// CHAPTER 5 //

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«Beccato»
Jimin alzo' lo sguardo nel sentire quelle parole, ovviamente impacciato ed impanicato, non credeva che l'avesse effettivamente sentito ma purtroppo era così e lui non era sicuro di riuscire a tenergli testa, non ne era per niente convinto in quell'istante. Fu in quel momento che Yoongi si decise a sedersi accanto al più piccolo, guardandolo e sentendo il respiro di egli leggermente affannato; alzo' un sopracciglio prima di prendere il suo viso dal mento con una mano e si avvicino' alle labbra del più piccolo solo una volta dopo aver aspirato dalla sigaretta. Poi sputo' il fumo tra di esse, non toccandole con le proprie ma solo sfiorandole.
Jimin sgrano' gli occhi inizialmente, credette di morire, ma si riprese qualche secondo dopo per non dare troppo nell'occhio, anche quella volta provava una sensazione di paura ed eccitazione, non si fece scappare il fumo da parte di Yoongi ed a quel punto si avvicino' maggiormente aspirando il fumo passivo che poco dopo fece uscire dalle sue labbra.
«Jimin. Mi chiamo Jimin.» Disse il più piccolo con voce più bassa, simile ad un sussurro ma ben udibile, i suoi occhi erano puntati su quelli pece del più grande ed un tono di sfida e di divertimento copriva entrambi gli sguardi. Era come se l'ultimo ad aver parlato avesse cambiato completamente personalità.
«Debolezza.» Disse con tono basso e distaccato il biondo più chiaro, leccandosi le labbra, prima di spostarsi dal viso al collo di Jimin e morderlo forte, tirando anche la pelle prima di lasciare il lembo e notare la sua pelle arrossare molto velocemente il che soddisfo' la mente di Yoongi per quel momento; in tutto questo il più piccolo lo lascio' fare, inutile dire che la tensione tra i due era a livelli indecifrabili; lascio' che un piccolo sospiro uscisse, prima di tirare indietro la testa sperando in un altro morso ed una parte di lui anche ad un altro strangolamento, la mano del più grande sul proprio collo infatti gli ricordo' quel momento piuttosto particolare.
Il biondo più chiaro si alzo' e lo lascio' solo dopo aver buttato la cicca della sigaretta, in parte era persino inutile pensare alle emozioni del biondo cenere: erano così ovvie, continuava a rimanere spaventato quanto eccitato, forse l'insieme delle due sensazioni lo mandava anche più fuori di testa di quello che in realtà era già.
Man mano che passavano i giorni, il più piccolo non riusciva a capire cosa quel ragazzo volesse da lui, non che a lui non piacessero quelle attenzioni particolari ma erano così estenuanti e senza senso che la sua mente pur di darglielo ci lavorava davvero in ogni modo, ogni minuto, ogni secondo.
Se n'era andato di nuovo lasciandolo solo a sé stesso e questo lo fece infuriare, nonostante si sentisse leggermente scosso, si alzo' andando appresso al ragazzo ed una volta dietro di lui prese il suo polso e lo fece girare con un'espressione indecifrabile sul volto, Jimin era infuriato ma allo stesso tempo non sapeva cosa diavolo stesse facendo, seppe solo di ritrovarsi contro il muro di nuovo, con Yoongi a sovrastarlo con una mano stretta al suo collo.
«É questo che volevi?» Disse con molta freddezza il più grande guardandolo dritto nelle sue iridi scure, leccandosi le labbra per inumidirle ed il più piccolo non riuscì a non fissarle per qualche istante, lo trovava sensuale e spaventoso, irritante e così folle che credeva di morire, ancora. Sentiva il corpo fremere e Yoongi non era da meno, anzi, si ritrovo' a mettere una gamba tra le sue, il ginocchio a sfiorare il cavallo dei pantaloni del biondo cenere mentre quest'ultimo cercava di reprimere la sua voglia, ma inevitabilmente si sfrego' contro il ginocchio del ragazzo sentendo la mano stringere maggiormente il suo collo e sentire anche il fiato quasi mancargli, i polmoni bruciavano all'assenza d'ossigeno eppure era qualcosa che lo eccitava da morire.
Quello lo aveva capito fin troppo bene.
Avevano idee strane quei due, modi di eccitarsi decisamente creativi e macabri allo stesso tempo.
Vedere come il più piccolo oltre al muoversi contro il proprio ginocchio stesse cercando di liberarsi un po' dalla sua mano poiché troppo stretta, al più grande inizio' a circolare decisamente di più il sangue nel basso ventre, così dopo qualche altro minuto lo lascio' andare perché aveva bisogno di qualche minuto da solo, nel suo bagno, per motivi evidenti.

