// CHAPTER 10 //

53 10 5
                                    

Il sole splendeva sulla neve fresca caduta la notte precedente mentre un ragazzo dai capelli corvini era seduto ad osservare inconsciamente il cielo bianco e puro, unendolo al pensiero di un ragazzo di nome Jimin, ad i suoi capelli ed alla sua delicata pelle ed ai denti perfetti.
Sospiro' leggermente frustrato prendendo poi il foglietto che stava scarabocchiando finché la sua mente non si focalizzo' su un'unica persona ed a quel punto anche la sua mano fece da sola, scrisse il nome dell'altro ed appena vide che cosa aveva fatto, strappo' quel foglietto e lo butto' nel cestino, prima di alzarsi ed andare al piano inferiore della casa.
Quel biondino non poteva fargli quell'effetto e non voleva nemmeno che capitasse, non voleva che tutto quello per cui aveva lavorato in quegli anni nel cercare di proteggersi da ulteriore male collassasse con Jimin. Non poteva permetterlo ed in uno scatto d'ira, proprio nel momento in cui lo vide davanti a sé, lo blocco' al muro con una mano al collo, ancora.
Era come se Yoongi volesse fargli pagare il prezzo di essere sempre nei suoi pensieri, di non riuscire a pensare ad altro se non a lui e Yoongi desiderava vendicarsi.
La piccola mano di Jimin si poso' sul polso del più grande, il ragazzo biondo aveva visto qualcosa negli occhi del moro che lo avevano spaventato, erano neri come la pece, le pupille anche più grandi, era come se lo volesse morto in quel momento. Essendo che gli mancava il fiato, non trovava nemmeno la forza per reagire più di tanto: lo stava strangolando di nuovo, ma questa volta era differente. Non era eccitazione, era pura rabbia.
«Yoongi..» Gemette il più piccolo dal dolore in un verso strozzato e chiuse gli occhi per qualche istante, non riusciva a respirare e lui continuava a stringere.
«Smettila di chiamarmi, smettila.» Disse Yoongi infuriato con il più piccolo, o per meglio dire: con sé stesso.
Fu nel momento in cui Jimin aprì gli occhi e li richiuse non riuscendo più a rimanere sveglio che arrivo' Seokjin a salvarlo, era troppo debole per poter combattere contro il più grande. Come sempre d'altronde.
Le braccia possenti di Namjoon presero il moro, portandolo in camera e bloccandolo al letto, era sicuramente uno scatto d'ira ed ormai sapeva per certo che cosa doveva fare in situazioni simili.

Seokjin in tanto si stava prendendo cura del più piccolo che porto' nella sala delle emergenze, facendo del suo meglio per farlo riprendere al meglio.
Yoongi venne sedato e Jimin riprese conoscenza, svegliandosi dal sonno provocato dall'altro.
Inutile dire che appena si sveglio' posò una mano sul suo collo come se sentisse ancora la mano del più grande stringerlo, sarebbe rimasto sicuramente un grande segno.
Il biondo vedendo il dottore parlo':«Non era in lui, i suoi occhi erano così.. vuoti ma pieni di rabbia
Sfogo' quel piccolo pensiero riguardo al moro sentendo il cuore battere forte sia di preoccupazione che dal terrore che potesse ricapitare in quel modo.
«Mi dispiace non essere arrivato prima, Jimin.» Disse il dottore, il tempismo non era mai stato il suo forte e nemmeno quella volta fu a suo favore, poteva arrivare prima che Yoongi facesse qualcosa di simile a qualcuno che evidentemente interessava a lui stesso. Il dottore non poteva dire cosa affliggeva il paziente Min Yoongi, né poteva esprimere le sue teorie ad un altro suo paziente, perciò in silenzio ascolto' Jimin che nel frattempo massaggiava il punto dolorante.
«Posso andare da lui?» Chiese con un filo di voce, sarebbe sicuramente sembrato pazzo agli occhi dell'uomo ma non gli interessava, voleva vedere come stava il più grande.
«Oh..» Rimase sorpreso Jin, spalancando appena gli occhi a mandorla, guardando poi gli occhi del ragazzo, con un taglio decisamente più sottile. «Credo che il dottor Namjoon lo abbia sedato a quest'ora, perciò starà dormendo.» Rispose, prima di avvicinarsi al ragazzo e fare dei controlli a cui rispose perfettamente.
«Devo, per favore.» Prego' l'uomo e quest'ultimo accenno' un sorriso nonostante la preoccupazione lo stesse divorando.

La porta della camera di Yoongi si aprì facendo sobbalzare il dottore che lo stava controllando e notando subito Jimin si alzo' andandogli contro per fermarlo, ma Jin fermo' Namjoon prendendogli il polso e portandolo fuori da quella stanza, il biondino aveva pregato il dottore più grande a farlo lasciare solo con il moro e la preghiera fu accettata.
Si sedette sul letto, accanto alla figura stesa del ragazzo che gli impiegava ore ed ore di pensieri nella propria mente. Lo stesso ragazzo che in quel momento aveva il viso contratto dalla rabbia nonostante stesse dormendo per la sedazione, gli occhi stretti tra loro, le labbra serrate e la mascella contratta.

Il biondo cenere si avvicino' alle labbra del più grande posando le proprie in una carezza delicata tra labbra mentre una sua piccola mano accarezzava la mascella, rimanendo ad occhi chiusi, godendosi quel contatto che mai gli avrebbe rivelato ma di cui aveva bisogno così disperatamente.
Quel momento fu molto particolare per Jimin: non si era mai esposto tanto per una persona, non aveva mai desiderato così tanto una persona tanto da baciarla mentre l'altra era incosciente, non si sarebbe mai aspettato di provare qualcosa per la stessa persona che poco prima aveva cercato di ammazzarlo a mani nude.

Fu un contatto lungo, tanto da poterlo imprimere nella testa di entrambi, perché se Jimin lo stava vivendo in prima persona, Yoongi lo stava vivendo come un sogno nella sua mente.
Sentiva il profumo fruttato dell'altro, sentiva la sua mano accarezzare il viso, sentiva le labbra del più piccolo e tutto questo lo porto' inconsciamente a sorridere. Fu in quel momento che, Jimin staccandosi dalle labbra del maggiore, vide per la prima volta un sorriso su quelle labbra piene.
Il minore continuava ad accarezzare la mascella ormai non più contratta del maggiore e si ritrovo' a sorridere a sua volta, nonostante la situazione non fosse delle migliori.
Il suo cuore batteva così forte da fare male così come quello dell'altro che solo sognandolo aveva sorriso come un bambino in un negozio di giocattoli.

| Complicity | Yoonmin |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora