrow.
Jack Sparrow.
Se si fosse trattato di un'altro nome molto probabilmente la cosa non mi avrebbe minimamente toccato, anzi non ci avrei neanche ripensato più di tanto.
Questa volta però il nome in questione non era un nome comune per me, ma il nome di mio padre.
Il padre che non avevo mai conosciuto.
E qui la domanda mi sorgeva spontanea:
John conosceva mio padre?
Fino ad ora ero sempre stata sicura che ne fosse allo scuro, anche perché  la mamma mi aveva detto, di non aver mai parlato a  John su chi fosse mio padre, che se ne era già occupato mio nonno e che John non aveva mai fatto tante domande.
Tutto ciò era strano.
Terribilmente strano a dire il vero.

Ero talmente immersa nei miei pensieri che  non mi accorsi nemmeno del fatto di essermi seduta sul letto di Andrew, mentre quest'ultimo continuava a parlare o meglio a urlarmi contro cose che era meglio non ripetere.
Molto fine per essere un 'Signore' come si definiva lui.
«Allora? Aspetti di essere cacciata a calci o parli?»
A quest'ultima domanda mi voltai, rivolgendogli un'occhiata forse peggiore di quella che gli avevo rivolto quella sera durante la cena.
Il mio imbarazzo era totalmente sparito, lasciando spazio al disprezzo che provavo nei confronti di quel ragazzo.
Mi alzai di scatto dal letto, pronta a rispondergli a tono, fino a quando l'improvviso baccano proveniente dall'esterno non mi bloccò letteralmente le parole in gola.
Anche Andrew parve turbato, poiché anche lui  come me si voltò subito verso la porta con un  espressione in viso.
Ci guardammo per un attimo negli occhi, entrambi confusi e senza sapere cosa fare.
«Cosa sta succedendo..» sussurrai, più rivolta a me stessa che a lui, avvicinandomi alla porta per sentire meglio  seguita subito dopo dal moro.
Da lì non è che si riusciva a capire poi molto, a parte un insieme di voci confuse che parlavano tra di loro, nulla.
Tra le voci però riconobbi subito la voce di John e dell'uomo con cui aveva parlato nel suo ufficio.
Sembrava avessero ricominciato a litigare ma a quanto pare questa volta non erano soli anzi, sembrava che lì fuori ci fossero più di quattro o cinque uomini e che tutti stessero urlando contro John.
Mi sporsi di più verso la porta per poter sentire meglio, anche se ormai ci ero quasi attaccata sopra.

ᴛʜᴇ ʙʟᴀᴄᴋ ʀᴏsᴇWhere stories live. Discover now