Capitolo 8

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Una volta lasciato Alessandro dalla madre, Giulia si chiuse nella sua Jeep stringendo forte il volante per scaricare tutta la rabbia che aveva dentro sé. Non riusciva, anche dopo tutto il tempo che era passato, a capire come sua sorella avesse potuto farle una cosa del genere. Valentina sapeva quanto la sorella amasse Federico eppure si erano baciati. Giulia chiuse con forza gli occhi per ricacciare indietro le lacrime e dopo aver contato mentalmente fino a cento per calmarsi, schiacciò l'acceleratore. Sentiva il dolore lacerarle la pelle e pensare che stava per uscire con un ragazzo che non le piaceva e che sicuramente avrebbe fatto soffrire le faceva venire da vomitare.

Una volta arrivata nel parcheggio della Continassa vide che l'orologio che portava al polso segnava le 16:30, era di molto in anticipo. Senza pensarci entrò nella struttura e si perse nei corridoi mentre cercava di trovare l'ufficio di Lorenzo. Girovagò confusa per dieci minuti buoni fino a trovarsi sugli spalti dai quali era visibile il campo di allenamento della Juventus.

Si sedette ridendo per gli urli e le parole poco carine che suo padre stava rivolgendo ai suoi giocatori. Dopo poco con un fischio il mister dichiarò la fine dell'allenamento, così Giulia si sporse dalla balaustra degli spalti per salutare i suoi amici. In quell'esatto momento venne raggiunta da Lorenzo che appena la vide la abbracciò forte e le stampò un bacio sulle labbra provocando dei fischi da parte dei calciatori che si erano avvicinati a loro.

Giulia arrossì violentemente e quando alzò lo sguardo pensò che l'unica cosa che avrebbe desiderato in quel momento era sprofondare, aprire una voragine nel terreno e nascondersi lì dentro per il resto dei suoi giorni. Davanti a lei ,infatti, vide Federico con un'espressione tra il furioso, lo sconvolto e il disgustato. Come era già successo l'ultima volta che si erano visti, il silenzio regnava sovrano e tutti fissavano l'intenso scambio di sguardi tra i due ex fidanzati.

A spezzare quel silenzio fu proprio Federico che sussurrò :'Quindi è lui?'. Anche se quelle parole erano state dette con un filo di voce tutti erano riusciti a sentirle e tutti si erano gelati sul posto.

'Rispondimi.' tuonò Federico con voce profonda e arrabbiata, pesantemente arrabbiata. Giulia era completamente immobile, inerme. Non riusciva a muoversi o proferire parola, era totalmente bloccata, consapevole del fatto che tutte le sue certezze erano crollate, si erano sgretolate come sabbia.

In quel momento Federico colmo di ira si issò sulla balaustra e arrivò direttamente di fronte a Giulia e Lorenzo passando in modo veloce e frenetico lo sguardo tra i due. 'Voglio sapere se è lui il padre di tuo figlio!' esclamò posando stabilmente gli occhi sulla ragazza che era come pietrificata. A quel punto Giulia sentì che anche Lorenzo la stava guardando incredulo.

Inaspettatamente quest ultimo prese parola 'E anche se fosse? Hai qualche problema?' Ecco. La bomba era appena esplosa. 'Quindi ci sei andata a letto?' chiese Federico che ormai aveva la vena del collo sul punto di esplodere continuando a fissare Giulia, che improvvisamente aveva gli occhi fissi sulla punta delle sue scarpe.

'Si, abbiamo scopato. Che c'è di male?' disse Lorenzo provocando il biondo che in quel preciso istante accecato dalla rabbia gli sferrò un pugno in pieno volto. Sentiva come se la cosa che amasse di più nella sua vita gli fosse stata tolta con la forza. Aveva capito che mentre lui si struggeva ogni giorno per il vuoto lasciato da Giulia, lei si era rifatta una vita e lo aveva dimenticato.

'Perché devi sempre rovinare tutto?' questa volta era stata Giulia a parlare. Aveva preso inspiegabilmente coraggio e voleva vomitargli addosso tutto ciò che teneva dentro da tempo, troppo tempo.

'Perché vuoi rovinarmi la vita? Perché non sopporti l'idea che io sia felice? Anche se fosse lui il padre di mio figlio a te cosa importa? Da un anno a questa parte ho sofferto da morire la tua mancanza, mi sono sentita usata, tradita ed effettivamente lo sono; ho un bel paio di corna in testa e non di certo per scelta mia. Sei solo un viscido Federico. Mi avevi giurato amore, fedeltà. Tutte cazzate!' stava gridando come non aveva mai fatto prima e non solo aveva alzato lo sguardo su di lui, ma gli stava anche puntando il dito contro.

'Vuoi sapere la cosa che mi manda fuori di testa?- proseguì il discorso Giulia- è che per me è impossibile dimenticarti perché io e te saremo sempre legati da una cosa che è di gran lunga più grande di noi.' Concluse con le lacrime che ormai scendevano copiosamente lungo le sue guance.

'Cosa stai cercando di dirmi?' chiese Federico con l'ultimo flebile filo di voce che aveva in corpo.

'Sto cercando di dirti che sei tu, sei tu il padre di Alessandro.'

Racconterò di te -Federico BernardeschiWhere stories live. Discover now