Parte seconda - Capitolo 3

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Si svegliò riposato dopo una notte trascorsa senza sogni che potesse ricordare. Il sole faceva capolino attraverso le persiane in legno delle due finestre, tagliando la stanza di Maureen senza colpo ferire. Si rigirò fra le lenzuola profumate di cosmetici, e per un momento avvertì la sensazione di disagio di quando non si è a casa propria: accanto a lui le lenzuola erano fredde, si era alzata da tempo. Tossì e si alzò, grattandosi la barba prima di stirarsi la schiena. Non dormiva così bene da prima che Lynn si ammalasse, e per un attimo, con il sole fuori e l'idea di un nuovo inizio, quasi pensò che il senso di colpa fosse svanito, insieme al ritorno di Cash e del passato. Ancora una volta, l'illusione durò meno del tempo di pensarci. Lynn era morta, lui l'aveva uccisa, fosse anche per la malattia, Cash lo attendeva entro qualche giorno al punto che avevano stabilito come ritrovo e per la prima volta in quasi vent'anni aveva fatto sesso con una persona che non era sua moglie. Desiderò di tornare a dormire, mentre si avvicinava alla finestra spalancandone le imposte. Sulla strada, la vita pareva scorrere come se nulla fosse. Ripensò a quante volte, da una finestra, aveva visto ripetersi quella stessa scena decine e decine di volte, nell'attesa di un colpo, o nel sorvegliare una banca per studiarne i movimenti di denaro, o i cambi di turno degli sceriffi. A quei tempi c'era sempre Stiff, con lui, e ricordava la noia delle giornate estive passate ad osservare e riferire, guardandolo annotare ogni singolo movimento, cambiamento, dettaglio. Prima che i pensieri si perdessero nell'immagine di Stiff in un misto di dolore e rabbia la porta si aprì, rivelando Maureen, illuminata da un vestito rossonero di ottima fattura, al suo ingresso nella stanza, mentre poggiava un vassoio con la colazione al tavolo del suo stesso studio.

"Buongiorno, Frost. Ti ho portato da mangiare."

"Hai imparato a viziare un uomo, Maureen."

"L'ho sempre saputo, ho solo cambiato il modo di farlo."

"Mi sei mancata, in questi anni."

"Perché non mi sei venuto a cercare?"

"Non potevo, lo sai."

"Queste sono storie che solo voi uomini vi fate. La verità è che stavi bene, e non ti servivo."

"Non posso confrontarmi con te, trovi sempre un modo per lasciarmi senza parole."

"Tutta la verità, nient'altro che la verità."

"Anche con Stiff era sempre così."

"Non parliamo di lui, ti prego. Non ne ho bisogno."

"Nessuno di noi ne ha."

Un silenzio calò su di loro, prima che Maureen si avvicinasse a Frost allacciandogli la camicia, guardandolo dritto negli occhi con la profondità di chi ha vissuto troppo, e ha bisogno di essere salvato.

"Anche tu mi sei mancato, brutto stronzo."

"Così mi piaci."

"Non è vero, altrimenti mi avresti presa allora, quando ero ancora buona a qualcosa."

"Allora c'era Cash."

"E' proprio vero, dunque."

"Cosa?"

"Che non capisci un cazzo di niente come dicono!"

"Ahahahahahah. Mi sa che hai ragione."

"Certo che ho ragione, come sempre."

"Non riuscirò mai a capirti."

"Prepara le tue cose, subito! Ti voglio fuori in cinque minuti!"

"Ma che dici?"


"Sei irrimediabilmente stupido, signor Frost."

"Mi farai impazzire."

"Non solo mi hai liquidata dicendo che allora c'era Cash, ma non hai neanche proferito parola quando ho detto che solo allora ero buona a qualcosa!"

I RisvegliatiWhere stories live. Discover now