Capitolo 11

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Da due settimane Federico faceva avanti ed indietro tra l'ospedale e il campo di allenamento, dormiva poco, gli era passata la fame e sembrava privo di ogni forza vitale. Allo stesso tempo anche Giulia si trovava ancora rapita in un sonno profondo mentre familiari e amici le facevano compagnia ogni giorno nella speranza di rivedere i suoi occhi blu di nuovo aperti.

Federico entrò nella stanzetta bianca e triste dell'ospedale e con sua grande sorpresa vide Gloria che teneva in braccio Alessandro. La nonna baciava la testa del nipote cercando di non fargli sentire l'angoscia che provava nel vedere sua figlia in quello stato mentre il suo ex cognato varcava il porta sorridendo lievemente per la scena. Federico rivolse ai due un sorriso imbarazzato soffermandosi a guardare il bambino, quello era suo figlio, ma non lo aveva ma conosciuto, non ci aveva mai parlato e questo rimorso lo faceva sentire uno schifo.

'Vuoi tenerlo?' chiese Gloria a Federico distogliendolo dai sui pensieri, questo titubante accennò una risposta affermativa con il capo e si avvicinò a suo figlio tirandolo verso il suo petto. Alessandro guardò Federico con sguardo curioso e fece un piccolo, innocente sorriso che scaldò in un attimo il cuore di Federico.

'Io vi lascio da soli' disse Gloria intenerita dalla scena e uscì dalla stanza permettendo a padre e figlio di godersi il momento in solitudine.

In quell'istante Federico si girò verso Giulia. Il silenzio che c'era permetteva di sentire il rumore delle gocce che cadevano dalla flebo attaccata al braccio della ragazza, si avvicinò al suo orecchio ed iniziò a piangere silenziosamente.

Dopo un primo momento di pianto ininterrotto, Federico si asciugò le lacrime e tornò a guardare Alessandro negli occhi.

'Tua mamma è la persona più forte che io conosca- disse flebilmente tra un sospiro e l'altro- è la donna più bella del mondo, ma non la amo solo per questo, la amo perché è intelligente, sa scherzare, non mi fa annoiare mai, sa scavarmi nell'anima con un solo sguardo, la amo perché sono sicuro che sia anche una mamma fantastica.' Il suo sguardo commosso si spostava tra Alessandro e Giulia e mentre teneva in braccio il figlio, con l'altra mano stringeva il braccio della ragazza, come se potesse in qualche modo scapparle via.

'Mi manca tutto di te- disse rivolgendosi a Giulia- mi mancano le passeggiate che facevamo per Firenze, il tuo caffè alla mattina, toccarti i capelli, prenderti in giro perché hai paura dei ragni, sentire il tuo profumo sulle lenzuola e baciare le tue labbra morbide, ma soprattutto mi manca il tuo sorriso, perché sapere che per colpa mia questo è sparito mi fa morire dentro.' Poi come nelle fiabe più romantiche si avvicinò a lei e si chinò sulle sue labbra, come il principe azzurro con la bella addormentata, sperando nel risveglio dell'amata. Per un attimo Federico aveva creduto davvero che quel bacio potesse svegliare Giulia come nella più bella delle favole, ma questo non accadde.

Accortosi della presenza di Gloria sulla porta il biondo decise di tornare a casa e lasciare la madre da sola con la figlia.

'Lei è forte, ce la farà' disse Gloria al ragazzo appena furono faccia a faccia.

'Lo so benissimo' rispose Federico uscendo dalla stanza.

Racconterò di te -Federico BernardeschiWhere stories live. Discover now