Nonostante lui provasse un certo piacere nel muoversi in quel modo, poche volte gli era capitato di eccitarsi in tal modo per un ragazzino, questo lo aveva portato' anche ad infastidire sé stesso e proprio per quel motivo quando arrivo in camera sua diede un pugno contro il muro prima di entrare nel proprio bagno.
La sua mente gli diede modo di immaginare ogni possibile posizione da parte di Jimin: appeso, legato, obbligato ad essere piegato su sé stesso con delle corde, ogni tipo di posizione. Slego' la propria cintura ed abbasso' la cerniera dei pantaloni, in un colpo solo levo' sia skinny che boxer e poi prese a masturbarsi.
Credeva di non poterlo più fare a causa degli effetti collaterali degli psicofarmaci ed invece si era ritrovato ad ansimare e gemere, stringendo la propria erezione nella sua mano e ad immaginare un paio di labbra gonfie e tutte umide riempite da lui, due occhi imploranti pieni di lacrime ed un corpo piegato sotto di lui.
«Jimin-AH» gemette con voce roca ed eccitata, lasciando che il proprio liquido sporcasse la sua mano mentre riprendeva man mano a respirare normalmente. Il miglior orgasmo che si fosse mai procurato ed era tutto merito di due labbra perfette.

Dopo che Yoongi lo lascio' lì da solo, con le gambe tremolanti, gli occhi socchiusi ed in assenza di ossigeno dovette poi correre nella sua camera per appagare il suo corpo nel miglior modo possibile, lo aveva mandato fuori di testa, quel ragazzo, e nemmeno sapeva il suo nome, gli vennero in mente anche a lui delle immagini molto eccitanti del ragazzo, di cosa poteva fargli e di cosa avrebbe voluto che gli facesse ancora ed ancora.
Fino a farlo piangere e disperare, perché sì, voleva provare un senso di distruzione con lui. Percio' si mise a letto dopo essersi spogliato e porto' due dita alla sua bocca che poco dopo aprì ed inglobo' esse per bagnarle e lubrificarle.
Come poteva essere così eccitato con quello che il ragazzo gli aveva fatto?
Non se ne compacitava ma era così terribilmente voglioso che non si bagno' nemmeno bene che fece entrare le due dita dentro di lui, sentendo le sue carni circondarlo e stringerlo, aveva bisogno di sentire qualcosa dentro di lui ed in quel momento doveva arrangiarsi con le sue stesse dita.
Era sempre fastidioso all'inizio, ma andando avanti il piacere aumentava immensamente. Le fece entrare ed uscire velocemente e dopo essersi messo in ginocchio sul letto continuando a penetrarsi, prese tra le sue mani il membro che inizio' a riempire di attenzioni finché non venne anche lui sfinito, sdraiandosi sul letto, sporco del suo stesso seme.
Era venuto in un gemito veramente forte, probabilmente lo avevano anche sentito ma a lui questo poco importava. Così crollo' in un sonno profondo ancora sconvolto da tutto quello che era successo in quell'ultima ora.

| Complicity | Yoonmin |Where stories live. Discover now