XV. Quando il cuore batte più forte

576 61 7
                                    

"When you turn off the lights,
I get stars in my eyes.
Is this love?
Maybe someday.
So don't turn on the lights.
I'll give you what you like."

Loki non stava bene.

Aveva a mala pena detto una parola quel giorno, aveva trascorso la maggior parte del suo tempo a fare la guardia fuori dalla casa e scomparendo di tanto in tanto, per poi ritornare.

Quello era uno di quei momenti. Il sole stava calando all'orizzonte e io ero da sola nella sua casa, ad aspettare e preoccuparmi. L'atmosfera si stava rabbuiando e io mi sentivo sempre più agitata.

Non che avessi paura del buio, ma... forse un pochino sì.

Comunque sapevo che presto sarebbe tornato. Dovevo solo trovare qualcosa che mi distraesse. Era in quei momenti che mi mancava tremendamente la mia TV.

Poi mi venne un'idea. Nella zona cucina c'erano degli strumenti per cucinare e degli ingredienti. Potevo preparare qualcosa per lui! In un armadietto, tra varie sostanze sconosciute, verdure e spezie, fui contenta di trovare della farina, latte, uova e un vasetto di una crema dolce che non avevo idea di cosa fosse, ma sembrava andasse benissimo al posto della Nutella.

Sapevo che non era il momento giusto della giornata per mangiare pancake, ma suvvia! I pancake sarebbero stati in grado di sollevare il morale pure ai sassi.

Non ricordavo le quantità esatte quindi aggiunsi gli ingredienti a piacere, mescolando e impastando finchè non ottenni un composto omogenero. Alla fine rovesciai l'impasto su un piano metallico e cucinai sul fuoco del camino. Mi sentivo in qualche modo eroica.

Quando il profumo delizioso dei pancake ormai riempiva l'atmosfera, la porta della casa si aprì. Alzai la testa dal camino, stavo sudando un po' per il calore. Vidi Loki guardarsi attorno con circospezione, poi si rivolse a me.

“Cos'è?” domandò con sospetto.

Gli regalai uno dei miei sorrisi più grandi.

“Ho cucinato per te” annuniciai. “Veloce, va a lavarti le mani, io apparecchio.”

Mi voltai per prendere il vassoio con i soffici pancake ricolmi di gloriosa crema dolce. Loki mi lanciò un altro sguardo scettico prima di fare come avevo detto.

Quando di sedette al tavolo di fronte a me, spinsi un piatto con una mia creazione verso di lui e ne presi uno per me.

“Avanti, provalo” lo incoraggiai.

Lui lo osservò, ancora molto dubbioso. Poi alzò i suoi smeraldi su di me.

“Stai cercando di avvelenarmi?”

“Di certo non te lo direi se fosse così” gli feci un occhiolino. “Ma, ad essere onesti, stento a credere di poter ingannare il Dio dell'Inganno così facilmente.”

Lui sogghignò.

“Sembra che cominci a imparare.”

Roteai gli occhi, divertita, e lui diede un morso al pancake.

“Com'è?”

Annuì e deglutì.

“Non male.”

Andai all'attaco del mio pancake e un gemito di piacere mi scappò dalle labbra.

“Non male!? Questo è il paradiso!” esclamai e mi riempii la bocca.

“Adesso...”

“Smettila di mentire a te stesso, questa è la cosa migliore che tu abbia mai mangiato!”

Il Caos SilenziosoKde žijí příběhy. Začni objevovat