// CHAPTER 11 //

54 9 7
                                    

La mattina seguente al bacio, Yoongi si sveglio' ancora un po' sopraffatto per il sedativo utilizzato per farlo addormentare e non avere una crisi, quando si sveglio' prima di guardarsi intorno aprì gli occhi cercando di abituarsi alla luce del sole che rifletteva la bianca stanza e la neve al di fuori.
Una volta abituatosi, sentì la sua mano essere stretta a quella di qualcun altro e noto' di non essere più legato al letto come solitamente capitava.
La chioma era biondo cenere, non fu difficile intuire di chi fosse ma fu alquanto preso alla sprovvista perché Jimin si trovava lì accanto a sé mentre dormiva beatamente. Difficilmente Yoongi ricordava cosa faceva nei suoi scatti d'ira ma in quel momento le immagini di cosa aveva fatto lo stavano martoriando anche alla vista del collo violaceo del più piccolo. Per qualche istante inconsciamente strinse la sua mano, ma quando si rese conto che cosa stesse facendo lascio' la mano del biondo decidendo di alzarsi e di andare in bagno dove avrebbe successivamente fatto una doccia per riprendersi, si sentiva come se la sera prima avesse bevuto qualche bicchiere di troppo.

Jimin si sveglio' qualche minuto dopo e con fare assonnato porto' le sue piccole mani a stropicciare i piccoli occhi a mandorla, sentendo un leggero mal di testa pervadere quest'ultima.
Quando si guardo' intorno e vide Yoongi uscire dal bagno con i capelli bagnati e gocciolanti ed un semplice asciugamano a coprire la sua intimità, il più piccolo schiuse la bocca notando quanto fosse perfetto in quel momento, un Dio, ecco come lo avrebbe descritto.
Gli occhi da felino, dall'oscurità prevalente, le labbra serrate in una linea dritta e quasi affilata come il suo sguardo, le spalle piccole, le clavicole sporgenti, la pelle disfana ed umida a causa delle goccioline che cadevano ripetutamente dai suoi capelli mori.
Jimin credeva di non aver più la sensibilità totale del proprio corpo, era rimasto fermo ad osservarlo in ogni dettaglio perdendosi completamente, fu nel momento in cui Yoongi si giro' di schiena credendo che il piccolo dormisse che quest'ultimo riuscì a vedere tante delle cicatrici inflitte da piccolo che con il tempo erano rimaste e cresciute insieme a lui.
Era come se la sua schiena fosse stata tagliata più volte, bruciata, frustata.
Era uno spettacolo che fece rimanere a bocca aperta Jimin poiché non se lo sarebbe mai aspettato, era terribile.

«Yoongi..» Richiamo' il più grande e quando si sentì chiamare reagì quasi d'impulso coprendosi con la felpa che teneva tra le mani, indossandola molto velocemente.
«Si?» Chiese mantenendo comunque un tono fermo e freddo principalmente, non voleva mostrarsi ancora una volta debole sotto lo sguardo del più piccolo, ma Jimin non poté non notare la frettolosità con cui aveva indossato la felpa grande e nera, perciò si alzo' e gli ando' incontro.
Yoongi in risposta prese gli skinny jeans ed un paio di boxer, rientro' in bagno e finì di vestirsi ed una volta uscito fu Jimin a bloccarlo al muro per la prima volta, non aveva mai avuto così tanta forza di volontà.

«Yoongi perché lo hai fatto?» Chiese il più piccolo indicando con un dito il suo collo violaceo, puntando il suo sguardo su quello del ragazzo.
Si osservavano come se davanti a loro avessero uno specchio che rifletteva i loro stessi occhi, era assurdo come due persone così diverse in realtà fossero effettivamente così simili.
«Mi andava.» Disse Yoongi, rimanendo con lo sguardo fisso negli occhi scuri dell'altro, sapeva di star mentendo anche a sé stesso ma voleva credere che fosse il motivo per cui lo aveva fatto, perché gli andava e non perché volesse vendicarsi di tutte quelle ore che passava a pensarlo, al modo in cui aveva distrutto le sue barriere facendogli dire il suo nome; oppure quando lo aveva bloccato al muro facendo eccitare entrambi in una situazione che per molti non sarebbe stata così eccitante ma, piuttosto, spaventosa.
«Non ti sei eccitato pero' questa volta, eh Jiminie?» Chiese con strafottenza facendo in modo che il ragazzo a quel punto fosse con le spalle al muro, ribaltando la posizione. Fu a quel punto che Jimin dopo aver osservato le labbra del più grande nel dire quelle parole, lo bacio'.

Lo bacio' per la seconda volta ma quella fu decisamente quella che potevano ritenere la prima volta.
Yoongi ricambio' il bacio facendo fin da subito collidere i loro corpi, le labbra tra di loro si assaporavano, si ritrovavano, si dedicavano del tempo prezioso. Non aspettarono molto a far danzare le loro lingue insieme in una danza piena di passione e bisogno, come se lo avessero già fatto in una vita passata, come se dopo tanto tempo si fossero ritrovati sulla stessa lunghezza d'onda. Entrambi ad occhi chiusi, con il respiro che man mano annaspava ed un senso di appagamento che non era nemmeno immaginabile. Jimin cinse i fianchi del maggiore con le sue gambe magre ed esili ed il maggiore porto' le sue mani a stringere le cosce del minore in una morsa forte che fece mugolare quest'ultimo.
Le loro lingue si cercavano così avidamente che non si poteva non pensare a quanto loro due desiderassero quel momento di pura follia, poiché troppo impegnati a rinnegare i sentimenti per poter provare qualcosa di simile.
Nonostante la negazione di ogni cosa fosse all'ordine del giorno, quel bacio era stato decisamente liberatorio per entrambi.
Non si scambiarono altre parole, non servivano.
Potevano benissimo intuirlo in quel modo rude e brusco che allo stesso tempo li aveva resi sensibili e bisognosi l'uno dell'altro.

Fu nel momento in cui Yoongi si spinse con il bacino verso quello dell'altro ed in cui il piccolo Jimin gemette che entro' Seokjin, il dottore, per fare un controllo di routine ed i due impacciati si staccarono subito all'udir della porta che si apriva.
Ma si poteva capire benissimo che cosa avessero appena fatto, le loro labbra erano gonfie, le guance arrossate, il respiro corto ed entrambi erano eccitati.
Il dottore non poté non notarlo, era inevitabile.
Proprio per quel motivo Jimin corse via dalla stanza imbarazzato e Yoongi poco dopo si sedette a letto portando un cuscino a coprire l'erezione stretta nei boxer e negli skinny perciò ben visibile.
Seokjin si ritrovo' ad essere in imbarazzo, in quel momento, non gli era mai capitato di entrare in momenti come quelli nelle stanze dei suoi pazienti, perciò trovava la situazione abbastanza stressante oltre all'imbarazzante.
«Ottimo tempismo.» Disse sarcasticamente Yoongi alzando gli occhi al cielo, effettivamente il dottore era conosciuto per il suo pessimo tempismo nelle situazione e tutti nell'istituto ne erano a conoscenza.
«Dovreste chiudere la porta.» Rispose sbuffando il maggiore accennando una risata imbarazzata mentre si grattava la nuca, segno di disagio del momento.
«C'é la regola del "non si chiude la porta perché non si sa mai cosa possa succedere"» Disse la frase imitando la voce del maggiore che in risposta sbuffo' prima di dileguarsi dicendo che sarebbe passato dopo perché alcuni dei parametri da controllare sarebbero sicuramente stati alterati a causa di cosa era successo poco prima.
Jin se ne ando' e Yoongi si porto' una mano nei boxer dopo aver abbassato gli skinny per poter alleviare il dolore piacevole che provava a causa del ragazzino biondo, si diede piacere fino al venire in un orgasmo abbastanza intenso ed ando' a sciacquarsi di nuovo per essere pulito e profumato prima di andare al piano inferiore e passare del tempo al pianoforte dove sicuramente avrebbe dato sfogo a sé stesso.

Dal canto suo, Jimin era più che disperato oltre ad essere estremamente imbarazzato, non sarebbe sicuramente più uscito dalla camera se avesse dovuto vedere obbligatoriamente il dottor Seokjin, come poteva guardarlo in faccia dopo averlo visto in quelle condizioni così distruttive? Aveva un'erezione prorompente nei pantaloni, sembrava avesse scopato nel preciso istante in cui lui aveva aperto la porta e davvero non sapeva come avrebbe fatto a guardarlo in faccia.
Gemette frustrato dopo essere tornato in camera e decise di spogliarsi per farsi una doccia fredda per calmare i bollenti spiriti. Era incredibile l'effetto che il più grande gli faceva, gli fotteva il cervello fin troppo bene e non vedeva l'ora che fottesse anche il resto.

| Complicity | Yoonmin |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora