Poesie d'occasione
Momenti su monti del bianco rocca lontano
Non tutto ha significato
Non credo.
Gabbiani albanesi
Compresi nel "chi sa",
questa primatesa non ha vittime né staggi
tagliuzzi parole legni faggi
soldi! Incaspitare nel tuo dire ininterrotto.
Odioso mio delirio,
odiose mie solite paste,
odioso me stesso che nel mismo ricarca passo.
Graditi i primi successi, ma non i secondi.
Mai ho visto i pesci riordinare i vasti flutti,
mai io spero sarò ascoltato,
questione di disagevole imbarazzo
la mia.
Sidereo freddo e taciti panico.
Ultimi botti di vita.
"Lo faccio perché sembra figo"
"Non leggo proprio tutto perché mi basta tu legga me per apprezzarmi"
TU sei diverso da loro.
Non hai quello che ci vuole.
MERITI quanto i sofferti irti rovi di ulivi mesti spenti.
Ti ricordi i giorni di Sol e vento fresco?
Odore di alberi e McDonald.
La macchina, il campo, il sudore, il fiato, quell'attimo di felicità,
le corse per chi ti attende che poi attendi tu,
il rap in radio, nello stereo, nelle cuffie,
le felpe nere, le scarpe adidas.
Che aprivi libro solo per fare bella figura,
senza impegno,
le giornate volavano e tu non capivi, e nessuno capisce
ma tu proprio no. Il caffè al bar, i cornetti prima di scuola,
paura di fare ritardo e poi per cosa? Niente, niente mai,
forse un broncio o una mezza cazziata.
I soldi mancavano, si può dire, e forse sono importanti,
se proprio non riuscivo a farmi bastare tutto il passato.
Non ricordo tutto.
Avrò modo di rimediare prima o poi, presto si spera,
senza però dolori o rancori.
Voglio troppo.
Fantastiche fantasie e meravigliosi colori colpiscono a petto
Nel secondo fatale in cui niente dovrebbe scalfire il tempo.
Questo è ciò che voglio, questo è ciò a cui tendo,
questo è ciò che non merito e le mie sbarre rostìe son fredde
che non batto a grida da innumero tempo, vita.