Capitolo 10

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'Ragazzi per oggi abbiamo finito...' mentre il mister pronuncia le parole più belle di ogni allenamento viene interrotto da Luca, uno degli assistenti tutto fare della squadra che, trafelato per la corsa appena fatta, si sporge verso il mister sussurrandogli qualcosa all'orecchio. I giocatori con sguardo interrogativo osservarono Allegri prima spalancare gli occhi e poi imprecare ad alta voce correndo verso gli spogliatoi.

'Che succede?' chiede Paulo che per la forte curiosità si era avvicinato a Luca cercando di capire cosa ci fosse di così strano da far correre via il mister. L'uomo si gratta la nuca indeciso, poi, con lo sguardo di chi è visibilmente mortificato, pronuncia le parole che riescono ad entrare nel cuore della squadra intera, ma soprattutto di Federico, come una lama tagliente e precisa.

'Sua figlia Giulia è in ospedale, ha avuto un incidente d'auto...' Federico sentì la terra tremargli sotto i piedi.

Flashback

Federico stava tornando a casa da un lungo e faticoso allenamento quando nel bel mezzo del tragitto sentì il suo cellulare squillare.

'Pronto?' disse il ragazzo domandandosi chi potesse essere.

'Il signor Bernardeschi?' chiese una donna dall'altra parte del telefono.

'Si sono io, posso sapere come mai mi sta chiamando?' rispose il biondo fermandosi davanti casa.

'La chiamo dall'ospedale; la signorina Allegri si trova qui per essere operata all'appendicite e ci ha dato il suo recapito.' affermò la donna.

Federico sentì un brivido lungo la sua spina dorsale e, dopo aver ringraziato la sua interlocutrice per la preziosa informazione che gli aveva appena dato, fece retromarcia e si fiondò in strada a tutta velocità per raggiungere il più rapidamente possibile la sua ragazza.

Arrivato a destinazione, il ragazzo vide il mister seduto su una delle sedie della sala d'aspetto con ancora la divisa da allenamento e si sedette accanto a lui.

'Cosa dicono i medici?' chiese subito il biondo voltandosi per guardare l'uomo alla sua destra.

'Lei è dentro, hanno detto che ci vorrà poco e che l'intervento è poco invasivo.' Federico lanciò un pesante sospiro di sollievo dopo l'affermazione di suo suocero. Per un attimo aveva temuto il peggio, è sempre stato un tipo catastrofico e ansioso, a maggior ragione quando si tratta di Giulia. In cuor suo sapeva bene che la sua ragazza stava subendo un intervento semplice, ma temeva che ella potesse sfuggirle dalle mani, che potesse perderla in qualsiasi momento.

Dopo un'ora di attesa, un'infermiera si presento davanti ai due uomini sorridendo e spiegandogli che l'intervento era riuscito perfettamente. Successivamente li condusse verso una stanza in fondo al corridoio. Giulia, ancora sotto effetto di antidolorifici e imbottita di farmaci, ci mise un po' a capire chi fossero le due figure che si avvicinavano a lei; ma una volta riconosciuto il fidanzato si allungò per ricevere un bacio.

'Mi hai fatto spaventare.' la rimproverò scherzando Federico.

'Sei il solito paranoico.' rispose flebilmente la ragazza accarezzando la guancia del fidanzato.

'Forse hai ragione, promettimi solo che non mi farai più uno scherzo del genere.' disse poggiando la sua mano sopra quella di Giulia.

'Promesso.'

Federico si precipitò in macchina impaziente di raggiungere Giulia in ospedale. Sentiva la tensione crescere nel suo corpo fino a sommergerlo completamente. Arrivato al policlinico vide il mister abbracciare quella che ormai era la sua ex moglie sorreggendola come se potesse cadere da un momento all'altro, scossa dal forte pianto.

'Come sta?' chiese freneticamente all'infermiera che aveva appena finito di parlare con i genitori di Giulia.

'L'incidente è stato molto brutto, si è salvata per un pelo.' disse la ragazza con la voce intrisa di preoccupazione.

'E quindi?' la incitò a proseguire il discorso Federico.

'In questo momento è in coma, non sappiamo se si sveglierà, mi dispiace.' affermò affranta l'infermiera, per poi andarsene e sparire in una delle stanze del piano.

Federico sentì le gambe tremare e dovette sedersi per non cadere nel bel mezzo della stanza.

Lei doveva farcela.

Non poteva andarsene.

Glielo aveva promesso.

Racconterò di te -Federico BernardeschiWhere stories live. Discover now