Capitolo 6

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"Quindi studi ancora?" Chiese Lorenzo alla ragazza che aveva davanti sorseggiando un bicchiere di vino rosso. Qualche ora prima Giulia era stata contattata dal ragazzo per una cena nel suo appartamento. Così si erano trovati stesi sul suo divano a sorseggiare del vino dopo una cenetta preparata da lui. Le venne subito da ridere quando Lorenzo le disse che avrebbe preparato lui stesso la cena, Federico non lo faceva mai, era un disastro in cucina. Alla televisione davano un film noioso e i due non poterono fare altro che conversare. In fondo Lorenzo non era così male e piano piano si stavano avvicinando sempre di più, ma mentre lui sembrava molto spigliato, Giulia non riusciva ad aprirsi di più e a raccontargli del suo passato; ancora non gli aveva nemmeno detto che Alessandro non era suo fratello ma suo figlio.

"Sono stata un anno a Firenze per finire l'ultimo anno e ora sto studiando per il master. -spiegò fiera- Tu cosa fai nella Juve?" chiese curiosa e interessata. "Beh, sono laureato in legge, ma sono ancora alle prime armi quindi mi hanno affidato allo studio legale che si occupa degli affari della Juventus." Disse guardandola negli occhi, le si fece sempre più vicino fino a che i loro nasi non si sfiorarono. Le posò una mano sulla guancia e sperando in una risposta positiva chiese: "Posso?" ridendo Giulia annuì aspettando il bacio. Le sue mani si posarono sulle sue spalle mentre durante un bacio che si faceva sempre più incandescente si mise a cavalcioni sulle sue gambe. Lorenzo le accarezzava la schiena e di tanto in tanto scendeva fino al fondoschiena.
"Quanto sei bella con le labbra gonfie e il fiato corto? " Chiese retoricamente il ragazzo quando si staccarono per riprendere dopo il bacio infuocato che si erano scambiati. "Siamo un po' scomodi sul divano non credi?" Disse maliziosamente ed alzandosi seguita da Lorenzo che non smetteva di guardarla. Arrivati in camera la passione sembra accendersi sempre di più, con una spintarella sul petto Giulia fece sdraiare il ragazzo sul letto mentre si metteva a cavalcioni su di lui. Poi è stata magia, un insieme di sguardi, carezze, baci e morsi.

Qualche ora dopo Giulia si trovava di nuovo a piangere seduta nel letto di Lorenzo coperta solo da un lenzuolo guardando l'uomo con cui aveva appena fatto sesso dormire beato.

Flashback

'Mi segui Bernardeschi?' Chiese Giulia vedendo Federico dall'altra parte della porta. 'Quindi non posso entrare?' Disse ridendo il biondo. Ridendo lo fece entrare scostandosi per farlo passare. 'Cosa ci fai qui?' Chiese curiosa invitandolo a sedere al tavolo della cucina mentre lei preparava un the dopo aver cenato. 'Ne vuoi un po'? Vuoi qualcos'altro? ' Domandò Giulia girandosi di spalle per versare l' acqua calda nella tazza. 'Si effettivamente vorrei qualcosa' Rispose avvicinandosi Federico. 'Cosa?' disse ignara di cosa stesse accadendo alle sue spalle. 'Te.' sussurrò al suo orecchio suadente mentre la pelle che toccava sotto il tessuto della maglia di Giulia si riempiva di brividi. Girandosi tra le braccia del ragazzo per cominciare a baciarlo appassionatamente mentre le braccia forti di Federico la sollevarono per farle allacciare le gambe attorno al suo bacino. 'È dalla prima volta che ti ho visto che ho sognato questo momento.' Disse ridendo e dirigendosi verso la camera, una volta arrivati ai piedi del letto la adagiò sul materasso mentre i vestiti volavano negli angoli più remoti della stanza. Trovandosi solo in intimo Federico fece partire una scia di baci che partiva dal collo fino al basso ventre della ragazza fino ad arrivare in mezzo alle coscie dove una volta scostante le mutande iniziò a baciare, mordere e succhiare, la mano di Giulia vagava per i capelli biondi di Federico mentre l'altra stringeva forte le lenzuola  per i forti gemiti. 'Dimmi cosa vuoi?' chiese il ragazzo con voce piena di desiderio all'orecchio di Giulia moredendole il lobo è continuando il lavoro che aveva iniziato con la mano. 'Dimmelo e ti farò tutto quello che vuoi.' Disse ancora per spronarla a parlare. 'Ti voglio mio.' disse solamente, senza aspettare altro si fece strada in lei. Di certo quel the si sarebbe raffreddato.

Racconterò di te -Federico BernardeschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora